Hermione non riusciva a ragionare, o meglio, non riusciva a rimanere con i piedi per terra, perché tutto quello che le stava accadendo le sembrava un sogno...... o un incubo.
Era intrappolata tra le braccia di un Malfoy non troppo in sé, non lo riconosceva, aveva una strana luce negli occhi, era un brillio nuovo, mai visto, sembrava dire possessione. Il biondo stava cercando a tutti costi le labbra della riccia, che in un modo o nell'altro riusciva sempre ad evitare quel fatidico contatto.
-MALFOY LASCIAMI ANDARE!- continuava a urlare la ragazza
-non c'è bisogno che urli mezzosangue, non ti sentirà nessuno, ora se permetti- prese il volto della ragazza e vi ci si avvicinò, la guardò dritta negli occhi, cosa che fece scaturire una marea di brividi lungo la schiena di lei; non distoglieva lo sguardo, lui la stava studiando, ogni singola luce nei suoi occhi color nocciola, il suo battito accelerato, il suo profumo.
-deve essere mia- era l'unico pensiero del ragazzo
-MALFOY BASTA! LASCIAMI!- Hermione era ormai senza voce, stava urlando da non so quanto tempo
-ti lascerò quando lo vorrò io-
Prese il suo viso e con forza la baciò, era un bacio molto amaro, aspro, scaturito da odio, mischiato a desiderio, due opposti che si attraggono.
La ragazza non volle rispondere alle sue labbra, era come un sasso, si stava sentendo come un oggetto, come il giocattolo nuovo di un bambino che dopo averci passato un po' di tempo lo getta via come tutti gli altri. Ecco. Lei si stava sentendo usata, abusata dallo stesso ragazzo con il quale aveva fatto l'amore, eppure adesso era totalmente diverso.
-sciogliti un po'- disse il biondo con un ghigno, la ragazza non riusciva a non piangere ed il braccio le stava iniziando a bruciare.
-piuttosto la morte- disse a denti stretti. Ora ne era più che certa, lo odiava, un odio profondo.
-io ti odio. Io ti odio più che mai Draco Lucius Malfoy. Sei peggio di Voldemort. Pensavo che qualcosa stesse cambiando o almeno per me. Mi sono sbagliata. Io Hermione Jean Granger, mi sono sbagliata. Ma lo sbaglio più grande è stato dartela quella sera. Quella fatidica sera- pensò la ragazza, che obbligata dal serpeverde stava rispondendo al bacio con le lacrime che le solcavano gli occhi.
Draco era sempre più preso, la teneva bella salda al suo petto, non le lasciava via di scampo
-non scappi più Granger- pensò, gli mise le mani sul fondoschiena che palpeggio con molto gusto continuando a baciarla.
Hermione a quel gesto, non ce la fece più, con tutta la forza che aveva si scollò dalla sua presa, che però non diede i risultati sperati
-dove pensi di andare?- chiese il principe delle serpi guardandola dritta negli occhi
-via, via da qui e via da te!- disse stremata
-oh non penso proprio. Ora sei mia- disse con un ghigno malefico
-io non sono di nessuno- disse poi smaterializzandosi a Londra nel salotto della sua casa assieme al ragazzo.
Come sperava, durante la smaterializzazione si era staccata da Malfoy, che disorientato giaceva sul pavimento toccandosi più volte la testa
-c-che hai combinato?!- chiese abbastanza inorridito il biondo
-siamo a casa mia- disse estraendo la bacchetta
-come hai osato!- urlò il ragazzo alzandosi ed estraendo a sua volta la bacchetta
-come ho osato io?! Come hai osato tu!! Sei un mostro!- disse la grifona non togliendogli lo sguardo di dosso e puntandogli la bacchetta
-mostro...... mostro...... eppure non sono io quello che ha oblivionato i genitori, non sono io quello che ha creato una pozione polisucco al secondo anno, non sono io quello che si è strusciato su Weasley, non sono io quello che ha rapito il cuore di una persona per vederlo in frantumi- disse tutto d'un fiato
-che stai blaterando?- chiese la ragazza
-Weasley è pentito lo sa tutta Hogwarts, però ama la Brown. Da quello che ne so è che gli hai spezzato il cuore-
-IO? IO GLI AVREI SPEZZATO IL CUORE? MALFOY NON SAI NEMMENO TE COSA STAI DICENDO! IO HO SALVATO IL MONDO MAGICO, TU LO HAI MESSO IN PERICOLO. QUINDI SI SEI TU IL MOSTRO. IO NON VADO IN GIRO A BACIARE GENTE E PORTARSELA NEL LETTO E POI IL GIORNO DOPO IGNORARLA COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO. IO NON SONO COME TE!- disse spazientita
-su questo ci puoi giurare
EXPELLIARMUS- urlò il serpeverde
-PROTEGO!-
-SERPENSORTIA-
-VIPERA IVANESCA-
-ma brava la ragazza ha studiato! Silente dovrà darti 10 punti..... ah no non può è morto- disse ridendo Draco
-EXCELSIOSEMPRA- il biondo volò fino a sbattere molto brutalmente sul muro opposto del salotto
-STUPEFICIUM-
-FINITE INCATATEM!-
-adesso basta CRUCIO- urlò il principe delle serpi
La ragazza cadde a terra, il dolore era lancinante, era come se mille coltelli la colpissero. Si contorceva dal dolore, urlava si dimenava, assieme a quel dolore si mescolava tristezza e delusione.
Quando Draco fece cessare la maledizione, la ragazza rimase sdraiata a terra, riprendeva fiato e continuava a piangere silenziosamente.
Il ragazzo si rese conto dopo qualche grido della Granger, che aveva scagliato una delle tre maledizioni senza perdono, il che gli fece salire un minimo di senso di colpa.
-ritorniamo a scuola- disse il serpeverde porgendole la mano per farla rimettere in piedi. La ragazza non proferì parola, non accettò la sua mano e si smaterializzò da sola, seguita subito dall'ex-mangiamorte.
Si smaterializzarono nelle rispettive stanze, dove ad attenderli ci stavano rispettivamente delle brutte notizie.
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Un amore proibito
Fiksi PenggemarQuesta Dramione si svolgerà al settimo anno. Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hermione e Draco faranno la conoscenza di sentimenti sconosciuti. Non fatevi ingannare dai primi capitoli, la storia si evolve nel corso del tempo