/CAPITOLO 9/

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Oliver's Pov
"Qualcosa non va?" Chiesi gentilmente "È normale avere ripensamenti il primo giorno, sai, ci siamo passati tutti" aggiunsi con un sorriso.
Il suo volto era ancora immerso nel cuscino, non accennava ad alzarsi ma almeno i singhiozzi erano finiti.
"Oh no Oliver, non è perché è il primo giorno"
Finalmente mi degnò di parole, con fatica si alzò e si sedette cosicché fossimo faccia a faccia.
"È Pan allora?" Chiesi.
Lei non rispose ma era palese, annuì timidamente.
"Vuoi parlarne? Che è successo?" La incoraggiai.
L'unica risposta che ottenni fu: "È complicato... Lui è complicato, questa situazione è complicata e io sento di stare per scoppiare" parlò tutto d'un fiato.
"Mi dispiace, ma lui è fatto così. Insomma è Peter Pan"
Ci fu un attimo di silenzio e poi ripresi"So che questo non aiuta, però beh... se vuoi parlare o hai bisogno di qualsiasi altra cosa puoi contare su di me Clary"

Clarissa's Pov
Gli feci un sorriso tra le lacrime, senza pensarci due volte gli buttai le braccia al collo e lui mi accolse tra le sue. "Grazie" sussurrai all'orecchio, "Figurati" fu la risposta e poi con una mano mi accarezzò i capelli.

 "Grazie" sussurrai all'orecchio, "Figurati" fu la risposta e poi con una mano mi accarezzò i capelli

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Quel ragazzo era speciale.
Nonostante il poco tempo mi sentivo già legata a lui.
Passò tutto il pomeriggio nella mia tenda, a parlare e scherzare; senza rendermene conto era ora di cena "Oliver, è ora di cena" "Oh si, ho perso la cognizione del tempo" sorrise, un sorriso genuino e contagioso, sorrisi anche io.
"Andiamo" disse e ci alzammo per dirigerci verso la porta. Mi prese per mano, arrossii e lui se ne accorse, con l'altra mano mi diede una carezza sulla guancia.
Una volta scesi notai che i Bimbi Sperduti stavano ballando intorno al fuoco con fare quasi grottesco e al centro: Lui, Peter Pan, che suonava una specie flauto. Il suo sguardo fisso nel mio.

Peter's Pov Davvero? Osò presentarsi con Oliver, per giunta si tenevano per mano

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Peter's Pov
Davvero?
Osò presentarsi con Oliver, per giunta si tenevano per mano.
Il miei occhi erano puntati su di lei, sentivo i brividi che questo provocava. Si morse il labbro, probabilmente dall'imbarazzo, ormai la conoscevo bene.
Felix in quel momento si avvicinò "Pan" richiamò la mia attenzione, e concentrai lo sguardo su di lui "Si?"
"Penso tu abbia notato, Clary e Oliver no?!"
"Esattamente"
"E cosa pensi di fare?"
"Per ora nulla. Tu continua a tenerli d'occhio, il gioco sta per cambiare."
Rise con gusto, aveva capito.
Io ripresi a suonare il flauto, tutti potevano sentirlo infatti ballavano. Tutti tranne lei. Che inaspettatamente sciolse la sua mano da quella di Oliver e gli mormorò: "Torno subito"
Lui si limitò a sorriderle.
Mh.
Me la ritrovai davanti e mi disse: "Lo sai che non produce alcun suono vero?" Indicando il flauto, alzai gli occhi al cielo e risposi: "È un flauto incantato, ragazzina. Lo sentono coloro che si sentono soli, non amati. Tu a quanto pare sei una ragazzina fortunata" mi avvicinai e le sussurrai all'orecchio: "Per ora"
Distolsi freneticamente lo sguardo e ripresi a suonare, "la festa doveva continuare!"

Clarissa's Pov
Non capivo, cosa intendeva?
"Pan" non si girò "Pan" riprovai con voce più alta. Finalmente mi degnò della sua attenzione "Che c'è ragazzina?"
Odiavo quando mi chiamava ragazzina, ma decisi di lasciar perdere
"Mi chiedevo, come mai questa festa?"
"Beh, tesoro, è o non è l'Isola Che Non C'è? Qui ci si deve divertire. E poi è la tua prima notte insieme a quella di altri nuovi Bimbi Sperduti, è un rito di iniziazione si può dire."
Alzai gli occhi al cielo, mi girai e tornai da Oliver. Cominciammo a ballare anche noi, le sue mani sui miei fianchi e le mie intorno al suo collo. Eravamo vicinissimi, potevo sentire il suo respiro sul mio collo, così come sentivo lo sguardo penetrante di Peter. Cercai di non farci caso, ma era più forte di me. Non lo diedi a vedere a Oliver e continuai a ballare, mi avvicinai ancora di più.
Quest'ultimo spazientito richiamò l'attenzione generale  e la musica cessò "Bimbi Sperduti! Ho un annuncio da farvi: stasera abbiamo un ospite d'onore!"
Seguirono applausi e versi di incitamento.
Sorrisi senza rendermene conto, non potevo crederci. Allora la festa era per me...

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora