Epiologo pt.4

76 2 0
                                    

Dopo quella stranissima serata piena di nostalgia e tristezza, Draco si rintanò in casa per più di una settimana, aveva disdetto tutti gli impegni, annullato tutti gli appuntamenti che aveva in agenda, voleva stare da solo.
Il suo cuore si era frantumato in mille pezzi dopo aver visto il nulla dentro gli occhi della persona che lui ama.
Quegli occhi ambra che al sole si increspano in un misto di giallo simil miele, quegli occhi che non si scorderà mai di averli visti con la paura, l'amore e il vuoto dentro.
Il Malfoy Manor era ribaltato da cima a fondo, mobiliato distrutto, vetri rotti sparsi sul pavimento, sporco da ogni dove.. sembrava che fosse disabitato.. e di fatto era come se lo fosse.
Draco aveva smesso pure di mangiare, stava in camera rannicchiato nel letto con le coperte che gli coprivano sin sopra il viso, occhi sempre gonfi e rossi, mani doloranti anch'esse rosse con sbucciature mai curate con il sangue incrostato su di esse, capelli scompigliati e sporchi, barba incolta non lo facevano sembrare più lui.
Solo dopo una decina di giorni in agonia uno dei suoi scagnozzi si recò a casa sua per avere sue notizie e vide Draco privo di sensi quasi sul punto di morire.
Il signore sulla quarantina chiamò seduta stante la magiambulanza che portò il biondo all'ospedale in uno stato di codice rosso di secondo livello.
Come prima cosa reidratarono il ragazzo e gli fecero una flebo di vari liquidi che aveva perso
-signor Malfoy c'è qualcuno che possiamo chiamare?- chiese uno dei medici una volta che Draco si fu svegliato
Il ragazzo ci pensò un attimo e scosse la testa a mo di negazione
-sono solo io- disse a bassa voce
Caso puttana però volle che Hermione quello stesso giorno a quella stessa ora fosse all'ospedale per Harry, perché la sera prima aveva mangiato qualcosa che gli provocò un fortissimo fastidio intestinale e chiamò immediatamente la sua amica per aiutarlo.
La ragazza passò quindi tutta la notte in ospedale per star accanto al suo migliore amico
-Herm mi vai a prendere qualcosa da mangiare?- chiese il bambino sopravvissuto
-no Harry il dottore ha detto che per fare l'operazione non devi mangiare nulla per 24 ore-
-Hermione Granger io ho fame vaglielo a spiegare te al dottore- insistette Harry per avere un po' di viveri, la ragazza gli lanciò uno sguardo di disapprovazione e si misero a ridere per la situazione.
A stoppare le risate sono i medici che entrando nella stanza gli interruppero
-buongiorno, siamo ben svegliati vedo- disse ironico il primario che alla vista di Hermione un po' trasandata e stanca ed Harry messo cento volte peggio, cercò di sdrammatizzare
-signor Potter ha un'infiammazione della cistifellea, oggi pomeriggio le sarà fatta una colicestoctomia. È un intervento molto semplice con pochi rischi. Non si deve preoccupare- continuò il dottore.
Hermione era calma, doveva esserlo per entrambi e strinse la mano al bambino sopravvissuto per fargli capire che lei sarebbe rimasta al suo fianco in tutto e per tutto.
Harry a distanza di anni non si è mai impegnato seriamente in una relazione, un po' come Hermione del resto; Ginny ha avuto il suo lieto fine con Blaise ed Harry non è mai riuscito ad andare avanti.
Il Golden Trio non si è mai riappacificato del tutto; Ron ha intrapreso la sua vita con Lavanda la quale non vedeva l'ora di avere l'anello al dito per diventare una Weasley e il fatto divertente è che al suo matrimonio, Ginny le disse davanti a tutti che lei avrà preso pure il cognome della famiglia ma mai e poi mai sarebbe diventata una vera Weasley e che la famiglia non l'accetterà mai come tale.
L'espressione dei neo sposi era indescrivibile ed entrambi troppo orgogliosi per ammetterlo ci rimasero male ma il matrimonio regge ancora.. purtroppo.
-Harry vado a prendere un caffe ritorno subito- disse Hermione recandosi alla caffetteria dell'ospedale per cercare di rimanere in piedi, la stanchezza si stava facendo sentire e senza un buon caffè la ragazza rischiava veramente di addormentarmi sul pavimento.
Nel ritornare alla stanza di Harry, Hermione udì un medico pronunciare il cognome di Draco e le orecchie della ragazza divennero un po' come quelle di Dumbo per capire se avesse frainteso o se invece c'aveva preso.
Si avvicinò davanti alla stanza dove stavano i medici e vide Draco Malfoy attaccato a delle macchine e collegato a delle flebo, la riccia sentì la sensazione di un nodo alla gola alla vista del ragazzo in quelle condizioni.
Si avvicinò e un medico le chiese se fosse della famiglia e rispose che era una sua carissima amica
-che ci fa lei qui- chiese Draco con un tono di voce impercettibile
-stia seduto non deve fare sforzi signore- disse uno dei dottori
-che.. che è successo?- chiese Hermione con gli occhi spalancati
-stamattina è stato portato d'urgenza in codice rosso con disidratazione, cali di pressione, ferite su mani e viso e anche sporadici attacchi di panico- continuò un altro medico.
Hermione aveva gli occhi lucidi nel mentre che il dottore gli spiegava le sue condizioni, prese coraggio ed entrò nella sua stanza.
-come... come stai?- chiese la ragazza schiarendosi la voce, strinse la mano a Draco e la presa del biondo era molto debole
-ho avuto giorni peggiori- rispose sempre con un filo di voce
-st-stavi per morire?- disse balbettando
-forse- rispose semplicemente
Calò il silenzio nella stanza che fu rotto dalle lacrime di Hermione che caddero proprio sulle loro mani
-perché? Perché hai permesso che ti accadesse una cosa del genere- disse tra un singhiozzo e l'altro
-non devo darti risposte. Non mi vuoi nella tua vita. Adesso per favore lasciami in pace. Voglio stare da solo- il biondo disse il tutto con molta calma e con voce molto bassa.
La ragazza capì che se lo avesse lasciato andare per l'ennesima volta, forse non l'avrebbe più rivisto e il sapere di non averlo più al mondo le causò un fortissimo dolore al braccio che iniziò a sanguinare con molta forza e le bende si impregnarono di sangue, uno dei dottori di Draco se ne accorse e prese con se la ragazza che stava trattenendo delle grida di dolore, la condusse nella stanza accanto dove le medicò il braccio ma quest'ultimo non cessava mai di sanguinare
-ha bisogno di una trasfusione e di corsa- disse
-signora Granger lei sa benissimo cos'è questo vero?- Hermione scosse la testa in senso di approvazione e un 'altro medico arrivò per aiutare la giovane Grifondoro
-è la consapevolezza di aver perso il suo vero amore- disse il secondo dottore
-lo so- disse piangendo la ragazza
-chiamate Harry- continuò lei tra le urla che le procurava quella stracazzo di ferita.
Nel frattempo nella stanza accanto Draco stava piangendo silenziosamente, il suo amore stava male e lei non gli permetteva di fare nulla, vorrebbe stargli accanto, vorrebbe dirle che andrà tutto bene, vorrebbe coccolarla, farla sua, renderla felice.. ma lei glielo impediva.
Dopo un tempo indefinito il biondo vide Harry attraversare la stanza in carrozzina e si scambiarono uno sguardo spaesato, le urla di Hermione riecheggiavano nella corsia e nessun farmaco, nessun bendaggio riusciva a tamponare quella maledetta tortura.
Il cuore di Hermione era in tempesta, la testa nella confusione e caos più totali.
Stava rivivendo l'incubo. Di fatto il suo braccio stava espellendo un enorme quantitativo di sangue che l'avrebbe portata alla morte se i farmaci non avessero fatto effetto, darle trasfusioni per poi rigettarlo.. stava lentamente e dolorosamente morendo.
-signor Potter lei sa chi è il vero amore della signora Granger? Solo quella persona può effettivamente guarirla- chiese il dottore le mentre che attaccava l'ennesima flebo
-emh io non lo so.. cioè lo so ma non credo sia più la stessa cosa... ma poi perché ora e cosi all'improvviso?! STAVA BENE FINO A 10 MINUTI FA CHE SALAZAR È SUCCESSO??- chiese Harry alzando il tono di voce
-Draco- disse Hermione cercando di non riecheggiare quel nome per tutto l'ospedale, all'udire quel nome Harry James Potter andò come una furia nella camera di fianco e incazzato come non mai puntò la bacchetta contro Malfoy inerme con gli occhi luccicanti iniziando ad insultarlo e ad inveirgli contro
-Potter adesso basta. Sai perché non guarisce? LO SAI?- zittì il bambino sopravvissuto dopo essersi beccato una serie di insulti gratuiti
-RISPONDIMI! LO SAI?- insistette Draco
-no che non lo so come Salazar faccio a saperlo?-
-LEI HA IL CUORE SPEZZATO. HA SMESSO DEFINITIVAMENTE DI LOTTARE. E SAI PERCHÉ? PERCHÉ IO HO SMESSO DI LOTTARE. IO LA AMO. E L'HO PERSA.
LA CONSAPEVOLEZZA PER LEI DI AVERMI PERSO LE HA DISTRUTTO L'ULTIMO BRICIOLO D'AMORE CHE AVEVA-  Draco si era alzato dopo aver riacquisito un po' di forze
-CREDI CHE ABBIA VOLUTO QUESTO? CREDI SERIAMENTE CHE MI FACCIA PIACERE SENTIRE LE URLA E LE GRIDA DELL'AMORE DELLA MIA VITA POTTER?
IO LE HO OFFERTO IL MIO CUORE E ME LO HA DISTRUTTO.
LE HO DATO IL MIO CUORE, LA MIA ANIMA, LE HO DATO IL MIO ESSERE E LEI SAI CHE HA FATTO? LO SAI? NIENTE. UN CAZZO DI NIENTE! SE NON MI AVESSERO PORTATO QUI OGGI SAREI MORTO. QUESTA COSA L'HA CAPITA MOTLO BENE E  IL SAPERMI MORTO STA PORTANDO LEI ALLA MORTE!!- urlò Malfoy davanti al ragazzo dagli occhi verdi
-e allora fa qualcosa! Qualsiasi cosa!- urlò di rimando Harry
-io.. io non so cosa fare-
-signor Potter presto venga si tratta della signora Granger- il dottore s'intromise nella conversazione e fece in modo e maniera di portare Draco nella stanza accanto
-ha smesso di urlare grazie ad un sedativo.
Sta ripetendo con un filo di voce solo una parola ma non riusciamo a capire cosa-
Harry si avvicinò a lei, le strinse la mano e cercò di consolarla come meglio poteva; Hermione con tono impercettibile disse guardando dritto negli occhi Draco Lucius Malfoy
-amare te ha distrutto me-
-stessa cosa Granger- rispose il biondo
-hai capito cos'ha detto?- chiese Harry
-impossibile non capirlo-
-si allontani signor Potter, lasciamoli soli.
Posso dichiarare che in più di 50 anni di carriera non ho mai visto nulla di così potente e pericoloso allo stesso tempo come questo amore-
disse il primario di chirurgia allontanandosi dalla camera seguito poi dagli altri medici.
-io sono stanca Malfoy- smorzò il silenzio Hermione incrociando gli occhi ghiaccio del ragazzo
-Hermione mi ami?- le parole di Draco uscirono dalla sua bocca senza troppo controllo, una domanda alla quale desiderava con ardore una risposta
-io.. non-
-Hermione MI AMI?!- il biondo alzò il filo di voce, doveva sapere, voleva sapere
-Draco non so-
-è semplice Hermione! MI AMI SI O NO!-
-SI TI AMO- praticamente strappò le parole di bocca alla ragazza la quale non riusciva a credere a se stessa, parlò d'impulso, non aveva ragionato dei pro e dei contro, non aveva riflettuto mille mila volte prima di parlare come era sua consuetudine fare... parlò con il cuore
-nonostante tutto il male che mi hai fatto- aggiunse lei.
Draco era incredulo alle sue stesse orecchie, preso dalla gioia e dalla felicità abbracciò la riccia con tenerezza per paura di farle del male, l'odore di vaniglia gli inondò le narici e lo fece sentire al settimo cielo; il cuore di Hermione batteva all'impazzata; era sicura che, se si fosse aperta di nuovo con Lui, non ne sarebbe uscita viva.. e ritrovarselo tra le sue braccia.. dopo avergli detto le parole che piu la tormentavano.. ritornò ragazzina.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora