/CAPITOLO 5/🔴

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Clarissa's Pov
Ero assorta nei miei pensieri quando Peter si materializzò in camera mia. Ci siamo. È il momento. Mi alzai, e arrivai di fronte a lui. Era molto più alto di me, in confronto io con il mio 1.60 ero veramente una nana. La luce soffusa contribuì a sottolineare il verde smeraldo del suo sguardo magnetico. Si avvicinò lentamente, chinando il capo di lato e con voce suadente disse: "Mh? Devi dirmi qualcosa?"
"Sì, Peter vedi, io... ho deciso. Portami sull'Isola che non C'è" abbozzai un sorriso. Lui scoppiò in una risata genuina, che mi mise a mio agio nonostante l'agitazione.
"Allora, partiamo?" Dissi
"'Oh no Clary, non subito. Prima devi metterti a letto"
"Ma perché?"
"Lo scoprirai molto presto"
Non ero convinta e in un primo momento feci resistenza, così lui mi prese in braccio, una mano dietro le ginocchia e l'altra sulla schiena
e mi posò delicatamente sul letto. Mi infilai sotto le coperte e ci trovammo come la sera scorsa, uno di fronte all'altra. Senza aver tempo di obiettare le sue labbra erano poggiate sulle mie, che si schiusero per baciarlo. Quel bacio tuttavia era molto diverso dal primo; non aveva nulla di casto anzi, era intriso di passione. Con un rapido movimento il suo corpo era adagiato sul mio e mi allargò le gambe per posizionarsi tra di esse.

Mi baciò ancora, poi si spostò nel punto dietro l'orecchio stuzzicando il lobo con la lingua, mi morsi il labbro

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Mi baciò ancora, poi si spostò nel punto dietro l'orecchio stuzzicando il lobo con la lingua, mi morsi il labbro. Scivolò sul collo dove iniziò a baciarmi con passione e a succhiare la pelle come per lasciare un marchio. Gemetti piano e una volta riuscito nel suo intento si staccò per guardare orgoglioso il suo operato. "E questo cosa sarebbe?" Chiesi debolmente, lui si avvicinò all'orecchio e sussurrò: "Consideralo come un assaggio del regalo di benvenuto"
Un brivido mi percorse la spina dorsale. Poi riprese baciarmi e cominciò a tracciare una scia, dall'addome al basso ventre, con una lentezza seducente. Le mani esperte in un veloce movimento mi privarono dei pantaloni e Peter mi baciò l'interno coscia, quando sentii gli slip scivolare lungo le gambe mormorai: "Peter..."
Lui alzò lo sguardo e, percependo la mia preoccupazione, mi disse: "Rilassati, ti piacerà" con un sorriso divertito.
Presi le ciocche biondo cenere tra le dita mentre Peter prese l'altra mia mano

E con con le sue labbra baciò le mie, sentivo la sua lingua muoversi con estrema abilità intorno all'organo sensibile e boccheggiai per un po' d'aria

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E con con le sue labbra baciò le mie, sentivo la sua lingua muoversi con estrema abilità intorno all'organo sensibile e boccheggiai per un po' d'aria. Mugolai per l'incommensurabile piacere che mi stava donando e sentii un calore provenire dal basso ventre.

Peter's Pov
Si contorceva sotto di me dal piacere e questo non faceva altro che farmi sorridere in quanto artefice.
C'era quasi, potevo sentirlo...
In un movimento repentino inarcò la schiena e si lasciò sfuggire un gemito lussurioso.

Clarissa's Pov
Stavo per raggiungere il culmine, il tocco della sua lingua si fece impetuoso e travolgente.
Il piacere era diventato insostenibile e cominciai a gemere più forte.
Scariche elettriche mi attraversarono il corpo, salirono nel basso ventre ed esplosi, raggiunsi l'orgasmo che mi assalì totalmente.
Si alzò sui gomiti per guardarmi negli occhi e sul suo viso comparve un'espressione appagata; si leccò le labbra con fare seducente. Era così sexy...

Peter's Pov
La visione che giaceva sotto i miei occhi era idilliaca, le guance arrossate e gli occhi lucidi, le cui iridi brune diventarono rosse.
Si morse il labbro dall'imbarazzo il che mi piacque ancora di più. Così le stampai un candido e lungo bacio sulla fronte.
Poi mi sdrai di fianco e la feci accomodare sul mio petto, la sua testa nell'incavo del mio collo, lei tra le mie braccia.
"Riposati ora" le dissi, e lei mi rispose annuendo con un sorriso.

Clarissa's Pov
Era stato spettacolare, certo non avrei mai pensato che la prima volta sarebbe successo con un misterioso ragazzo che stava per portarmi sull'Isola Che Non C'è, ma di sicuro ne è valsa la pena. Non avevo mai provato tanto piacere,né  sensazioni simili.
E ora ero tra le sue braccia, a momenti saremmo partiti.
Così mi addormentai beata.

Erano le 3 di notte quando Peter mi svegliò: "Clary, ehi

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Erano le 3 di notte quando Peter mi svegliò: "Clary, ehi... dobbiamo andare"
"È il momento?" Dissi quasi sognante, "Esatto".
Lui sgusciò fuori dalle coperte e con la magia si rimise i sui vestiti, io mi alzai un po' incerta guardando i miei, lui come se potesse leggermi nel pensiero disse: "Tranquilla, una volta arrivati provvederò io" con un po' di malizia negli occhi. "Okay" sussurrai.

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora