Capitolo 57

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-ti ho presa-
-non mi toccherai in quel modo- disse molto autoritaria Hermione a testa alta
-e chi me lo impedisce? Tu per caso? Non scherzare-
-M-Malfoy non s-sei divertente-
-cucciola stai anche balbettando! Hai paura?- la provocò con voce roca
-in questo momento? Si tanta. Sei un pazzo pericoloso con dei problemi mentali gravi. Quindi si. Però sappi che non ho paura di te Draco, ho paura di cosa potresti farmi-
-te lo mostro cosa 'potrei farti'-
-h-ha-i d-dett-to che n-n-non m-mi
t-tocc-toccherai-
-certo. Perché sarai te a venire da me e non il contrario. In questo esatto momento stai venendo da me. Io ti sto incoraggiando-
-i-io non st-sto venendo da t-te- la voce di Hermione era sottile e rotta, cercava di non farla tremare ma con scarsi risultati
-ah no?- alzò un sopracciglio il biondo, la ragazza scosse la testa in segno di negazione
-eppure non stai scappando. E soprattutto non ti stai ribellando a me-
-m-ma c-che v-vuol d-di-dire?- Hermione stava cercando tutto il suo autocontrollo che però in quel momento era sotto le scarpe
-la fantastica e grandissima Hermione Granger non capisce il significato delle sue azioni... il mondo sta per finire- disse teatrale avvicinandosi ancora di più a lei
-vuol dire ragazzina che tu hai aiutato a sconfiggere Voldemort, ti sei fatta molte volte il Weasley, tutte cose che richiedono coraggio, specialmente nel secondo caso, eppure tra le mie braccia sei più fragile di una foglia, e tu lo sai che sei vulnerabile a me eppure non ti stai allontanando-
-il suo ragionamento a fottutamente senso!! Hermione ripigliati! Ripigliati-
-s-se s-sai che son-no vulnerabile non dovresti approfittarne- Hermione stava quasi ritornando in sé infatti aveva quasi smesso di balbettare
-mia cara grifontonta, credi davvero che io debba fare a meno di te e di quello che mi puoi offrire? E solo perché dovrei comportarmi da gentiluomo? Non esiste-
-bastardo- disse a bassa voce per non farsi sentire da lui e infatti non l'udì quella parola
-quindi- iniziò a dire il ragazzo
-te lo chiederò gentilmente una sola volta.
Mi fai il favore di aprire quelle gambe?-
Alla sua domanda la ragazza andò in tilt non sapeva cosa rispondere, era ferma impalata davanti alla porta
-prenderò il tuo silenzio come approvazione- fece per azzerare le distanze ma Hermione parlò
-n-no-
-come prego?-
-n-non q-qui e-e no-n o-ora-
-ALLORA DIMMI DOVE E QUANDO- sbottò alzando il tono di voce il biondo
-n-non l-lo s-so- abbassò lo sguardo la ragazza guardandosi le babbucce che in quel momento erano veramente interessanti, due dita le fecero alzare il mento e incrociare due occhi azzurri semplicemente perfetti
-se non te la senti per una tua qualsiasi ragione, affronta il problema e risolvilo. Sto impazzendo dal non saltarti addosso, staremo qui per chissà quanto altro tempo e non ce la posso fare a vedere un culo così perfetto che non posso nemmeno sfiorare- le disse con una gentilezza che non gli apparteneva
-e tutta questa bontà da dove viene fuori?-
gli chiese rilassata la riccia
-per una buona trombata questo ed altro-
Hermione fece un piccolo sorriso
-puoi- disse a Draco facendo cenno di spostarsi per farla passare
-si- il biondo si spostò e la fece passare e ritornò a letto ormai privo di sonno.
Hermione si stava facendo un té e rilesse la lettera di Harry.
Pranzarono normalmente e nel tardo pomeriggio la grifona insegnò a Draco a giocare a briscola con delle carte trovate sotto un libro. Anche la cena fu abbastanza tranquilla come anche la mattina dopo.

*la vigilia di Natale*

Hermione si  rintanò in bagno subito dopo pranzo e non ne uscì prima di cena, invece Draco stette in cucina per preparare una cena natalizia con i fiocchi
_antipasto di carne
_lasagne al ragù di cinghiale
_filetto di cervo all'accento
_purea di patate
_zucchine trifolate
_cheesecake al cioccolato
Preparò il tutto seguendo il ricettario trovato in cucina e si dedicò all'arte culinaria. Strano per un serpeverde purosangue vi chiederete voi, beh si è molto strano, ma per un ragazzo che non ha mai saputo fare niente per tutta la vita, il cibo in genere è una soluzione per impiegare il tempo e magari divertirsi. Perché era questo quello che Draco faceva, si divertiva a cucinare.
-Malfoy hai cucinato tutto questo... da solo?- gli chiese stupita la ragazza
-si mi diverto a cucinare- sbuffò alla sua domanda
-stai calmo è solo...  strano vederti cucinare-
-non mi conosci-
-meglio così-
-ma dimmi qual'è l'occasione di tale banchetto?- gli chiese Hermione
-è la vigilia di Natale. A casa gli elfi cucinavano piatti ancora più prelibati del solito. E ho voluto continuare la "tradizione"-
-che pensiero gentile-
Presero posto a tavola e iniziarono a ingollare più cibo possibile, era tutto squisito, dall'antipasto al dolce.
Stranamente ebbero una conversazione sul Quidditch, Hermione gli disse che forse sarebbe uscita dalla squadra per non rivedere quei capelli color carota un po' odiosi (Ron)
-m'h- disse lui
-come m'h-
-beh non saprei cosa dirti se non che grazie a questa tua scelta noi serpeverde avremmo una possibilità di vittoria in più-
-stai dicendo che io sono una minaccia per la vostra squadra?- alzò un sopracciglio la ragazza
-non ho detto questo-
-hai proprio detto questo- le gote della riccia si incolorirono un poco è una vera risata echeggiava nella stanza
-ok adesso basta non sei divertente-
-no infatti quello che fa ridere sei tu-
Sparecchiarono e si misero a guardare "Una poltrona per due" in silenzio.
Quando il film finì mancavano pochi minuti a mezzanotte
-Malfoy che ore sono?- il biondo girò la testa verso l'orologio posto sopra il frigo
-sono le 23:57-
-per Merlino è tardi- Hermione si avviò a passo svelto in lavanderia a prendere un sacchettino rosso con una ghirlanda oro come decorazione
-ecco è per te- gli porse poi il regalo
-ma devi aprirlo a mezzanotte-
Draco non seppe cosa risponderle, in silenzio le diede retta e allo scoccare della mezzanotte aprì il sacchetto e vi ci trovò un maglione verde scuro con una "D" ricamata in grigio chiaro
-spero ti stia- disse la ragazza guardandolo negli occhi
-io... non so davvero cosa dire-
-un grazie basterebbe-
-un Malfoy non dice "grazie" ma in questo caso farò un eccezione- e poi l'abbracciò
-provala. Voglio vedere come ti sta- Il ragazzo annuì e si diresse in camera e uscì dopo pochi attimi
-un figurino- esclamò la grifona alla vista di lui
-è molto morbido per altro. Dove hai imparato?-
-la signora Weasley-
-capisco-
-ma io non ti ho fatto nulla- continuò poi Draco, Hermione gli si avvicinò e gli sussurrò
-puoi rimediare. Hai un altro regalo da scartare. Ma lo trovi in camera-
Il biondo alzò un sopracciglio alle parole della grifona
-s-sei seria?- le chiese con un filo di voce incredula
-solo se vuoi. Io non ti costringo. Ti sto incoraggiando- a quelle parole pronunciate con malizia il biondo si precipitò da lei per baciarla ma quest'ultima si scansò
-ho detto in camera-
Draco la prese di peso e la coricò sulla spalla sculacciandola un paio di volte, si diresse in camera e appena si chiuse la porta alle spalle fece scendere Hermione e la guardò nell'occhi per accertarsi che non fosse uno scherzo. Appena vide una luce di passione dentro a quel meraviglioso castano scuro, si fiondò sulle sue labbra in meno di battito di ciglia.
Un bacio molto provocante e molto appassionato, due bocche che si rincorrevano come se non si vedessero da tempo, emozioni in una confusione assurda e tanto ma tanto desiderio.
In un batter di ciglia la ragazza rimase in intimo e Draco ebbe l'immenso piacere di osservare ogni centimetro del suo corpo per la seconda volta nella sua vita
-adoro queste mutandine- le sussurrò all'orecchio facendole scaturire un'ondata di brividi
-meglio senza- gli suggerì la ragazza facendo ingrossare ancora di più l'erezione del biondo e prendendo l'iniziativa di un bacio molto passionale; le mani di lui andavano a toccare i "punti giusti" facendola gemere, mentre lei gli cingeva la vita con le gambe. Si spostarono sul letto continuando a scambiarsi atti di amore senza interrompere nemmeno per un attimo quella magia che si era creata nell'aria
-sei ancora in tempo se vuoi che mi fermi- le disse Draco
-t-ti am-ammazzerei se t-tu lo faces-si-
Le loro bocche si riunirono per ballare un valzer splendido, il serpeverde non diede nemmeno cenno ad Hermione e si unì nel modo più naturale possibile a lei con tanta foga che l'orgasmo della riccia divenne l'unico suono che si poteva udire; per pura lussuria il loro piacere durò non meno di quaranta minuti, tanto che le gambe di Hermione e la zona inguinale stavano iniziando a cedere dal troppo divertimento, mentre Draco si stava pian piano stancando e dopo un ultima ma decisa spinta si affiancò al lato destro di lei. Tra carezze e silenzi i due si addormentarono molto più che felici. 

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora