/CAPITOLO 56/

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La guerra ebbe inizio. Si abbatté su tutti loro con un impatto devastante.

Fin da subito la potenza della legione dei morti li surclassava con superiorità, in uno scontro corpo a corpo non avevano la benché minima chance. La loro forza era impetuosa, loro instancabili, attaccavano furiosamente come se ad un tratto non fossero stati più solo scheletri, ma anche pelle viva, volontà e carne forte. Gli affondi delle loro spade erano implacabili, le lame così affilate da poter tagliare persino le ossa in un solo colpo. Ade li manovrava come un burattinaio coi suoi fili, con le mani sembrava dirigere un' orchestra di puro caos, intorno a lui e Zelina si ergeva una barriera di fuoco azzurro che serviva a dividerli dalla battaglia.

L'esercito li dominava in lungo e in largo, li stava letteralmente schiacciando, nonostante fosse iniziata da poco... pareva già possibile decifrarne l'esito. Il gruppo si era riunito in cerchio, per evitare di essere sopraffatti alle spalle. Clarissa, Peter e Malefica sprigionarono finalmente il proprio potere, enormi fiamme possenti si librarono dai loro corpi incenerendo tutto ciò che incontravano con veemenza, eppure sembrava non bastare, quei corpi senza vita avanzavano senza fatica, uno dopo l'altro. Killian e Felix rispondevano a colpi di spada, attaccando braccia per disarmare, gambe per immobilizzarli, teste per finirli... ma anche questo non era abbastanza.

Cosa sarebbe successo? se avessero vinto, tutto sarebbe andato perduto, e questo non doveva assolutamente succedere. Eppure, la completa distruzione era talmente vicina...

Fino a che a Clary venne i mente un'idea. "Peter" ansimò tra gli sforzi della combattimento, il ragazzo stava combattendo con una furia mai vista, sembrava un angelo vendicatore, i capelli scompigliati e la fronte imperlata di sudore, l'espressione risoluta e completamente concentrata sul campo di battaglia "dobbiamo farlo" aggiunse poi riferendosi alle parole di Peter di prima. Uccidere Ade e risolvere ogni problema.
In un attimo la schiena di Peter fu contro la sua, si guardavano le spalle a vicenda.

Lo sguardo del ragazzo corse al Dio immediatamente, gli occhi che brillavano come lava incandescente si posarono sull'uomo che seduto elegantemente sul trono si stava godendo quello spettacolo di morte e catastrofe con un ghigno stampato sul viso. Aveva un'idea.

Afferrò il braccio di Clarissa tirandola verso di sé così che il suo petto combaciasse con la schiena della ragazza e le portò una mano alla gola.
Clary sobbalzò non aspettandosi quello stravolgimento di scena. I nervi tesi, la pelle accapponata e i brividi le percorrevano la schiena, mentre il respiro di Peter si abbatteva sul suo collo.
Non sapeva come sentirsi, impaurita? era pur sempre Peter, il suo Peter.. cosa voleva farle?

<Ade> tuonò il ragazzo con voce fredda e baritonale <ferma tutto questo... oppure la ammazzo>

A quelle parole Clarissa avrebbe dovuto sentirsi spaventata eppure... eppure un'idea le balenò in mente. Era un piano di Peter, e lei scelse di esserne complice.
Un'espressione impaurita si fece largo sul suo viso <Peter... Peter che vuoi fare..> mormorò con un tono tremolante.
Clarissa potè sentire l'approvazione del ragazzo dilagarsi tramite il pensiero e il suo sorriso appoggiarsi sulla sua pelle.
<Peter.. lasciami..> quasi ansimò quando lui strinse la sua presa attorno al suo collo.
E in un attimo tutto divenne immobile, gli unici rumori udibili erano i respiri affannosi di tutti che cercavano di riprendere fiato ma con gli occhi spalancati verso la scena inaspettata, persino Ade storse la bocca cercando di mantenere un'espressione imperturbata.
Pensò che fosse impossibile, tuttavia si sentiva spaventato e sconcertato.

<Ho detto, basta così, oppure la ammazzo> ribadì il ragazzo con tono fermo e impassibile, l'unico segnale che stesse fingendo era il battito accelerato del suo cuore, fortunatamente udibile solo da Clarissa.
<Pan..> la voce del dio uscì come un ringhio dettato dalla rabbia e dalla preoccupazione improvvisa, e assunse una sfumatura minacciosa.
<Finalmente ho la tua attenzione eh>
Clarissa non poteva vederlo, ma giurò di sentire il ghigno provocatorio che si allargò sul suo viso.
<Non lo faresti> intimò Ade, era sua figlia, la futura regina dell'Oltretomba e avrebbe cambiato le carte in tavola per farla uscire illesa da quella situazione.
<Tu dici?> chiese sarcastico Peter; nonostante la presa intorno alla gola col pollice muoveva dei cerchi leggeri e confortanti dietro l'orecchio di Clary come a dirle "non preoccuparti, non ti succederà niente finché ci sono io"
E Clarissa ci credeva, si fidava ciecamente e l'avrebbe sempre fatto.

/spazio autrice/
ma buonasera😊
sono tornata e si, sto scrivendo con molta regolarità ultimamente, questo vuol dire che riuscirò ad aggiornare con molta meno attesa... ma che soprattutto ormai siamo quasi quasi alla fine...
eh si.. dispiace tanto anche a me, però adesso non è quello che conta.
concentratevi bene perché da qui in poi saranno montagne russe di emozioni.
Xoxo la vostra bimba sperduta💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora