Capitolo 52

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Draco stava aspettando la sua dama davanti l'ingresso della sala comune
-Draco sei un figurino- esclamò Pansy scendendo dalla scala a chiocciola che porta al dormitorio femminile serpeverde
-lo stesso vale per te- rispose il biondo alla vista della ragazza che indossava un abito rosso fuoco molto ma molto corto con un corpetto ricoperto da diamanti
-andiamo?- continuò il biondo porgendo il braccio alla ragazza
-andiamo- rispose Pansy, ed insieme si incamminarono verso la Sala Grande.
Intanto le due grifone avevano raggiunto i loro cavalieri, Blaise alla vista di Ginny per poco non inciampava nei suoi stessi piedi, mentre Harry era rimasto ammaliato dalla bellezza di Hermione, aveva la caviglia fasciata perché durante un allenamento di Quidditch per sbaglio era caduto dalla scopa; vestito di tutto punto, camicia bianca, gilet azzurro giacca e pantaloni neri
-H-Her-rm s-s-se-i b-b-bel-lli-ssi-ssi-m-ma- tentò di dire il bambino sopravvissuto
-grazie Harry- rispose timida la riccia
-asciugati Potter hai la bava- aggiunse Blaise
-simpatico come al solito..... andiamo Herm?- disse il moro porgendo il braccio alla sua dama
-entriamo e facciamo vedere chi siamo!- rispose divertita la riccia.
La Sala Grande era addobbata con tutti i colori delle casate, rosso, verde, giallo e blu regnavano su ogni dove; gli studenti stavano man a mano raggiungendo il centro della pista, un banchetto coi fiocchi si estendeva lungo un'intera parete della sala, tavolini sparsi qua e là, un maestoso palco si affacciava davanti la pista da ballo la quale stava attendendo professori e studenti.
-Herm-
-dimmi Harry-
-mi fa un po' male la caviglia e molto probabilmente dovrò andare via prima non potrò ballare chissà quanto-
-tranquillo-
-entriamo?- chiese il bambino sopravvissuto
-entriamo-
In tutta la Sala calò un silenzio tombale, i ragazzi che avevano già preso posto rimasero ammaliati alla vista della coppia appena entrata, si sentirono mormorii da parte delle ragazze sicuramente invidiose, mentre i ragazzi avevano addirittura la bocca spalancata. In quel preciso istante entrarono anche Draco e Pansy, che però non furono notati come speravano
-Dracuccio la mezzosangue e lo sfregiato ci hanno a rubato l'entrata trionfale- mugugnò la ragazza
-gliela faremo pagare questo è poco ma sicuro- rispose a tono cattivo il biondo
-tirati giù il vestito Parkinson ti si vedono le mutande- urlò uno di tassorosso mischiato tra la folla
-ma come osa!- ribatté indispettita la serpeverde
-ha ragione ti si vedono anche le budella- continuò Draco
-mutati Malfoy- e così la giovane Parkinson si allontanò dall'entrata principale per prendere posto al suo tavolino.
-buonasera miei cari studenti e colleghi, sono orgogliosa e fiera di come sta proseguendo questa situazione, sembra ieri quando Voldemort ha distrutto/invaso la nostra scuola e le nostre vite, chi in modo più penetrante chi per sua fortuna meno. Con questo ballo intendo far recepire un solo messaggio : rinascita
Con questo ballo scacciamo via tutto il lato oscuro che si era formato dentro di noi, con questo ballo, da stasera, si apre un nuovo capitolo, il lieto fine.
E ora vi invito a prendere posto sulla pista e di dare inizio alle danze - il discorso della preside zittì tutta la sala e un grande applauso si espanse pian piano all'interno della magnifica stanza.
-ma che botta c'ha la Megera?! Lo sa perfettamente che alcuni mangiamorte stanno tentando di uccidere ulteriori babbani e spargere altro sangue innocente, anche se sono in netta minoranza sono comunque pericolosi e psicopatici, vendicare il nome del signore oscuro non è una cosa da prendere alla leggera e danzare qua e là come delle papere affamate in uno stagno come se non fosse successo niente....beh fa capire l'ipocrisia della gente. Però bisogna ammettere che se la preside afferma ciò, significa che sta lavorando ad un piano di emergenza per far estinguere definitivamente i seguaci di quel maniaco che anche da morto porta ancora dolore e rammarico- I pensieri di Draco si stavano facendo sempre più neri e oscuri, con il corpo era lì in quella patetica sala a far finta che tutto andasse bene, mentre con la mente stava ripercorrendo ogni momento della sua vita da quando ha iniziato a far parte della cerchia ristretta di Voldemort.
-hey Harry- salutò calorosamente Ron
-Lenticchia- rispose secco il bambino sopravvissuto
-emh...... Hermione ma che piacere non ti avevo visto. Sei incantevole- cercò di riessere altrettanto caloroso
-Ron- Hermione stava facendo del suo meglio, si stava sforzando veramente nel non urlargli addosso, da brava Grifondoro ricambiò il saluto e con un cenno di mano lo invitò ad accomodarsi
-Herm ma che fai?- chiese sbalordito Harry
-mi ha chiesto di perdonarlo e ci sto provando ma è difficile-
-capisco-
La musica inizia piano piano a padroneggiare sonoramente in quell'ambiente e gli studenti svogliati e imbarazzati mettono piede sulla pista da ballo, alcuni molto sicuri altri invece pregherebbero che il pavimento fosse lava. Una musica classica vecchio stampo coccola lentamente i ragazzi in pista per far partire il classico lento dei film romantici
-Hermione Granger mi concedi questo ballo?- chiese Harry porgendo la mano alla sua dama che accettò volentieri
-con molto piacere mio cavaliere- rispose la riccia con una nota di felicità inaspettata.
Il bambino sopravvissuto cercò di fare del suo meglio, la caviglia stava rincominciando a pizzicare lievemente e lentamente a gonfiarsi, ma Harry farebbe qualsiasi cosa per Hermione e se danzare con una distorsione la rende felice, lui non può tirarsi indietro.
Quando la musica cessa i due ritornano al loro tavolo, ahimè la caviglia del povero Potter non è delle migliori ma può sopportare al massimo altri 2 o forse 3 balli
-emh Hermione ti andrebbe di parlare un momento?- chiese Ron avvicinatosi ai ragazzi
-senti Weasley non so quale strano gioco tu stia giocando ma io e soprattutto lei ne abbiamo abbastanza dei tuoi sbalzi d'umore, quindi se proprio vuoi farti perdonare sparisci dalla nostra vista per tutta la sera perché ora come ora ne ho fin sopra i capelli di te! Preferirei di gran lunga essere messo ad Azkaban nella stessa cella di Malfoy piuttosto che stare ancora vicino a te e respirare la tua stessa aria- sbottò il bambino sopravvissuto in una furia, evidentemente era tanto tempo che voleva dirgli tutte queste cattiverie e gli si è presentata l'occasione su un piatto d'argento
-ok Harry hai reso l'idea me ne vado- rispose amareggiato il rosso e con passo lento si diresse verso il suo tavolo con la sua oca riccioluta.
Hermione sbuzzò gli occhi fuori dalle orbite, non stava credendo hai suoi stessi occhi, Harry Potter che sputa cattiverie pesanti contro un ragazzo che un tempo lo considerava suo fratello
-Harry ti ringrazio ma non ti pare di aver esagerato?- chiese la riccia impressionata 
-forse ma se lo merita- rispose secco e deciso il ragazzo
-senti l'aria mi sta iniziando a mancare, vado un attimo fuori a prendere fiato, quando torno mi devi ben 2 balli consecutivi sennò perdo una scommessa fatta con Neville- continuò Harry
-quale scommessa?- chiese curiosa la ragazza
-se non ballo con te almeno 3 canzoni dovrò fare i compiti di Neville per 4 mesi interi, viceversa se vinco, sarà lui a farli a me-
-e perché avete dovuto scommettere?-
-perché lui e Seamus non credevano che sarei venuto al ballo con te, perché credevano che ci saresti andata con Malfoy-
-e perché dovrebbero credere queste assurdità?- Hermione iniziò ad innervosirsi, non potevano certo credere alle voci che girano ad Hogwarts
-le solite voci sai com'è.... fatto sta che dopo balliamo-
-oh ok-
E così dicendo il bambino sopravvissuto si allontanò per poi uscire dalla Sala.
Nel frattempo Hermione si era tuffata a capo fitto verso il tavolo del buffet per accaparrarsi almeno un bicchiere di burrobirra e qualche stuzzichino
-scusi un calice di burrobirra e un whisky incendiario grazie- chiese cordiale la ragazza all'elfo
-subito Miss Granger- squittì il piccolo essere, dopo nemmeno 3 minuti il suo ordine era su un vassoio volante che alla base usciva uno strano gas bianco che somigliava alle nuvole.
Nel viaggio di ritorno verso il tavolino un gesto manesco fece inciampare la riccia nel vestito di una ragazza rovesciandole il suo bicchiere di vodka lemon
-scusa non ti avevo visto sanguemarcio-
La ragazza in questione era Astoria Greengrass che su ordine di Draco doveva farle lo sgambetto e rovesciale addosso una qualsiasi bevanda
-non ti preoccupare asina giuliva- rispose con un finto tono di gentilezza che faceva tralasciare tutto tranne quella.
-brutta deficiente! Adesso devo andare in camera a recuperare la bacchetta per sistemare questo disastro!! Urhhh che nervi!!-
I pensieri di Hermione stavano cercando di prendere vita e di andare a sgozzare a mani nude quella oca.
Era notte inoltrata e per i corridoi della scuola giacevano pochi alunni a scambiarsi dimostrazioni d'amore, in quanto prefetto perfetto Hermione non poteva tollerare tali ravvicinamenti, ma era una festa e alle feste ci si diverte... e poi... lei stessa è la prima a divertirsi.
Seconda scala a destra e poi dritto fino alla fine del corridoio, lungo una grande parete con quadri di ogni dimensioni, si nasconde il quadro di Fred
-Ehilà Granger come te la passi?-
-oh ciao Fred, Feraverto-
-ok passa pure ma non mi scappi così facilmente- rispose il ragazzo dalla chioma color carota
-la mia bacchetta?! Dov'è la mia bacchetta?? Era su quel maledettissimo comodino!
Fantastico! Davvero esilarante! Ho sconfitto il mago più oscuro dei tempi e mi faccio battere da una qualsiasi anatra che starnazza agli ordini di un furetto che si crede un Dio!-
Rovistando qua e là, Hermione si ricordò di averla lasciata sul bordo del lavandino in bagno e con un incantesimo fece ritornare l'abito al suo originale splendore.
-almeno questa è fatta...-

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora