/CAPITOLO 67-8/

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due mesi dopo, Aprile

Caro Peter,
ti ho sognato stanotte. Mi sono svegliata all'improvviso e beh è stato...devastante, come se tutto fosse tornato in superficie dopo futili tentativi di nasconderlo e mandarlo giù.
Pensavo di esserci riuscita, essere andata avanti e invece...
Mi manchi, mi manca tutto di te. Mi mancano il tuo tocco, la tua pelle e il tuo profumo, la tua mano nella mia e i tuoi respiri contro i miei.

La verità è che ho chiesto alla luna di poterti incontrare e lei mi ha promesso che questa notte faremo lo stesso sogno, io e te abbracciati sotto le stesse, come ai vecchi tempi, e il profumo del gelsomino, il fiore che come noi ama nella notte.

Ti amo, ti odio. Non capisco come possa succedere ma è così. Ti odio perché non riesco a dimenticare e ad andare avanti nonostante la sicurezza che tu ci sia riuscito. Fa male, fa tanto male.
Vorrei solo poterti avere qui con me, vivere una vita con te... e la consapevolezza che sia impossibile, beh, fa male. Come un amo nel petto che squarcia tutto quello che incontra...
Sto perdendo la speranza, credo che non ti scriverò più... ho bisogno di provare sul serio a lasciarti andare...

Ciao Peter

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora