Clarissa's Pov
Mi svegliai a causa del sole che entrava da una finestra.
Ero ancora avvinghiata a Peter, il che contribuì molto al mio buon umore.
Mi sporsi e gli lasciai un candido bacio sulla guancia "Buongiorno Peter" sussurrai dolcemente.
"Mh buongiorno" rispose lui con voce roca.
Era così sexy appena sveglio, i capelli arruffati, la voce roca, gli occhi umidi, gli zigomi arrossati...
Mi accarezzò il viso e tra i baci mi chiese "Dormito bene piccola?"
"Si" risposi io.
Onestamente non ho mai dormito così bene come in questa settimana."Stamattina nessuna mansione" annunciò lui autoritario, schioccò le dita e comparvero lamponi, mirtilli e tanta frutta, accompagnata da pancake.
"Ma..." dissi sbalordita.
"Dio Peter, ti adoro" gli buttai le braccia al collo e lo baciai.Peter's Pov
Ci avevo messo tanto a capirlo ma amavo questa ragazza. Nonostante tutto era riuscita a tirare fuori il meglio di me e non potevo che esserle riconoscente.
Mi faceva sentire bene, dopo secoli di odio e rancore.
Amavo lei, i suoi occhi, il suo sorriso, i suoi baci, amavo tutto di lei.
Per lei sarei sceso anche all'Inferno.Clarissa's Pov
Facemmo colazione tranquillamente, poi Peter con un altro schiocco di dita fece scomparire tutto.
"Sai" cominciò "ho una fantastica idea su come passare la mattinata" disse maliziosamente.
Arrossii, ma decisi di sfidarlo "Mh? E quale sarebbe?" chiesi facendo la finta innocente.
Mi schernì con una risata e si avvicinò come se fosse un predatore.
Mi prese i fianchi possessivamente e si fiondò sulle mie labbra.
Il bacio diventò rude quando le nostre lingue si scontrarono.
Mi fece stendere sul letto e si posizionò in mezzo alle mie gambe.
"Sei bellissima" mi disse tra i baci.
Poi abbandonò le mie labbra per torturare l'incavo del collo succhiando la pelle lasciando segni violacei che indicavano la sua proprietà.
Presa da un'immensa eccitazione feci forza e invertii le posizioni.
Ero a cavalcioni su di lui, Peter portò le sue mani sui miei fianchi inclinò il capo "Da quando questa intraprendenza eh?" chiese lui curioso e sensuale.
Io non risposi, mi limitai a sorridere e ricominciai a baciarlo, finché decisi di fiondarmi sul suo collo.
Mi concentrai e Peter fu a petto a nudo.
Ce l'avevo fatta.
"Wow Clary. Fai progressi eh..."
Cominciai a baciargli il collo, scendendo sul petto.
"Mi fai impazzire piccola" sussurrò lui.
///Peter's Pov
Passammo la mattinata tra coccole, provocazioni, baci,...
Finché non decidemmo di rilassarci un po' leggendo.
Ero seduto appoggiato alla testata del letto, mentre lei era in mezzo alle mie gambe con la testa sul mio petto.
Le mie braccia serpeggiarono intorno alla sua vita, lei prese un libro e iniziò a leggere, intanto le lasciavo dolci baci sul collo, sulla spalla, sulla schiena.Clarissa's Pov
"Peter..." cominciai
"Dimmi" rispose lui in tono neutro
"Perché?" chiesi. Volevo sapere.
"Perché cosa?" chiese lui confuso
"Perché sei diventato così?" Dissi tutto d'un fiato
"Intendi, come sono arrivato a Neverland? Come sono diventato quello che sono? Perché mi comporto in questo modo?
Clary mi stai chiedendo la mia storia?" rispose lui serio.
Annuii.
Lo sentii inspirare come per calmarsi e poi disse "Beh, allora mettiti comoda perché è una storia molto lunga""Io sono il figlio della Fata Morgana. Non so chi sia mio padre, lui non c'è mai stato.
Ma deve essere qualcuno di molto potente.
Quando avevo 4 anni mia madre decise di farmi vivere nel mondo comune a Londra, perché secondo lei il Suo Mondo era troppo pericoloso; così mi lasciò a una coppia che non riusciva ad avere figli.
All'inizio si presentarono come genitori modello, perfetti, dolci e premurosi.
Tenevano a me come se fossi il loro vero figlio.
Poi i soldi cominciarono a mancare, il mio finto padre perse il lavoro e caddero in crisi; così all'età di 6 anni mi vendettero a un mercante come schiavo, per una somma elevata. Due manine piccole facevano comodo, in più appunto perché ero piccolo passavo indisturbato e potevo fare i compiti che mi affibbiava.
Mi trattava come se non fossi una persona, come un animale. 3 pasti al giorno, poca acqua, frustate e punizioni corporali.
Mi erano concesse 8 ore di sonno e basta.
Era un incubo.
Così, per scappare da quella orrenda realtà, cominciai ad immaginarmi un posto incantato: l'Isola Che Non C'è.
La visitavo ogni sera, nei miei sogni.
Ho continuato a vivere quella vita fino ai 18 anni, quando una notte una fata si presentò come Trilli e mi disse che dovevo andare sull'Isola.
Io ho creato Neverland, come ho creato Trilli.
Quella notte Trilli con la polvere di fata mi portò sull'Isola, dove iniziai a vivere.
Ma mi sentivo solo così ho cercato qualcun altro che si sentisse come me, e ho trovato Felix. Lo salvai sa una tragica situazione come la mia. Diventammo inseparabili. Avevamo un'intera isola solo per noi, io mi dilettavo con la magia e lui mi aiutava. Esploravamo, ci divertivamo.
Lui è come un fratello per me.
Poi però, non chiedermi il perché, abbiamo cominciato a cercare più ragazzi, insomma Neverland era visitata da un sacco di ragazzi mentre sognavano. Ma nessuno poteva rimanere, tranne quelli che portavo con me. Così ogni tanto andavo a Londra e suonavo il flauto; i bambini che accorrevano erano bambini soli che non si sentivano amati, o che vivevano in una situazione tragica come lo era la mia.
Decisi di chiamarli appunto I Bimbi Sperduti.
All'inizio ci divertivamo davvero molto sull'Isola, poi alcuni hanno cercato di rubarmi il posto da capo, hanno cercato di privarmi dei miei poteri e hanno cercato di uccidermi.
E Trilli li aiutò.
Lì cambiò tutto, mi era crollato il mondo addosso.
Così decisi di vendicarmi e giurai a me stesso che nessuno avrebbe mai più osato.
Ecco perché sono diventato così."Ero senza parole, involontariamente una lacrima mi bagnò la guancia, Peter l'asciugò delicatamente.
"Peter non devi per forza essere così" dissi dispiaciuta.
Mi piacerebbe così tanto vedere quel ragazzo spensierato e felice sempre.
"Devo" rispose lui.
Si sentiva tradito e mi dispiaceva così tanto per lui.
Aveva gli occhi più tristi del mondo, eppure non piangeva mai.
Mi ha raccontato la sua storia, il suo vero -io-, il suo lato umano. Non esisteva cosa più intima di questa."Comunque adesso è ora di pranzo e poi preparati perché ci alleneremo fini allo sfinimento oggi" disse lui smorzando la tensione.
"Fino allo sfinimento?" Ripetei incredula
"Già" rispose lui e scoppiò in una risata genuina.Lo amavo così tanto.
/spazio autrice/
Buongiorno a tuttii!
Innanzitutto volevo ringraziarvi profondamente per le 4mila visualizzazioni... vi giuro non ci credo ancora!Come potete vedere questo è un capitolo mooolto introspettivo tramite il quale riusciamo a comprendere meglio il nostro amato Peter...
Allora? Cosa ne pensate?Ah e vi avviso che nel prossimo capitolo succederà qualcosa di molto ma molto molto molto importante!
Lasciate una stellina 🌟Buona giornata dalla vostra Bimba Sperduta💚
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Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)
FanfictionEra notte e Clarissa, una ragazza di 16 anni, era sotto le coperte quando un sospiro di vento la destò dal sonno... aveva lasciato la finestra aperta e un attimo dopo un ragazzo dall'aspetto quasi angelico giaceva nella sua stanza. Ella non era cons...