Capitolo 16

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Durante la cena i salvatori del mondo magico stavano ridendo allegramente assieme a Ginny, Neville e Luna.
-aglora ghe shi fa dognami?- chiese Ron ingozzandosi di coscie di pollo e patate arrosto.
-scusa Ronald ero attenta nel veder maciullare un pezzo di carne tra i tuoi denti, puoi ripetere?- chiese un Hermione pensierosa a cosa dire al suo futuro ex ragazzo.
-ha detto "che si fa domani"- disse Harry
-e in quale lingua?- chiese scherzosa Ginny
-ah non lo so ma ho capito lo stesso- ribatté Harry ormai imbambolato nello sguardo della rossa, perché si, lui l'amava e anche tanto i sentimenti erano ricambiati ma nessuno faceva un passo avanti.
Dall'altra parte della sala, un Malfoy molto spavaldo, si stava vantando su come fosse stato bravo ad affermare il boccino, aveva Pansy Parkinson e le sorelle Greengrass che pendevano dalle sue labbra.
Ad un certo momento, arrivò una lettera proprio al biondo

Ti aspetto nella aula di difesa contro le arti oscure alle 21:30 dobbiamo parlare faccia a faccia per conoscerci bene e mettere i puntini sulle i.
A.R

Draco non aveva la minima idea a chi potessero appartenere quelle iniziali. Chiese a Blaise se lui aveva una minima idea ma anche l'amico non conosceva nessuno.
Poi il biondo posò lo sguardo sul tavolo dei Grifondoro e intravide degli occhi color nocciola spenti e privi di allegria che osservavano Lenticchia abbuffarsi come un maiale.
-ragazzi la regina dei grifoni sembra troppo tranquilla- disse Draco
-dobbiamo fare qualcosa- ribatté Zabini, e sul volto dei ragazzi comparvero due ghigni non troppo affidabili. Presero una pergamena è una piuma, iniziarono a scrivere una lettera per la mezzosangue. La lettera non tardò ad arrivare ed Hermione la aprì

Sanguemarcio che ti prende perché sei così triste? Che hai? Lenticchia non ti soddisfa come vorresti?

La lettera non portava firma ma sapeva già a chi apparteneva
-Herm che succede?- chiese preoccupata la piccola di casa Weasley. Hermione le porse la lettera per fargliela leggere. La rossa impreco sottovoce a quelle parole, come si permetteva quello schifoso di un furetto a fare certi commenti, senza discorsi prese per mano la riccia e andarono fuori dalla sala senza salutare.
-Hermione dobbiamo fargliela pagare-
-non ha senso perché tra meno di due ore io e Ron non staremo più insieme-
-non ci avevo pensato...... però non puoi lasciare che infanghi il nome di mio fratello per le sue prestazioni a letto-
-ma che discorsi fai? È tuo fratello!!- disse
Hermione con grasse risate -se avrò occasione di parlare al furetto stinto glielo dirò-
-ritorniamo in sala?- chiese Ginny
-io no, sono le 20:50 vado in biblioteca a prendere un libro da leggere per affogarci a capo fitto dopo aver rotto con Ronald per non pensare troppo a lui- disse Hermione che salutò con un abbraccio e un bacio sulla guancia l'amica e dirigersi in biblioteca

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora