Draco era sempre molto più instabile (mentalmente), si sentiva un verme, non aveva ragionato con la testa, bensì con l'impulso, non avrebbe mai voluto lanciarle quella maledizione.
Al di fuori sembrava il solito viziato e arrogante, al di dentro si sentiva solo e insicuro, non aveva parlato con nessuno di quello che aveva fatto, nemmeno a Blaise, e sperava che nemmeno la Granger aveva fatto parola con qualcuno.
Ogni giorno la guardava da lontano dal suo tavolo, si divertiva a studiarla, però ai suoi occhi lei rimaneva sempre una so-tutto-io insopportabile, eppure aveva qualcosa in più .... che prima Draco non aveva mai visto.
In una "normale" serata d'autunno tutti gli studenti si preoccupavano dell'imminente Gran Ballo e con chi andarci, mentre Draco come al suo solito guardava Hermione; non aveva la solita espressione felice e sorridente come al suo solito, non era triste però nemmeno allegra, forse era solo pensierosa.
-Dra- lo chiamò Blaise, il biondo si girò di scatto e fu riportato con i piedi per terra
-che c'è? -
-sai cosa hanno in comune un molliccio e Potter? -
-no-
-sono entrambi riddicoli-
Il biondo e una piccola parte del tavolo serpeverde esplose in una fragrante risata.
-Pansy- disse Draco, la ragazza si girò e gli mostrò un bellissimo sorriso (finto)
-senti ..... ti va di venire al ballo con me? - chiese come se nulla fosse
-pensavo che non me lo avresti mai chiesto .... certo che vengo al ballo con te! - rispose la ragazza quasi urlando e buttandosi tra le braccia del ragazzo e dandogli un bacio sulle labbra. Hermione assistette alla scena come quasi tutta la Sala Grande e si sentì come un vuoto nello stomaco ..... gelosia .... no .... o forse si ..... no ..... a lei non importava nulla di lui e tantomeno di quella oca della Parkinson
-GINNY- disse la riccia afferrando il polso dell'amica, la rossa capì immediatamente che Hermione voleva parlare di quello che avevano appena visto
-andiamo- continuò la piccola Weasley e le due grifone uscirono dalla sala per evitare occhi indiscreti
-Ginny domani mattina andiamo da Miss Red, cambio l'abito, ne voglio un altro completamente diverso- disse la riccia con le gote arrossate
-cosa? Perché? - chiese incredula Ginny
-perché quell'abito è troppo principesco e poco sexy, ne voglio uno più appariscente-
-sei gelosa per caso? -
-io? Gelosa !? MAI-
-e allora perché di punto in bianco vuoi cambiare il tuo splendido abito-
-non penso ci sia un motivo .... voglio solo far ingelosire un po 'quel furetto stinto e avere gli occhi di mezza scuola puntati addosso .... ora che lo dico ad alta voce mi sembra una cavolata-
-perché lo è ..... però ti aiuterò. Domani mattina partiremo alle 8 ma per le 10 o anche prima dobbiamo riessere a scuola, ho la verifica di Artimizia-
-perfetto! -
Le due ragazze rientrarono nell'immensa sala per finire il pasto
-Herm io vado un attimo al tavolo dannato.... torno tra un incanto- disse Ginny dirigendosi verso il tavolo dei serpeverde e prelevando Zabini e allontanandolo da dove era seduto. si sistemarono in un angoletto della grande sala per scambiarsi qualche bacio.
Harry si alzò e si diresse fuori per prendere una boccata d'aria fresca.
Intanto Hermione scambiava allegramente una conversazione con la tassorosso Hanna Abbot
-Hermione grazie per la splendida chiaccherata ma c'è qualcuno che ci fissa e non ti leva gli occhi di dosso- disse la giovane tassa facendo voltare l'amica verso il tavolo dannato e incontrò due occhi azzurro-grigio cambiare drasticamente direzione
-maledizione- si disse tra sé e sé Draco
-forse ti ha messo gli occhi addosso per farti fare un giro su di lui- disse Hanna
-come prego?-
-si lui è così.... lo sa tutta Hogwarts.... sceglie la "preda" la usa e la getta con molta cattiveria... nel senso che.... non è dolce nemmeno tra le lenzuola ecco-
-quindi..... se con me è stato dolce.....-Si è stato uno sbaglio ma lo sbaglio più grande l'ho commesso io
-era questo a quello che si riferiva.... lui è stato dolce solo con me....e poi ha rovinato tutto-
Questi erano gli unici pensieri che Hermione riusciva a formulare, pensava troppo velocemente, alcune lacrime le uscirono involontariamente, salutò molto velocemente la tassorosso e uscì definitivamente dalla Sala.
Si diresse con gli occhi appannati verso il lago nero, andando a sbattere di tanto in tanto tra studenti o fantasmi.
Arrivò davanti le acque cristalline del lago e si mise seduta accanto ad un albero molto grande.
Si immerse in un pianto disperato, non capiva il motivo di tale reazione, però di una cosa era sicura.... lei stava versando altre lacrime amare per colpa di Draco Malfoy
-ma perché deve essere così difficile? Perché non sto ridendo? Perché ora sono in questo piccolo inferno nel quale mi ci sono messa da sola?-
La grifona aveva le gambe appiccicate al petto, i capelli ribelli mezzi scompigliati, le gote arrossate e gli occhi rossi e gonfi per le lacrime.
-chi va là!- disse una voce maschile, la riccia alzò lo sguardo e incontrò due occhi verdi molto familiari
-per Salazar Hermione! Mi hai fatto prendere uno spavento..... ma che ti è successo? Perché piangi? E che ci fai qui tutta sola?- chiese Harry
-stavo.....pensando- mentì la ragazza
-e da quando Hermione Jean Granger pensa con le lacrime agli occhi?- chiese il bambino sopravvissuto con voce fraterna accomodandosi vicino alla ragazza avvolgendola in un caldo abbraccio
-H-Harry che ci fai qui?- chiese la grifona
-stavo facendo una passeggiata per prendere aria fresca-
-oh....-
-te perché sei qui con le lacrime agli occhi?- la ragazza si strinse al suo petto il più possibile, con Harry aveva condiviso tutto, segreti, malandrinate di vario tipo, scherzi, fatti amorosi e purtroppo anche la guerra. Stare tra le sue braccia le dava un senso di protezione e calore, una cosa che possono capire solo i fratelli.
-è-è col-lpa di M-Malfoy-
-che ha fatto?- chiese alzando la voce
-l'infame-
-....tradotto nella lingua dei maghi?-
-si è comportato da persona spregevole-
-ma lui è Malfoy.... è normale per lui essere così....-
-così come Potter?- finì per lui il biondo, arrivando alle spalle dei grifoni e facendoli scattare in piedi
-Malfoy- ribatté a denti stretti il bambino sopravvissuto. Hermione non lo guardò in faccia, non se la sentiva di sostenere un duello di sguardi
-Granger che cosa vuol dire infame- chiese irritato
-un insulto spregevole utilizzato per gente come te-
-lo prendo come un complimento-
-beh fai male perché è tutt'altro- sbottò la ragazza e guardandolo finalmente negli occhi.
-ah ma allora è come mezzosangue- disse Draco accentuando la parola mezzosangue
-adesso basta Malfoy! Ti ricordo che mi basta raccontare a tu sai chi di noi sappiamo cosa e te ne andrai direttamente a marcire ad Azkaban per il resto dei tuoi giorni- gli disse la riccia con tono di superiorità e andandogli incontro con la bacchetta pronta per lanciare incantesimi
-non oseresti.... sei in debito con me ricordi?-
-ah si quel debito di più di due mesi fa?! Cresci un pochino furetto stinto e decolorato. Non mi sfidare più perché quanto è vero che mi chiamo Hermione Jean Granger che ti faccio arrestare, e nessun ministro ti potrà scarcerare, d'altronde è la mia parola contro la tua- disse tutto d'un fiato la ragazza divorando con lo sguardo gli occhi del biondo apparentemente irritato. In tutto ciò Harry stava cercando di separarli da un imminente scontro suicida, quando la sua attenzione si rivolse sull'anello di famiglia dei Malfoy, era nero con al centro uno smeraldo molto elegante e di classe
-scusate- si intromise il moro, i due si girarono e gli prestarono attenzione
-che vuoi Potter- sputò Draco
-volevo chiederti..... da quanto tempo è che la tua famiglia possiede quell'anello?-
Il biondo rimase un attimo basito dalla domanda del grifone
-appartiene alla mia famiglia da più di 10 secoli, tradizione vuole che lo dia in dono alla mia futura sposa- rispose guardando tutti e due i grifondoro
-Astoria- disse Hermione
-che c'entra lei?- chiese Harry
-si vede che sei proprio un pollo Potter, Astoria doveva essere la mia sposa, mio padre alla nascita di entrambi fece stilare un contratto matrimoniale dove il sottoscritto doveva sposare quella oca, ma dopo la caduta del signore oscuro, quel contratto non è più valido-
Hermione ormai stufa della conversazione, si rimise seduta accanto all'albero, non prima però di aver bisbigliato al suo migliore amico
-ti prego uccidilo-
-credimi ci ho già provato- disse sempre sottovoce alle spalle del diretto interessato.
Harry si diresse verso il castello, non era un prefetto e se Gazza lo avesse scoperto fuori dal letto come minimo avrebbero levato 20 punti a Grifondoro.
Nel frattempo Draco si appostò nascosto tra i cespugli per spiare la Granger, non che gli importasse di lei.... solo vedere cosa stesse combinando. La vide seduta accanto ad un immensa quercia, con le gambe attaccate al petto, e con la bacchetta evocava il suo Patronus..... un furetto
Nell'avvicinarsi sentì che stava piangendo, sottovoce ma stava piangendo
-ora che ci penso..... anche prima che arrivassi stava piangendo e assieme allo Sfregiato stavano parlando di me-
-LEGILIMENS- pronunciò a un tono medio-basso, e quello che vide lo lasciò con la bocca aperta.
Lei stava pensando a lui, stava piangendo per lui.
La scena che gli si porse davanti era un miscuglio di sentimenti diversi e contrastanti, prima loro due che si baciano a Hogsmade, poi Ron che le dà un pugno, di nuovo loro due avvinghiati l'uno all'altra, poi il mezzo stupro, tutte le frecciatine che si erano dati durante gli anni precedenti, il dialogo avvenuto con Hanna e infine il crucio.
-TU! BRUTTO FIGLIO DI UNO SCARAFAGGIO!- gli urlò la ragazza appena l'incantesimo cessò
-COME TI SEI PERMESSO! COME OSI LEGGERE LA MIA BRILLANTE MENTE-
Ma Draco non rispose
-m-mi dispiace- riuscì a dire
-MI DISPIACE?! CIOÈ! DOPO TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO VUOI ANCHE ENTRARE NEI MIEI PENSIERI?! NON TI È BASTATO IL CRUCIO??- urlò la ragazza andandogli incontro a tutta velocità
-sei te che me lo hai permesso- disse fin troppo calmo il ragazzo, cosa che fece arrabbiare ancor di più Hermione
-MI HAI PRESA ALLA SPROVVISTA COME POTEVO DIFENDERMI!!- sbottò
-si ok ma stai calma! Che hai le tue cose?-
Hermione non riuscì a trattenersi, gli diede un pugno dritto sul naso talmente forte da farglielo sanguinare e romperlo.
Se ne andò più infuriata che mai.
Il biondo si mise una mano sopra il naso dolorante e si diresse da Madama Chips per curarlo nel minor tempo possibile, gli stava uscendo sangue a dismisura, tanto che si dovette far comparire un pezzo di stoffa per cercare di fermare la piccola emorragia.
-signor Malfoy che le è successo?- chiese preoccupata la vecchia strega
-ho sbattuto molto violentemente contro un muro mentre la rampa di scala che stavo percorrendo si è mossa- mentì il biondo, non poteva certo dire che una qualsiasi grifonpolla l'avesse picchiato
-quelle maledette scale.... venga si accomodi, ma non faccia rumore c'è un altro studente che cerca di riposare-
Il ragazzo annuì e si accomodò su uno dei lettini, accanto al quale, separato da una tenda, giaceva un altro studente
-ritorno subito, non ci vuole molto per aggiustare un naso rotto- aggiunse Madama Chips
-rotto....rotto.... quella stupida mezzosangue mi ha rotto il mio splendido naso.... oh questa me la paga.....-
Madama Chips tornò con in mano un bicchiere e due flaconi, uno in vetro con all'interno un liquido violaceo e l'altro in plastica bianca
-beva questo- gli porse un bicchiere da caffè con all'interno quello strano liquido violaceo, lo bevve senza nemmeno chiedere cosa fosse
-ma è buono- disse sbalordito il ragazzo
-è vaniglia- rispose la strega
-vaniglia-
-le do questo flacone, contiene una crema molto efficace per far guarire in tempi brevi i nasi in condizioni pietose.... il signore oscuro ne avrebbe avuto bisogno-
Quella battuta fece ridere Draco e anche l'altro studente
-gli chiamo la mia aiutante preferita, gli metterà questa pomata nel modo giusto, domani mattina sarà come nuovo- continuò l'infermiera uscendo dalla stanza e ritornandoci assieme niente di meno che la Granger
-bene bene bene che abbiamo qui?- chiese la grifona con tono di superiorità
-deve stendere questa pomata come sa fare lei, sul naso del signor Malfoy- disse Madama Chips
-e se posso chiedere, come si è procurato questa ferita?- chiese con uno sguardo serio ma con la bocca che la tradiva, perché stava per ridere a squarciagola
-è andato a sbattere contro un muro, ma ora basta si sbrighi perché ho un caso più grave-
La ragazza prese il flacone e un piccolo fazzoletto e con poca grazia si mise a spalmarla lungo il suo perfetto naso diventato molto gonfio
-per la miseria Granger! Fai piano!- disse a denti stretti il biondo
-oh scusa, siccome ho le mie cose sono per forza arrabbiata o irritata....- Disse continuando il massaggio con più delicatezza
-ecco fatto. Puoi già tornare nella tua stanza purché tu faccia attenzione. Sai non vorrei che un altro muro ti facesse male.... o una mia mano- disse ridendo appoggiando i guanti sul comodino e dirigendosi verso lo scaffale dei farmaci babbani
-prend- cercò di dire la ragazza ma fu interrotta
-la prossima volta che mi toccherai.... fidati.... piacerà più a me che a te- disse con un ghigno malizioso
-non credo proprio, io non ti sfiorerò e tu farai altrettanto-
-allora non entrare nella tana del lupo se non vuoi essere morsa-
-sta zitto Malferret! Prendi questa domani mattina assieme ad bicchiere di acqua o succo di zucca, a stomaco pieno. E ora sparisci-
La ragazza diede uno sguardo all'altro studente, era un corvonero del terzo anno, non si ricordava il nome, sapeva però che andava molto spesso in infermeria per diventare medimago e delle volte ci restava per la notte.
Il biondo si recò nella sua stanza abbastanza in fretta, voleva farsi una bella dormita, entrò in camera, si coricò nel letto e appena chiuse gli occhi un lampo rosso lo fece sobbalzare, accese alcune candele con la magia e notò uno strano pacchetto nero sulla moquette con sopra scritto il suo nome, lo aprì e al suo interno vi ci trovò uno strano libro
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Un amore proibito
FanfictionQuesta Dramione si svolgerà al settimo anno. Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hermione e Draco faranno la conoscenza di sentimenti sconosciuti. Non fatevi ingannare dai primi capitoli, la storia si evolve nel corso del tempo