Quando Harry, Hermione e Draco uscirono definitivamente dall'ufficio, il biondo stava già ghignando con il suo perfetto sorriso
-Malfoy tu solo sfiorala e ti garantisco che non finirà bene- lo minacciò il bambino sopravvissuto
-tranquillo San Potter! Sarà lei a venire da me- rispose poi rivolgendo lo sguardo in quello della ragazza
-io non ci giurerei tanto- si intromise Hermione
-Herm non starlo a sentire, sei una ragazza fantastica e meravigliosa. Se ti tocca o ti fa del male hai il mio consenso per sgozzarlo a mani nude- si avvicinò Harry abbracciando la sua migliore amica
-grazie Harry ma penso che andremo d'accordo se sta alle mie regole- ora è la ragazza a rivolgere i suoi occhi sul serpeverde
-non credo proprio- rispose Draco
-non hai scelta-
-Herm lascialo perdere vai a fare i bagagli- continuò il ragazzo dagl' occhi verdi
-hai ragione corro-
-ci si vede al cancello-
Hermione s'incamminò verso la sua stanza per riporre tutti i suoi averi nel minor tempo possibile, lasciando così i due ragazzi da soli.
-Malfoy- disse secco Harry
-che vuoi Sfregiato?- rispose duro e distaccato il serpeverde
-non stavo scherzando prima... tu procurale una qualsiasi forme di dolore e non solo ti ammazzo ma avrai una morte lenta e dolorosa-
-vacci piano Potter! Non sono il puttaniere come tutti mi descrivete-
Rimasero per un momento in silenzio e poi scoppiarono a ridere entrambi
-ma sen non ci credi nemmeno te alle tue parole-
-colpo basso Potter... ora scusami ma vado a preparare le valige-
Draco camminò verso i sotterranei per poi sparire nella sua stanza.-allora...la spazzola c'è... l'intimo pure... maglioni in quantità industriale... pantaloni/tute comode... magliette a manica corta/cantoniere... calze e calzini...alcuni plaid... i miei prodotti per capelli... asciugamani da bagno... una miriade di assorbenti... e... ah già la bacchetta... i miei adorati libri...poi... basta mi sembra di aver preso tutto-
-ci credo ho levato ogni cosa dal mio armadio e bagno-
A risvegliare i pensieri di Hermione furono alcuni colpi alla porta per poi aprirsi con la delicatezza di un troll
-Hermione-
-si Harry? Ti serve qualcosa?-
il giovane si fiondò tra le braccia della sua migliore amica e stringendola in un caloroso abbraccio
-si Harry ma così non respiro- la riccia sdrammatizzò la situazione procurando un sorriso al bambino sopravvissuto
-mi mancherai... tanto-
-ma tranquillo Harry... ci sarà Grattastinchi a tenerti compagnia quando io non ci sarò- E sul volto di Hermione comparve un sorriso compiaciuto
-come? Grattastinchi?-
-si Harry. Non posso portarlo con me. Puoi accudirlo mentre io non ci sono?-
-ma- non fece in tempo a controbattere che la ragazza lo ringraziò centomila volte e alla fine il grifondoro cedette.
-ti ho lasciato una lista di cose per il mio adorato micio. È sul tuo letto-
-oh em grazie. Però adesso andiamo che sono le 02:56-
-oh per la barba di Merlino-
Con un Winguardium Leviosa i bagagli di Hermione si sollevarono da terra per arrivare a mezz'aria e seguire ogni movimento della ragazza.
Arrivarono giusto in tempo, davanti l'immenso cancello della scuola dove attenderli ci stavano già la preside e Draco.
-oh signorina Granger signor Potter appena in tempo- l'anziana signora si diresse verso quest'ultimi che con una leggera corsetto arrivarono davanti una carrozza trainata da due Thestral.
-signorina Granger salga immediatamente sulla carrozza o non arriverete in tempo al treno-
-treno?- chiesero all'unisono i due grifoni
-si treno le spiegherà tutto il signor Malfoy. Ma ora la prego di sistemare i suoi bagagli e di salire sulla carrozza- la McGranit sembrava molto turbata da qualcosa, o forse voleva fare tutto nel minor tempo possibile e sotto gli occhi dei mangiamorte.
Hermione ridusse le sue valige della grandezza dei dadi da gioco per poi infilarli nella sua borsa alla Mary Poppins.
-ciao Harry mi mancherai-
-anche tu Herm! Abbi cura di te-
-lo farò-
E dopo un ultimo saluto la carrozza partì ad una velocità moderata, Draco che era rimasto per tutto il tempo in un silenzio di tomba e non accennava ad aprire una qualsiasi conversazione, squadrò dalla testa ai piedi la giovane ragazza che indossava ancora il vestito del ballo ed Hermione se ne accorse
-beh? Che hai da guardare?-
Ma il ragazzo sbuffò e si mise una mano nei capelli per scompigliarli un pochino
-ok è un rompipalle da Oscar però è irritante quanto bello...
Ma Hermione ripigliati! Quello è Draco Lucius Malfoy! Uno stronzo che ti ha bullizzata, derisa e anche stuprata-
-oh no mezzosangue io non ho mai stuprato nessuna, tanto meno te ed eri di molto consenziente- aprì finalmente bocca il serpeverde
-lo sapevo che stavi ascoltando i miei pensieri, non sono mica scema, volevo solo farti parlare un po'. Sei più odioso quando stai zitto-
-allora zittiscimi te- disse mostrandole un sorriso malizioso
-si magari cucirti la boc... un attimo... MALFOY!! MA COME TI VENGONO IN MENTE CERTI PENSIERI?!- sgranò gli occhi la ragazza e nascose le guance un pochino più rosee tra i capelli
-ora sei te che frughi nella mia mente- disse sempre ghignando.
Il tragitto per arrivare alla stazione fu abbastanza breve, il treno era pronto per partire, i due ragazzi scesero dalla carrozza per salire poi nell'immensa vettura rossa scarlatta.
-Granger ci siamo solo noi sul treno puoi anche entrare nella mia cabina- propose il biondo sempre con quel sorriso furbetto
-appunto perché siamo solo noi, non vedo motivo di condividere la cabina quando abbiamo un treno intero. Quindi io sto per conto mio e tu per conto tuo- ed Hermione chiuse di scatto la sua "stanza". Con un colpo di bacchetta trasformò i sedili in un comodo letto matrimoniale che prendeva tutto lo spazio della cabina
-wow un letto così grande non lo avevo mai visto. Nemmeno nella mia camera da prefetto è così grande-
Tirò fuori un libro e lo iniziò a sfogliare quando un rumore colse la curiosità della ragazza.
-che cosa è stato?- chiese sporgendosi dalla portafinestra, ma non ricevette risposta; impugnò la bacchetta e si avviò per il piccolo corridoio.
Percorse tutto il treno ma del rumore nessuna traccia, passò davanti la cabina di Malfoy la quale era chiusa e con la tendina tirata giù, la oltrepassò e risentì quel rumore, che proveniva proprio dalla camera di Draco. Hermione spazientita aprì di scatto la cabina e vi ci trovò il ragazzo mezzo addormentato sul pavimento della vettura
-Malfoy?- disse con voce tremante, ma del biondo nessuna risposta, alche la riccia gli scagliò una pulce ballerina che svegliò definitivamente il serpevrde
-Mezzosangue levami subito questo animale di dosso!- disse arrabbiato
-come fai a sapere che è un animale?-
-perché riconosco le pulci ballerine- rispose irritato
-ora levami questa bestiaccia di dosso-
-e se non volessi?-
-non lo vuoi nemmeno sapere cosa ti potrebbe capitare- la ragazza sbuffò e con un colpo di bacchetta la pulce fu risucchiata dentro la sua bolla.
-mi dispiace disturbarti ma prima avevo sentito un rumore e quando sono uscita per controllare l'ho risentito nuovamente. Eri te che stavi cercando di fare una pozione o chissà altro?- domandò la riccia
-no ero io che cerco di dormire ma è impossibile! Si sta scomodi su queste poltroncine- rispose il giovane ragazzo
-trasformale in un letto- disse come se fosse una cosa ovvia Hermione
-lo farei ma la Megera mi ha confiscato la bacchetta-
-e perché?- la ragazza dovette soffocare molte moltissime risate che si trasformarono in un semplice sorriso
-perché i mangiamorte possono individuare la posizione di dove siamo guardando da dove lancio incantesimi... e dovresti essere te la strega più brillante per la tua età?- chiese in tono di sfida
-lo sapevo solo pensavo che dopo la caduta di Tom, anche tutti i suoi meccanismi contorti e malvagi per mettersi in comunicazione con i suoi seguaci terminassero-
-Tom?-
-Tom Riddle-
-chi?-
-ok questo è veramente fumato-
-Voldemort. Il vero nome di Voldemort era Tom Orvoloson Riddle... e dovresti essere tu un membro della cerchia ristretta di Lord Voldemort?- ribatté con lo stesso tono del biondo.
-in teoria-
Dopo alcuni strazianti minuti di silenzio, la ragazza fece retro fronte per tornare nella sua cabina
-mezzosangue-
Quest'ultima si girò nella direzione della voce
-che vuoi ancora?-
-non voglio essere ne gentile ne carino nei tuoi confronti. Quindi trasformami i sedili in un letto. Mi accontento anche solo della materassa-
-ok spostati- rispose fredda e distaccata la ragazza, che con un semplice incantesimo fece cambiare le due file parallele di sedili in comodo letto con un piume e un cuscino con le federe dei colori e stemma dei Grifondoro
-ma che- riuscì a dire il serpeverde
-che c'è? Non ti piace l'abbinamento di colori? Secondo me è perfetto- sghignazzò Hermione
-mi fanno venire voglia di vomitare-
-se vuoi faccio ritrasformare il tutto in dei comodissimi sedili. A te la scelta-
-non è una scelta-
-eccome se lo è. Ora, il mio dovere è stato fatto. Ci si vede in giro Malferret-
-ma se ci siamo solo noi sul treno-
-ironia Malfoy. IRONIA-
Il buio si fece strada pian piano, oscurando il cielo mettendo in risalto le stelle luminose, era inverno e c'ho significava che le giornate si accorciavano, le ore di luce diminuivano. Hermione era intenta a portare a termine una lettura sulla divinazione di creature magiche, mentre Draco stava pensando sul da farsi appena arrivati in Groenlandia. Bussò alla cabina della ragazza la quale aprì dopo pochi attimi.
-che vuoi?- chiese acida
-wo calma Granger. Sono venuto a parlarti del piano della Preside ma se non ti interessa io me ne torno a dormire-
-oh... emh... no entra pure- disse poi mettendosi da parte per far passare il ragazzo che si accomodò sul letto seguito dalla riccia
-allora? Come vuole che ci muoviamo la professoressa?-
-arrivati a casa, devi, visto che la mia bacchetta non ce l'ho, devi coprire l'intera abitazione con un campo protettivo molto potente. La Megera in persona mi ha detto il nome di un incantesimo molto complesso, che va lanciato più di una volta per avere un risultato migliore.
Allora, fatto ciò, dovremo limitare al minimo indispensabile l'uso di magia, cosa per me molto complicata. Avremo da mangiare e da bere in abbondanza, non so nemmeno io come, ma sempre la preside ha fatto in modo e maniera che il frigofifegio o come si chiami quell'arnese babbano dove ci sta il cibo, sia collegato con quello di Hogwarts- iniziò a spiegare molto serio Draco
-frigorifero-
-si quello. Mi ha detto anche che la casa è molto piccola però è stata ristrutturata qualche anno fa. Una cucina, un salottino, un bagno e una camera matrimoniale- sul volto del biondo comparve un sorrisetto tutt'altro che rassicurante
-u-un letto s-solo?-
-ti causa problemi? Hai paura che il lupo cattivo ti morda?-
-affatto. E levati quel ghigno. Dovresti aver capito da solo che non mi toccherai e viceversa-
-così levi tutto il divertimento- sbruffò il giovane
-divertimento? Ma te lo sai che andremo via da scuola per rimanere in vita? Lo sai che non è una vacanza? Lo sai che là fuori c'è gente pronta a morire per un pazzoide defunto? Ma ti rendi conto della gravità della cosa o no?- s'indispettì e non poco la ragazza
-si lo so. Lo so. Però sappi che sarò molto e dico molto più scontroso del solito-
-e perché mai?-
-devo iniziare? Allora:
_starò in una casa minuscola
_in compagnia di... vabbè non lo dico nemmeno
_non potrò usare la magia perché quella vacca non si fida ancora di me
_i mangiamorte mi vogliono ucciso
E in più come se non bastasse non posso nemmeno scopare- Draco disse il tutto con una tranquillità assoluta, ma dopo le sue parole, la tensione la si poteva tagliare con un coltello.
-NO MA SCUSA EH? CREDI CHE MI PIACCIA TUTTA QUESTA SITUAZIONE? CREDI DAVVERO CHE IO MI STIA DIVERTENDO? DEI LURIDI MANGIAMORTE MI VOGLIONO MORTA SOLO PERCHÉ HO UN SANGUE DIFFERENTE DAL TUO E DAL LORO. MI CONSIDERANO INFERIORE, NON VOGLIONO NEMMENO CHE IO APRA BOCCA, PERCHÉ È OVVIO, A NESSUNO INTERESSA QUELLO CHE DICE UNA SPORCA MEZZOSANGUE. E IN TUTTO CIÒ, TROVI STANCANTE IL FATTO DI NON SCOPARE? MA CI STAI CON LA TESTA? SEMPRE SE CE NE HAI UNA - Hermione aveva gli occhi lucidi ma non pianse, il suo braccio stava iniziando a infiammarsi lanciandole piccole scariche di dolore.
-ok levo il disturbo- Draco uscì dalla cabina a testa china.
Dopo svariate ore la fame iniziava a sentirsi, Hermione nel frattempo si era cambiata indossando un felpone largo della scuola di Durmstrang (una felpa di Krum) e dei semplici leggins. Tirò i capelli in una pseudo coda e continuò a leggere, fin quando il suo stomaco iniziò a brontolare.
Bussò un paio di volte alla portafinestra di Malfoy il quale le aprì pochi istanti dopo
-che vuoi mezzosangue?-
-il solito acido presuntuoso... ma come ho fatto a concedermi a lui come tutte le altre?!-
-ho fame, non riesco a studiare, la Professoressa ti ha dato indicazioni per la cena?- chiese distaccata e non guardandolo negli occhi
-si lo ha fatto. Ma non mi va di dirtelo- fece per chiudere la porta ma la bacchetta di Hermione lo stava puntando al collo
-o tu parli, o ti costringo- lo minacciò con le fiamme agli occhi
-tesoro fammi pure quello che vuoi. Tanto io non parlo- rispose marcando bene la parola tesoro
-lo sai che sono capace a farti del male. Molto molto male-
-e dovrebbe essere una minaccia?...- il biondo si prese un momento per squadrare la figura di Hermione, la quale era in un evidente stato di rabbia
-ma... perché hai quella maglia? Dove l'hai presa-ruggì a denti stretti e con la mascella contratta il serpeverde
-me l'ha data Víctor quando ci siamo baciati anni fa. È molto comoda- rispose con un leggero imbarazzo, e le gote di Hermione si tinsero di un leggero porpora al solo ricordo
-o cielo. Ci mancava anche il bulgaro-
Lo stomaco della grifona si fece sentire e non ne aveva più di quella situazione
-MI DICI CHE DEVO FARE PER AVERE UN PO' DI CIBO?- chiese ancora più arrabbiata
-ti ripeto, fammi pure quello che vuoi. Dalla mia bocca non uscirà nemmeno una parola-
La ragazza da quelle parole, abbassò la bacchetta, si girò su se stessa e si incamminò per uscire, il biondo si mise a ridacchiare è proprio in quel preciso istante gli arrivò dritto sul naso un gancio destro di Hermione che lo fece barcollare per un momento.
-TU SCHIFOSA SANGUESPORCO! COME HAI OSATO RIFARLO UN ALTRA VOLTA?- urlò il ragazzo ma la riccia se l'era già filata nella sua stanza però riuscì a sentire le sue parole
-altra volta? Ma cosa voleva dire?... Ah oddio ci sono! No vabbè! Si è ricordato di quando al terzo anno gli ho tirato un pugno proprio sul naso perché Fierobecco gli aveva graffiato il braccio- a quel ricordo Hermione scoppiò letteralmente in lacrime dalle risate, si mise una mano sulla pancia, gli zigomi le facevano male dalle troppe risate, non riusciva a smetterla
-Ridi pure che poi rido io- sghignazzò Draco lasciandole davanti la porta un vassoio, Hermione tirò su la tendina e vide il biondo con il naso un po' gonfio diventare piano piano violaceo, a quella vista la ragazza si stese sul letto e rincominciò a ridere come non mai
-HERMIONE GRANGER CALMATI ADESSO!- ma la testa le diceva una cosa mentre il suo corpo reagiva in tutt'altro. Dopo un buon quarto d'ora, finalmente le risate cessarono e la riccia aprì la portafinestra per vedere cosa ci stesse facendo lì Draco; guardò a destra e a sinistra ma non vide nulla, poi il suo sguardo si pose sul pavimento dove giaceva un vassoio con sopra una cloche, lo prese e lo portò in cabina, lo aprì e vi ci trovò un bel piatto di minestrone, con accanto una lettera firmata M.MG. che colse subito la curiosità della ricciaSpero che le piaccia il passato di verdure, il signor Malfoy si sta comportando bene? Posso scommettere che le ha già affibbiato quegli stupidi nomignoli. Non ci faccia caso.
Le scrivo anche per informala che non potrà mandare lettere ai suoi cari in quanto le lettere possono essere intercettate.
Mi dispiace per la situazione Hermione.
Buon appetito
Minerva McGranitLa ragazza rilesse la lettera un paio di volte per poi concentrarsi sul suo piatto e divorarlo in men che non si può. A stomaco pieno, il vassoio assieme al piatto e al cucchiaio prese il volo per poi gettarsi fuori dal treno per ritornare ad Hogwarts. Poi con la bacchetta fece apparire una pergamena e ci scrisse sopra un grazie e la lasciò davanti la cabina del suo compagno di scuola, bussò per attirare la sua attenzione e appena il biondo si alzò la ragazza sgattaiolò dentro la sua stanza. Poté udire un Prego, e poi cadde tra le braccia di Morfeo.
Draco era al quanto irritato dal comportamento di Hermione, per non parlare della sua orribile felpa di quel Krum da quattro soldi. Il naso non gli faceva nemmeno più tanto male, però non si aspettava una reazione del genere da parte della ragazza... di nuovo.
Appena sentì le sue risate si innervosì ancor di più, evidentemente aveva ricollegato la frase a quel pugno dato al terzo anno. Gli aveva fatto leggermente male ma una cosa molto sopportabile.
Le sue risate continuarono per almeno altri dieci minuti abbondanti, decise così di cambiarsi e infilarsi il suo pigiama di seta verde e lasciare il vassoio contenente la cena di Hermione davanti la sua cabina, incrociò il suo sguardo e aveva le lacrime agli occhi, e appena si videro la ragazza scoppiò ancor di più tra le risate
-ridi pure che poi rido io- disse poi dirigendosi verso il suo scompartimento. Le risate della ragazza non cessarono per almeno un altro quarto d'ora.
Dopo un tempo indeterminato sentì lei bussare alla sua porta, appena aprì non vide nessuno, poi il suo sguardo cadde a terra e vide una pergamena con scritto grazie, a quella lettera non poté non rispondere con un prego.
Una volta cenato, Draco cadde tra le braccia di Morfeo pensando a una certa ragazza...
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Un amore proibito
FanfictionQuesta Dramione si svolgerà al settimo anno. Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hermione e Draco faranno la conoscenza di sentimenti sconosciuti. Non fatevi ingannare dai primi capitoli, la storia si evolve nel corso del tempo