/CAPITOLO 51/

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Tutto era pronto ormai, nessun ripensamento. Come da programma, trilli con la sua magia aveva creato una connessione mentale tra la sua mente e quella di Clary per poter trovare Malefica, visto che dovevano separarsi. La figlia del dio aveva un braccio di Peter intorno alle spalle per sorreggerlo, così da poter raggiungere la sala del trono. Trilli, Killian e Felix erano invece pronti per vagare nei meandri dell'Oltretomba, in lungo e in largo alla ricerca di Malefica. Si scambiarono occhiate d'intesa ma soprattutto la promessa di ritrovarsi tutti sani e salvi più avanti a piano riuscito. E così presero strade diverse, si separarono, imboccando i due sentieri opposti senza sapere in cosa stavano per imbattersi.

Clary sosteneva Peter, che era svenuto per la forza del debito col dio. Se non lo avesse conosciuto così bene credeva proprio che avrebbe fatto fatica a identificarlo, quei lineamenti tanto eleganti erano ormai sciupati, la pelle morbida e liscia leggermente arrossata aveva un colorito grigiastro, i capelli castano dorato sempre luminosi erano ridotti ad un cumulo disordinato e spento, il corpo tonico ma snello pieno di vita ed energia sembrava il tronco di un albero avvizzito... Peter non pareva più nemmeno lui; il cuore di Clary a quella vista quasi si paralizzò, ma si costrinse a non farsi prendere dal panico, a non mollare. Poteva salvarlo. Doveva salvarlo. Stava per farlo, ci sarebbe riuscita.

Così dopo un tempo che appariva infinito, raggiunsero la fatidica sala del trono, dove ad aspettarli c'era Ade seduto comodamente sul suo trono fatto di ossa con un'aria compiaciuta e un sorriso beffardo, come se si stesse già pregustando la vittoria. Lo sguardo della ragazza però fu catturato da ciò che si trovava di fianco... un altro tropo, più piccolo e modesto, ma simile, dannatamente simile. "Ben arrivati" il sorriso del dio si allargò in un ghigno "è un regalo, dolce Clarissa, per la futura regina dell'oltretomba. Consideralo come un dono di benvenuto e buon auspicio per il tuo regno." Clarissa si sentì inorridire, milioni di brividi le percorsero la spina dorsale e tutto il corpo ma si sforzò di mantenere l'espressione neutrale. Doveva sembrare realistico. "A quanti vedo, il tuo caro Peter non se la passa bene eh" la sua voce era puro scherno, Ade sentiva di aver vinto ormai, era convinto che sua figlia avesse accettato per salvare il ragazzo, aveva puntato tutto sui suoi sentimenti, sottovalutandola completamente. Eppure, nonostante il suo grande intelletto e il suo essere scaltro, non aveva compreso l'intera visione...

Intanto Trilli, killian e Felix sotto indicazioni mentali di Clary avevano imboccato la strada per le prigioni e stavano perlustrando attentamente ogni cubicolo, ogni pertugio che si apriva dalle pareti, sperando con tutti loro stessi di trovarla. Le ore passavano, i piedi dolevano e l'aria cominciava a farsi quasi irrespirabile, come se ci fosse una pressione fisica e psicologica per non permettere a nessuno di avanzare oltre, ma i tre non si diedero per vinti, non potevano e non volevano. Sapevano quanto ormai fosse indispensabile. Continuarono a camminare fino a che non furono attratti da un particolare rumore... un richiamo, ammaliante anche se lievemente rotta, decisero di seguirla mentre la speranza cresceva in loro. Raggiunsero una cavità completamente buia nel muro, che sembrava inghiottita dall'oscurità densa e accecante, tanto che faceva male tenere gli occhi aperti, poi udirono una voce, un canto...

Clary se ne stava in piedi, di fronte al dio, a suo padre "Sono qui. Onorerò la mia parte del patto. Tu devi fare lo stesso" pronunciò cercando di apparire il più convinta possibile, il destino di Peter dipendeva da questo. "Siediti qui figlia mia, siediti affianco a me e regna dove meriti." esordì Ade, ormai sempre più determinato a raggiungere il suo scopo. "Prima Peter" la ragazza non riusciva a pensare ad altro, nella sua testa c'era solo lui. "Affiancami sul trono e gli permetterò di vivere, ma fallo adesso" quello che uscì dalla bocca del dio assomigliava più ad un ringhio che non ammetteva repliche "adesso, oppure lui muore all'istante" e strinse un pugno. Il viso di Peter si contorse dal dolore e Clary capì che quello era il suo ultimatum. Non poteva fare altrimenti, così mosse i piedi, uno avanti all'altro in direzione del trono.

/SPAZIO AUTRICE/
ahi ahi la situazione si fa pesante ehh... ormai siamo quasi al climax mie care lettrici, preparatevi perché non vi darò un attimo di tregua.
a presto💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora