/CAPITOLO 54/

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Clarissa avvertì i suoi occhi farsi rossi, e la magia scorrerle nelle vene, a quella vista Ade lasciò immediatamente andare Peter che che cadde in ginocchio, a terra. Il dio era senza parole, sua figlia era l'incarnazione del potere della madre... ciò che ancora non sapeva era che non sarebbe stata l'unica sorpresa ad arrivare. Un suono soffice, riecheggiò nella stanza, sembrava una melodia fine e buona... le strisce di note potevano quasi essere visibili all'occhio della ragazza, si stavano dirigendo verso Peter Pan, che ne fu completamente invaso. Una spirale di luce luminosa lo avvolse, il calore che emanava era così familiare per lei, come se lo avesse già provato. Dopo un tempo che parve infinito, la luce si spense e lasciò intravedere Lui, in piedi e forte com'era sempre stato, Peter Pan, con il suo solito ghignò sul viso e l'aria arrogante, che sprigionava potere. La ragazza non poté che sorridere a quell'immagine... il suo Peter stava bene, lui di rimando le fece un occhiolino all'apparenza impertinente, in realtà suggeriva un "sono tornato, sono qui con te". L'espressione di Ade era totale confusione. Come era potuto accadere?

"Non corrucciarti caro, sono stata io" una voce femminile riempì la stanza, il dio si ritrovò costretto a girarsi, riconoscendo quella voce e spinto dall'incredulità. Nella sala del trono, in tutto il suo splendore e in tutta la sua potenza c'era lei, Malefica. "Non può essere vero..." esalò Ade, i suoi occhi ardevano di rabbia e sdegno. "Tu eri rinchiusa" quello che emise era più simile ad un ringhio mentre il suo sguardo si incatenava a quello della donna davanti a lui. "Lo è eccome, caro" enfatizzò il nomignolo derisorio con tono ironico "sai, hai sottovalutato me, ma soprattutto loro" e con un cenno indicò Felix e Killian che fecero il loro ingresso dietro di lei "mi hanno liberata, cedendomi la loro magia" terminò con un sorriso che di dolce non aveva proprio nulla.

"Mamma..." sussurrò Clarissa guardando la donna, era proprio lei e non era un sogno, ce l'avevano fatta. "Figlia mia" rispose la donna con tono amorevole, il suo sguardo si addolcì quando incontrò quello della ragazza, ma adesso non c'era tempo per gli abbracci. Adesso era tempo di combattere.

"Non crederete davvero che sia finita vero?" ghignò Ade "ormai Clarissa ha fatto un giuramento, e siederà sul trono al mio fianco. Ho vinto comunque" il tono era superbo, il dio era convinto di aver vinto, non vedeva alcuna possibilità di sconfitta, ma a quanto pare... "Hai fatto male i conti, vecchio" la voce derisoria di Peter pervase l'ambiente circostante, accompagnata dal suo solito sorriso strafottente mentre inclinava il capo e i suoi occhi diventarono colore del sangue "non se muori" assottigliò gli occhi assumendo un atteggiamento letale "sbaglio, o i tuoi patti valgono solo ed esclusivamente nella condizione in cui tu sia vivo?" l'angolo sinistro della sua bocca si alzò, segno che voleva mettere appunto la sua minaccia. "Non sbagli, Pan" Malefica aveva avanzato fino a raggiungere il suo fianco, e così fece in quel momento anche Clarissa.

"Ma lui non morirà" una voce si aggiunse al gruppo, e una donna affiancò il dio dell'Oltretomba, che sfoderò un sorriso vittorioso di chi aveva appena tirato fuori il proprio asso nella manica. La donna aveva gli occhi sottili, color del ghiaccio e portava i capelli rossi raccolti, l'aria solenne e l'espressione fiera la caratterizzavano, indossava un semplice vestito nero lungo sa maniche lunghe, le mani congiunte in grembo. "Zelina..." la salutò Ade con rispetto e ammirazione, lei si limitò ad un accenno col capo e un'occhiata di ossequio accompagnata da un sorrisino. "Ma lei... chi è?" Clarissa era confusa, chi diavolo era quella donna? "Lei è Zelina, la strega dell'Ovest" disse Peter, che sembrava conoscerla "ho sentito parlare di lei, prima era la strega fidata di un re molto lontano, m poi cadde in disgrazia dopo un tentativo fallito di compiere un colpo di stato... e il re le mozzò la lingua, per aver sparso la voce del suo complotto e cercato di metterlo in cattiva luce, per questo non parla. Il re la esiliò e per punizione la mandò qui, nella terra dei dannati ma a quanto pare... ha trovato la sua... strada" spiegò con fare sprezzante. "Esattamente Pan, qualcuno qui ha studiato" Ade rideva malvagiamente "se volete una guerra, è quello che avrete" la sua espressione mutò all'istante. Diventò in tutto e per tutto il dio dell'Inferno, pronto a combattere.

/SPAZIO AUTRICE/
buonasera a tutti, vi dico che purtroppo farò tanta fatica ad aggiornare a causa della scuola perché quest'anno ho la maturità ed è tutto molto più pesante.
però, prometto che non vi abbandonerò, ho progetti a lungo termine per questa storia nonostante sia la prima e scritta in maniera un po' sempliciotta.
la porterò sicuramente al termine.

in tutto ciò...
eccoci qui, da adesso tenetevi forte perché da adesso le cose saranno in caduta libera.
io vi ho avvisati, la vostra bimba sperduta💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora