Seguire testa o cuore?
Una domanda alle quale nemmeno gli psicologi più esperti possono rispondere; circostanze, attuazioni, comportamenti.. fanno tutto parte del pacchetto "personalità"
"Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei" dicevano e Draco sapeva perfettamente quello che faceva.
Come mai ci ha messo tutti questi anni per capire chi seguire tra testa e cuore? Semplice, Lei occupava ogni centimetro della sua mente, non riusciva a smettere di pensare proprio alla sua Hermione, testa e cuore erano in accordo, nessuno dei due era mai l'uni contro l'altro perché tutti e due volevano una cosa LEI.
Questo però non lo si può dire di Hermione.
Era cascata in una depressione tale da andare avanti per inerzia, ogni giorno lo stesso giorno, stessa monotonia, una vita non vissuta a pieno, l'emozione dell'amore si era spenta.
Vivere una vita senza guardarne la bellezza i colori i profumi e l'amore.. che vita è?
Seduti a quel tavolo, messe tutte le carte scoperte, a lei, la ragazza più brillante per la sua età, che doveva fare?
-Herm posso guarirti se me lo permetterai.
Ci ho messo anni per capire che sei stata l'unica che mi ha dimostrato un amore vero, ero troppo immaturo all'epoca per capirlo e di certo sono stato uno sciocco ad allontanarti dalla mia vita.
Ma ora sono qui, pronto a rimediare.
A rimediare a te.
Lasciamelo fare-
Hermione illuminata dalla luce che emetteva la luna non sapeva cosa dire o fare.. il suo corpo non rispondeva semplicemente perché era spiazzata.
Lui voleva il suo perdono.
Tra mille scenari possibili Hermione Jean Granger non si era mai fatta un'idea su un eventuale perdono da parte del grande egocentrico pallone gonfiato Draco Lucius Malfoy.
La ragazza si ripulì il viso con il tovagliolo e si allontanò dal tavolo per andare alla toilette, i suoi occhi stavano pizzicando e si era ripromessa di non piangere, perché le lacrime rappresenterebbero un emozione e lei per lui non ne voleva più sapere.
Eppure una volta solcata la porta del bagno una sfilza di goccioline ricadevano sul suo viso.
Un pianto silenzioso, le mani tra i capelli, ginocchia al petto e un sentore che qualcosa si fosse riacceso nel suo cuore la mandò nella paura e panico più totale.
Ci mise anni per spegnere il suo cuore.
Per non farsi tangere da niente e da nessuno.
Draco Malfoy con una cena le ha mandato in culo il muro che pian piano si era costruita.
-non può riaccadere di nuovo. Non deve riaccendere di nuovo. Io non posso reggerlo- pensò la ragazza.
-mi serve la mia bacchetta-
Si ricompose e a testa alta ritornò al tavolo come se niente fosse successo.
-mi dispiace ma adesso devo andare- disse ed il biondo si alzò accanto a lei, schiaritosi la voce la guardò bene negli occhi e non vide niente.
Il cuore di Draco in quell'istante si ruppe.
-certo penso a tutto io aspettami alla macchina.. arrivo-
La ragazza lo guardò strano.
Lui stava per crollare.
Hermione si diresse alla macchina e Draco invece pagò la cena come un vero galantuomo.
-è troppo tardi- pensò il serpeverde.
-l'ho persa.. stavolta davvero per sempre-
Raggiunse Hermione la quale lo stava aspettando nel mentre che guardava le stelle di Londra, appena vide quegli occhi celesti abbozzò un sorriso, misero ma comunque un sorriso.
Draco aprì la porta ad Hermione e la fece accomodare, il ritorno verso casa fu molto silenzioso, la radio teneva compagnia ai due ma nessuno proferì parola.
Venti minuti dopo si ritrovarono davanti casa Granger e Draco dentro di se era in una completa confusione.
-la mia bacchetta- disse Hermione
Il ragazzo la guardò con un sopracciglio alzato e poi si ricordò che gliela aveva presa il giorno prima
-ah si tieni- gliela porse es Hermione sentii di nuovo la sua essenza magica
-non è stata una delle serate migliori ma comunque grazie- disse lei uscendo di macchina
-grazie a te per avermi ascoltato- disse lui
Hermione aprii la porta di casa e una volta chiusa sentii l'auto andar via, coccolò Grattastichi e andò in camera a cambiarsi.
In pigiama si stese sul letto e iniziò a piangere.
Pianse ininterrottamente per almeno 20 minuti buoni. Gli occhi gonfi, il naso arrossato e il viso completamente bagnato di lacrime fecero ritornare Hermione 17enne.
Draco dal canto suo ritornò al Malfoy Manor e appena entrò in casa prese a pugni qualsiasi oggetto che gli capitasse a tiro. Quadri di famiglia, specchi, vasi preziosi, gioielleria varia.. prese e lanciò tutto con le lacrime agli occhi.
Lei era l'unico motivo per il quale andava avanti.
Lei era il motivo per cui lui respirava.
Lei lo teneva in vita.
E adesso lui era solo.
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Un amore proibito
FanfictionQuesta Dramione si svolgerà al settimo anno. Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hermione e Draco faranno la conoscenza di sentimenti sconosciuti. Non fatevi ingannare dai primi capitoli, la storia si evolve nel corso del tempo