Clarissa's Pov
Mi smaterializzai sul ponte della Jolly Roger e mi trovai tutti gli occhi addosso.
Seguì un attimo di silenzio dettato dalla confusione...
Poi in un lampo tutti i pirati si scagliarono verso di me, grazie agli allenamenti fatti con Peter fui abbastanza agile per schivare i colpi.
Gli uomini combattevano con spade e corde, fino a che una voce li richiamò.
Una voce che ricordavo come lontana.
"Signori, che modi sono questi?" chiese il Capitano autoritariamente e con fare teatrale, i nostri sguardi si incontrarono e ci scambiammo un leggero e quasi invisibile sorriso "accogliere una damigella con le spade? Dove le avete lasciate le buone maniere?"aggiunse poi col suo solito occhiolino
"Clarissa" mi richiamò Jones "accomodati pure nella mia cabina. Abbiamo tanto di cui parlare" affermò "Io sistemo un paio di faccende e arrivo" continuò indicando i suoi pirati.
Non risposi, mi limitai ad annuire col capo e andai dove mi aveva indicato. Conoscevo la strada.
Mi avvicinai alla grande porta di legno, passandoci sopra la mano per raggiungere la maniglia dorata, l'abbassai e feci capolino nella sontuosa ed elegante stanza privata del Capitano Jones.Cominciai a guardarmi intorno.
Era esattamente come la ricordavo.
Era grande, spaziosa e ordinata.
Le pareti in legno di mogano, le candele che donavano una luce soffusa, era così familiare.
L'enorme scrivania anch'essa in legno di mogano, cosparsa di carte nautiche, bussole, cannocchiali e altri oggetti di cui non conoscevo il nome; dietro ad essa un trono sfarzoso che si intonava perfettamente con l'arredo complessivo.
Mi soffermai su uno scaffale pieno di libri con copertine di pelle e rilegate a mano, mi avvicinai e le accarezzai una per una. Fui pervasa da una piacevole sensazione; era una cosa che facevo spesso anche nelle biblioteche di Londra.
E infine mi soffermai su un imponente letto a baldacchino, egregiamente fatto e in ordine.Mi voltai di scatto verso l'entrata quando Killian chiuse la porta.
Il suo portamento non era cambiato di una virgola, elegante, autoritario, con una punta di arroganza.
Era semplicemente bellissimo.
Camminò verso il suo trono e ci si accomodò, appoggiando i gomiti sulla scrivania, e il mento sulla mano, l'uncino batteva sul legno.
"Allora Clarissa" sospirò "qual buon vento ti porta qui, sulla Jolly Roger? Specialmente dopo il nostro ultimo incontro"
Mi sentii in colpa ricordando l'accaduto. Sì, lui mi aveva rapito ma mi aveva trattato come un'ospite, io in risposta o meglio, Peter lo chiuse nella sua cabina per dispetto mentre i Bimbi Sperduti combattevano contro i suoi pirati.
"Mi dispiace Killian" dissi soltanto.
Nonostante tutto per Uncino provavo un'enorme ammirazione e affetto.
Lui alzò gli angoli della bocca in un sorriso sghembo, "Come mai sei qui?" chiese.
"Avrai saputo degli ultimi strani avvenimenti presumo"
"Ho notato un clima piuttosto particolare. Pensavo fosse Pan ma quei fulmini che si scontravano con mare erano decisamente più potenti." disse lui con fare pensieroso e una punta di curiosità. Come se mi volesse spronare a parlare.
"Infatti, l'artefice è Ade, il Dio dell'Oltretomba" feci una pausa "mio padre"
Il suo viso assunse un'espressione stupita
"Quindi tu saresti la figlia del Dio dell'Oltretomba?" chiese accigliandosi.
"Già, e mia madre è Malefica" aggiunsi io quasi ridendo; d'altronde non riuscivo ancora a crederci pienamente e la cosa aveva un non so ché di ironico
"Di bene in meglio eh Clarissa" rispose lui lasciandosi sfuggire una risata.
Mi sedetti sulla scrivania accavallando le gambe e il Capitano si affrettò a riempire due bicchierini di Rum e porgermene uno.
"Bevici su Tesoro. Intanto dimmi di più"
"Salute"
"Salute"
Bevvi tutto d'un sorso, lui fece lo stesso.
"Penso che mio padre stia reclamando la mia discesa nell'Oltretomba affinché io possa governarlo" dissi tutto d'un fiato."Ah, e cosa intendi fare?"
"Killian" lo richiamai, mi serviva la sua completa attenzione "posso fidarmi di te?""Certo tesoro" rispose lui facendo incontrare i nostri sguardi, sì, sentivo di poterlo fare.
Così gli raccontai tutta la faccenda del cuore di Peter, la sua morte, lo scambio...
Mi guardava con gli occhi spalancati.
"Ho conosciuto Trilli, lei verrà con noi-"
"Trilli? Pensavo che Pan le avesse fatto del male"
"Hanno chiarito. E abbiamo deciso che scenderà con me, Peter e Felix"
"Clarissa cerca di essere chiara. Come mai se qui" chiese assumendo un tono più serio
"Trilli dice che per riuscire nell'impresa..." cominciai "devi venire con noi"
"Come prego?" Domandò incredulo
Gli dissi delle visioni, raccontai tutto e sembrò capire...
"Okay" rispose semplicemente
"Okay?"
Uncino si alzò, io feci lo stesso e ci trovammo faccia a faccia.
"Si Clarissa, l'hai sentito anche tu che tra noi c'è come uno strano legame, quindi se è per salvare te e l'Isola, verrò anche io."
"Grazie Killian"
Le emozioni presero il sopravvento e gli buttai le braccia al collo.
"Oh dolcezza" disse per lo stupore
Lui in un primo momento si irrigidì per quel contatto improvviso, poi si rilassò e mi strinse forte.Mi lasciai sfuggire un singhiozzo, la partenza era imminente e la paura cominciava a farsi sentire.
"Vedrai che andrà tutto per il meglio" mi sussurrò all'orecchio
"Lo spero tanto. Ho paura" riuscii a rispondergli tra i singhiozzi.
"È normale avere paura"/spazio autrice/
Mi avete odiata, lo so... scusate la lunghiiiiissima attesa. Ecco il capitolo nuovo, spero vi piaccia💚
Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete domande... sono a disposizione!Xoxo la vostra Bimba Sperduta Ally
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Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)
FanfictionEra notte e Clarissa, una ragazza di 16 anni, era sotto le coperte quando un sospiro di vento la destò dal sonno... aveva lasciato la finestra aperta e un attimo dopo un ragazzo dall'aspetto quasi angelico giaceva nella sua stanza. Ella non era cons...