/CAPITOLO 10/

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Clarissa's Pov
Ero sbalordita, anche se quella felicità non durò molto, poiché Peter aggiunse: Accogliete Giglio Tigrato come si deve, forza ragazzi"
E mi sorrise con aria di sfida. Sentii Felix ridere rumorosamente e parti un coro di ululati quando una ragazza spuntò fuori dai cespugli.

 Sentii Felix ridere rumorosamente e parti un coro di ululati quando una ragazza spuntò fuori dai cespugli

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Era un'indiana. Odiavo ammetterlo a me stessa ma era bellissima.
Peter l'accolse mettendole un braccio intorno alla vita e mormorandole qualcosa all'orecchio con fare malizioso, lei rise timidamente.
Feci una smorfia.
"Per chi non lo sapesse, Giglio Tigrato è la principessa della tribù dei pellirosse" disse Peter "e verrà a farci visita molto spesso" aggiunse tra l'evidente consenso dei Bimbi Sperduti.
"Tu sei più bella" mi sussurrò Oliver, e mi diede un bacio affettuoso sulla guancia. Peter parve non notarlo, ma d'altronde come poteva?! Era concentrato al cento per cento sulla sua principessina.
"Che si aprano le danze!" disse con fare teatrale, amava stare al centro dell'attenzione. La musica ripartì, ricominciai a ballare con Oliver, mentre Peter prese Giglio Tigrato e le cinse i fianchi possessivamente.
Sentivo una strana sensazione nel petto, mi costava riconoscerlo, ma ero gelosa. Una scarica di adrenalina mi pervase, sentii uno strano calore invadermi le gote e in quell'esatto momento un fulmine squarciò il cielo sereno. Nessuno sembrò farci caso. Tranne Peter, che si girò verso di me, guardandomi con aria vittoriosa. Non capivo.
Sul suo volto apparve un ghigno beffardo.
In un attimo era tutto sparito. La musica, i Bimbi Sperduti, il fulmine, il calore del fuoco, persino Giglio Tigrato e Oliver. C'eravamo solo io e Lui.
Incatenati l'uno nell'altra. Sentivo un senso di appartenenza, ma mi obbligai a pensare che fosse per via di quelle notti passate insieme a Londra. Mi mancava tutto di Lui.
Fu Oliver a riportarmi alla realtà "Ehi, Clary? Tutto bene?"
"Mh? Oh sisi, scusa mi ero incantata" mi sorrise. D'istinto gli buttai le braccia al collo e gli mormorai all'orecchio: "Perché non andiamo in un posto più tranquillo?" con una punta di malizia, lui di tutta risposta: "Mi piace l'idea" così ci allontanammo dalla festa, sentii lo sguardo di Peter bruciare sul mio corpo. Me ne fregai. "Clary, lui per te non è nulla" mi dissi cercando di auto convincermi e in quel momento ci riuscii.
Arrivammo nella mia tenda, ci guardammo negli occhi per un secondo, le sue iridi nocciola erano così tenere. Quelle di Peter però... scacciai quel pensiero. Ci stavamo avvicinando, sempre di più, con decisione Oliver si sporse e mi baciò. Un bacio lento e dolce, appoggiò una mano sul mio viso e l'altra su un fianco.

 Un bacio lento e dolce, appoggiò una mano sul mio viso e l'altra su un fianco

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Riuscii a sfogare tutta la frustrazione che si era impossessata del mio corpo. Così piacevole. Mi sentivo bene.
Oliver aumentò l'intensità del bacio. Mi sentivo sempre meglio. Eravamo entrambi così presi dal momento da non accorgerci che qualcuno stava spiando la scena.

/spazio autrice/
Mi scuso per il capitolo corto.
So che fino ad ora la storia è andata a rilento. È solo per mettere bene le cose in chiaro. Diventerà più scorrevole.
💚💚💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora