/CAPITOLO 58/

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Malefica li condusse al Cristallo dell'Olimpo e spiegò loro di toccarlo per poter tornare a Neverland.
Così... dopo i saluti, le parole d'amore e qualche lacrima, Clarissa, Peter, Felix e Killian furono trasportati all'Isola che non c'è, e una volta lì tutte le emozioni, tenute a bada a causa della situazione, presero il sopravvento e il lutto per Trilli li divorò...

Clarissa scoppiò in lacrime e Peter fu prontamente lì ad abbracciarla anche lui con le lacrime che minacciavano di scendere...
<Sh amore...> le sussurrò all'orecchio rassicurandola <non è stata colpa tua> le accarezzò i capelli delicatamente e fece scorrere la sua mano sulla sua schiena con quella premura tipica di Peter.
Anche Felix e Killian vennero sconquassati dalle emozioni e la tristezza per la perdita della loro vecchia amica li colpì...

Eppure un tintinnio li colse di sorpresa, e i loro sguardi saettarono verso un fiorellino luminescente di colore verde.. che lentamente si schiuse e all'interno del bocciolo una piccola fatina fece capolino.
Una piccola fatina bionda con un vestitino verde e le ali...
<Trilli> mormorò Clarissa e in un attimo tutti le furono intorno.
Lei rispose con un tintinnio... e Peter spiegò loro che le fate nascono dai fiori, e nei loro primi mesi il loro modo di comunicare ricorda il suono armonioso dei campanellini, poi col tempo sviluppano la voce.
<Lei sta bene... ha cambiato forma e adesso ricomincerà la sua vita da capo> un sorriso collettivo si espanse tra loro e ma fatina rispose con un campanellio allegro, e alzò una manina per salutarli, come per sempre perché l'aspettava una vita da fata custode, quella che molto tempo prima era stata per Peter. Ora un altro bambino la aspettava per essere felice...
Il bocciolo si richiuse e Trilli sparì dalla loro vista rimanendo tuttavia nei loro cuori.

Passarono velocemente all'accampamento per salutare tutti i bimbi sperduto che si rivelarono dispiaciuti e con gli occhi lucidi, Clarissa era stata la loro mamma e si era presa cura di loro come nessuno aveva mai fatto prima... Ma ormai era arrivato il momento, così dopo una brevissima festicciola con la musica e a ballare intorno al fuoco, Clarissa, Killian, Felix e Peter si trasferirono tutti nell'appartamento di quest'ultimo per decidere come procedere.

Clarissa si sedette sul letto che per tante notti aveva condiviso con Peter e Felix e Killian si adagiarono sulle sedie mentre Lui rimase in piedi al centro della stanza.
Un silenzio assordante si dilagò nell'alloggio e fu proprio Peter a romperlo <Clary, credo tua madre abbia ragione.. dovresti tornare a Londra...>
<Peter ma-> tento ella di controbattere ma il ragazzo la interruppe subito.
<No, nessun ma. Hai rischiato di morire e sofferto come non avresti mai dovuto. Mai.> il tono di voce era ferreo, non ammetteva repliche, gli occhi fissi in quelli di lei come per stabilire una connessione mentale.
<Non voglio non vederti più.> protestò Clarissa, l'idea di dover abbandonare Peter la distruggeva... <Non voglio abbandonare questo posto e i ragazzi.. siamo una famiglia ormai> si sforzò di tenere la voce neutra ma un singhiozzo la tradì.
<Lo so.. siamo una famiglia> intervenne Felix <ma Pan ha ragione, è per la tua sicurezza..>
<Non voglio essere al sicuro! Voglio rimanere qui con voi> una lacrima solcò la guancia di Clarissa <Come fate a non capire?> mormorò con voce flebile poi asciugandosela velocemente.
<Stellina, sai anche tu che è giusto così..> prese parola Killian <Non puoi rimanere bloccata qui per sempre, devi crescere e hai una vita davanti da vivere> il pirata assunse una nota dolce e comprensiva.
<Ci mancherai tanto...> Felix sussurrò. Odiava gli addii, ne aveva vissuti pochi in vita sua ma gli erano bastati e detestava doverlo fare ancora. Specialmente con lei. La sua unica amica, la sua migliore amica, così spinto da un forte sentimento, si sporse e l'abbracciò tenendola stretta <Mi mancherai scricciolo> le sussurrò dolcemente. Clarissa gli arrivava a stento al petto e gli avvolse le braccia intorno al busto <Anche tu... non sai quanto Felix, non sai quanto> rispose cercando di trattenere le lacrime ma fallendo scoppiò a piangere.

<Quando sentirsi questa mancanza, tu guarda il cielo dalla tua finestra, la seconda stella a destra, io starò facendo lo stesso okay scricciolo?> la rassicurò il biondo e Clarissa annuì <Te lo prometto> ebbe la forza di sussurrare tra i lievi singhiozzi, e i due si allontanarono.

Lo sguardo di Clarissa si soffermò sul pirata <Stellina...> si avvicinò lui sorridendo con malinconia <è giunto il momento di salutarci>, la ragazza rispose con una lieve alzata delle labbra <Già...> sospirò piano con tristezza. Le sarebbe mancato il capitano della Jolly Roger e non poco. Come a lui sarebbe mancata la ragazzina che tempo addietro aveva ballato sul suo ponte di comando insieme ai suoi compari bucanieri. La ragazzina che con la sua spensieratezza e la sua testardaggine lo aveva stregato. Lei si girò verso Peter e quando lui allungò una mano afferrandola delicatamente per partire, il pirata la richiamò <Dolcezza...>, e Clarissa voltò lo sguardo di lui incontrando ancora una volta, forse per l'ultima, quegli occhi color dell'oceano.

<Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle> recitò il Capitano a mo' di saluto e annuì sorridendo. <E ricorda, qualsiasi cosa, fai un fischio. Io verrò a prenderti e solcheremo i mari con l'aiuto delle costellazioni>

Clarissa non poté fare a meno di sorridere all'uomo che mesi prima l'aveva rapita e poi per lei aveva accettato di scendere all'Inferno . <Vi voglio bene, tanto > guardò i suoi amici <siete la mia famiglia, sarete sempre la mia famiglia. Nonostante sia passato solo un anno, mi sembra in realtà di conoscervi da un intera vita> confessò la ragazza. I due le sorrisero con Amore, perché quello era Amore, l'amore puro e innocente che si prova quando si trova un animo simile al proprio.

Infine Clary incastrò le sue dita con quelle di Peter come per comunicargli che era pronta, se così poteva definirsi... lasciarli era l'ultima cosa che voleva, ma era consapevole della loro ragione. Così la prese in braccio, come ai vecchi tempi, la strinse a sé e si liberò in volo, lasciando la terra di Neverland e dirigendosi verso la seconda stella a destra...

Stava davvero per tornare a Londra. Ma ce l'avrebbe fatta a lasciare Peter per sempre?

/spazio autrice/
innanzitutto buongiorno😊
è un duro colpo, ne sono consapevole... ma necessario. è venuto il magone anche a me mentre scrivevo...
non odiatemi cari lettori🙈
però state sempre in allerta, non si sa mai...👀

comunque, sondaggino:
vi ricordate nel capitolo 45, quando il nostro Killian ha svelato i suoi sentimenti per Clarissa?
domandina: e se Clarissa avesse scelto il Capitano Jones?
Ce la vedreste a solcare i mari seguendo le stelle col nostro pirata?
(sarebbe una one shot consecutiva proprio al capitolo 45)
fatemi sapere😊

xoxo la vostra bimba sperduta💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora