La situazione era tesa, tutti giacevano immobili dettati dal timore e dall'incredulità.
<Non scherzo Ade, ora basta> il timbro vocale era ferreo e non ammetteva repliche, la presa si strinse e per un attimo Clarissa smise di respirare.
Persino Malefica aveva cambiato radicalmente espressione, era sul punto di agire per salvare la figlia, dalle dita si sprigionarono lievi scintille di energia ma la raggiunse una linea diretta del pensiero di Peter "sto fingendo, non le farei mai del male" e subito si quietò apparentemente.
Era consapevole di dover mantenere un atteggiamento pertinente alla situazione per rendere il tutto credibile.
Il viso del Dio era contratto in una smorfia di terrore che cercava inutilmente di nascondere.
<Pan!> urlò alzandosi in piedi col panico negli occhi <ora basta!>pronunciò solenne e in un attimo la legione dei morti cadde a terra inanimata.
<Hai quello che volevi, ora lasciala. Lasciala subito> il tono era urgente e il respiro spezzato.<No!> un urlo femminile sorprese tutti i presenti che immediatamente si voltarono verso Zelina.
La strega aveva un'espressione corrucciata e incredula <Come hai potuto?! Mi fidavo di te!> la sua furia si tramutò in onde di magia azzurra che investirono Ade e lo scaraventarono contro una colonna della sala del trono.
Peter lasciò andare immediatamente Clarissa e si parò davanti al suo corpo come per farle da scudo.
Killian e Felix si avvicinarono e prontamente Malefica badò a creare una bolla protettiva intorno a tutti loro.<Zelina> un ringhio provenne dal Dio che alzatosi sprigionava ira pura.
<Ade> rispose la strega con tono derisorio mentre lo guardava con soddisfazione <ti sei rammollito, per una ragazzina> lo attaccò verbalmente con sdegno, sottovalutando però la collera del dio che la assalì pienamente.
Un vortice nero l'avvolse facendole mancare il respiro e delle grida strazianti si levarono nell'aria, mentre ella veniva consumata dalla magia oscura di Ade... e alla fine, di lei non rimase altro se non una cenere sbiadita.Senza attendere oltre, capendosi al volo, Malefica, Peter e Clarissa scagliarono contro il Dio tutto il loro potere portandolo in ginocchio costretto da catene scintillanti e a quel punto Malefica sorrise <È finita, caro. Vuoi salutare tua figlia per l'ultima volta? Ora o mai più> la durezza nei suoi occhi non lasciava intravedere un briciolo di speranza per lui.
<Figlia mia> per la prima volta in vita sua, Ade si ritrovò a supplicare consapevole di essere ormai sconfitto <figlia mia, potrai mai perdonarmi? Volevo solo averti al mio fianco..> il suo sguardo era sincero, Clarissa ci credette eppure non poteva e non voleva lasciarsi pervadere dal senso di compassione. Lo avrebbe perdonato, ma per lei, per poter chiudere definitivamente questa tragica faccenda.
Decise non parlare, spostò lo sguardo in quello di suo padre e annuì. Un semplice e unico gesto, e parve che egli finalmente trovò un po' di pace accettando il suo inevitabile destino.In un attimo Peter le fu affianco prendendole la mano e intrecciando le loro dita. Un silenzio che valeva molto più di mille parole, riassumeva un "io sono qui per te"
Malefica con un'occhiata chiese conferma alla figlia e dopo essersene assicurata strinse i pugni concentrando il suo potere, e, dopo un ultimo sguardo impassibile verso il dio gli scagliò addosso un maleficio che lo indusse a un sonno perenne, e poi il corpo sparì. <Si trova nella mia vecchia cella, dove, addormentato, passerà l'eternità> disse la donna voltandosi a guardare i ragazzi.
<Quindi... è finita sul serio?> domandò Clarissa che col cuore che le batteva all'impazzata ancora stentava a crederci.
<È finita davvero, si> la rassicurò la donna, e le due corsero ad abbracciarsi strette <Sono fiera di te, figlia mia>
Le mani di Malefica le accarezzavano i capelli mentre Clarissa la stringeva forte.
Era una vittoria, era la vittoria.
Tutti sorrisero e il clima di gioia era palpabile nell'aria.
<Tesoro> sussurrò Malefica per chiamare sua figlia che si staccò per poterla guardare negli occhi <Si mamma>
<Io rimarrò qui, nell'Oltretomba, per aiutare le anime a trovare la pace, è questo il mio compito>
<Ma.. mamma.. noi ci siamo appena riviste..> provò a controbattere la ragazza, era così felice di averla ritrovata e non voleva lasciarla ancora.
<Tu, piccola mia, hai una vita da vivere e tanti sogni da realizzare. Sei la ragazza più in gamba che conosca e so che diventerai una donna spettacolare. Ma devi tornare a casa...>
<A casa... mamma no... Neverland è casa mia. Peter...> fece per dire ma la donna la interruppe <Peter è d'accordo con me.. dovrai tornare a Londra>
Lo sguardo della ragazza puntò immediatamente a quello di Peter e sentì gli occhi farsi lucidi <No...> mormorò scuotendo la testa.
<Angelo mio...> il ragazzo si avvicinò e le prese le mani <sai anche tu che è la cosa più giusta da fare... devi tornare a casa>
<La mia casa sei tu> rispose risoluta mentre le lacrime spingevano per uscire.
Peter sollevò una mano e le accarezzò la guancia per poi spostarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorrise dolcemente <Non posso tenerti qui con me... per te c'è una via d'uscita, una prospettiva per il futuro. Devi vivere la tua vita..> e Clarissa giurò che la voce del suo amato ragazzo vacillò, mossa da un tremito.
<Cominciate a tornare a Neverland.. il Cristallo dell'Olimpo vi aiuterà> sorrise loro Malefica.
<Clarissa cara, noi ci rivedremo okay?> e la ragazza annuì, abbracciandola per l'ultima volta.
<Ti voglio bene mamma>
<Ti voglio bene anche io mia spettacolare figlia>/spazio autrice/
sto scrivendo come una matta🙈
eccovi il prossimo capitolo, preparatevi alle montagne russe emotive.
vi voglio bene
la vostra bimba sperduta💚
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Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)
FanfictionEra notte e Clarissa, una ragazza di 16 anni, era sotto le coperte quando un sospiro di vento la destò dal sonno... aveva lasciato la finestra aperta e un attimo dopo un ragazzo dall'aspetto quasi angelico giaceva nella sua stanza. Ella non era cons...