Clarissa's Pov
Atterrammo sulla spiaggia ad Est, dove i Bimbi Sperduti stavano già aspettando i nuovi arrivi.
Ad un tratto comparve un'ombra che volando trasportava con se dei ragazzi.
Toccò terra e quello che vidi mi lasciò senza parole.
"Non è possibile" sussurrai.
Peter mi rivolse uno sguardo curioso, a cui non feci attenzione.
No. No. No. Non poteva essere vero.
"Clary cosa c'è?" Mi chiese Peter con impazienza. Odiava essere tenuto all'oscuro, anche del minimo presentimento.
Non risposi, iniziai a correre e mi gettai tra le braccia di un nuovo arrivato. Anche se per me era tutto fuorché Nuovo.
"Thomas!" dissi ridendo "ma cosa ci fai qui?" Continuai mentre lui mi strinse a sé
"Ciao piccolina, come stai eh? Ci sei mancata davvero tanto."
"M-ma io non c-capisco..."
"Non sono da solo sai" mi disse e poi fece un occhiolino.
E dietro di lui spuntarono anche Noah, Ethan e James. I miei amici di Londra.
"Ragazzi ma cosa sta succedendo?" Chiesi tra le lacrime di gioia, mi strinsero in un abbraccio di gruppo sotto lo sguardo attento di Peter, che sembrava altamente contrariato.
Insieme a loro c'erano altri ragazzi, e bambini di età compresa tra gli 11 anni e i 16.Peter interruppe il silenzio e l'abbraccio con un colpi di tosse per attirare l'attenzione.
"Mh. Benvenuti qui sull'Isola Che Non C'è. Io sono Peter Pan." E accompagnò il tutto con un inchino teatrale.
"Vi chiedo di presentarvi" continuò poi.
"Thomas"
"James"
"Ethan"
"Noah"
"Jack"
"Finn"
"Mark"
e altri.Ero così felice, ma me ne pentii quasi subito. Se erano qui sull'Isola voleva dire che avevano abbandonato Londra, le loro famiglie.
Scossi il capo.
"Peter" lo chiamai
"Dimmi" rispose lui in tono neutro
"Io li conosco, Thomas Ethan James e Noah, sono i miei amici di Londra."
"Mh mh" annuì lui, come se non mi stesse nemmeno ascoltando.
"Peter ma si può sapere cosa ti prende?" gli sussurrai stizzita all'orecchio affinché gli altri non sentissero.
"Nulla" rispose lui. Mentiva.
"Si da il caso che non ti credo"
"Non. Ho. Nulla." scandì ogni parola.
"Peter lo sai che con me puoi parlare" optai per la strada della dolcezza. Se gli fossi andata contro con veemenza lui avrebbe risposto in maniera ancora peggiore. Se si sentiva attaccato, lui attaccava più forte. Peter era fatto così."Felix!" Peter lo chiamò.
"Si Pan" rispose lui
"Spiega tutto ai nuovi arrivati. Mansioni, regole, raccomandati che le seguano okay?"
"Certo Pan"Peter mi prese un polso e cominciò a camminare.
"Ehi Peter fai piano" gli dissi io.
Sbuffò, schioccò le dita e ci smaterializzammo nel suo alloggio.
"Ma che...?" Provai a chiedere, ma lui mi interruppe subito mettendomi l'indice sulle labbra, intimandomi di fare silenzio.
A essere sincera, lo trovai alquanto eccitante.
Ma decisi che non era il momento.
"Ascoltami bene Clary okay?" mi disse quasi preoccupato.
Annuii.
"Ricordi quel brutto presentimento che avevo questa mattina?" chiese lui
"Ehm si.."
"Quando ho incrociato lo sguardo di Thomas e degli altri tuoi amici ho sentito la stessa sensazione, come se provenisse da loro..."
"Oh ma dai Peter. Sei davvero così geloso?" lo interruppi quasi ridendo
Sbuffò ed emise una risata sarcastica
"Mia dolce e piccola Clary" cominciò ad avvicinarsi "punto primo certo che sono geloso se salti tra le braccia di qualcun altro, ma non c'entra nulla con la sensazione che ho provato. E poi" continuò ad avvicinarsi come un predatore, io indietreggiai finché non mi trovai con le spalle al muro.
"E poi" mi sussurrò all'orecchio "tu sei mia, e io sono l'unico che può fare questo"
Stavo per chiedergli cosa, ma sbatté le sue labbra sulle mie in un bacio rude e prepotente, mi cinse i fianchi possessivamente come se volesse lasciare dei segni. Marcare il territorio.Mi faceva sentire desiderata, voluta e amata, ma soprattutto in paradiso.
Gemetti lievemente quando si staccò dalla bocca e cominciò a torturare l'incavo del mio collo, lasciando segni violacei che indicavano la sua proprietà.Peter's Pov
Ero geloso? Si certo.
Ma non era quello il punto. Quei quattro ragazzi non mi convincevano, suscitavano in me irrequietezza e un presentimento negativo, come un'avvertenza di pericolo.
Decisi di stare in allerta, anche se lo ero sempre.Dopo aver "segnato" Clary le dissi "Promettimi che starai attenta comunque, anche se li conosci okay?"
"Va bene" rispose lei e mi diede un lungo e bacio sulle labbra.Clarissa's Pov
A dire la verità anche io ho sentito una sensazione strana quando li ho rivisti...
Ascoltai la raccomandazione di Peter e rimasi con gli occhi aperti.Ci dirigemmo fuori dall'alloggio visto che ormai era ora di pranzo.
Raggiungemmo tutti i Bimbi Sperduti all'accampamento e Peter schioccò le dita, comparvero spiedini di pesce con frutta a parte.
Mangiammo tranquillamente accompagnati dalla musica./spazio autrice/
Eieii
Scusate il ritardo, ultimamente sono piena di interrogazioni e verifiche.Comunque, che ne pensate?
Secondo voi c'è qualcosa sotto? Cosa accadrà?Xoxo💚 dalla vostra Bimba Sperduta
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Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)
FanfictionEra notte e Clarissa, una ragazza di 16 anni, era sotto le coperte quando un sospiro di vento la destò dal sonno... aveva lasciato la finestra aperta e un attimo dopo un ragazzo dall'aspetto quasi angelico giaceva nella sua stanza. Ella non era cons...