/CAPITOLO 11/

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Peter's Pov
Felix arrivò nella mi tenda e ancora col fiatone, dovuto probabilmente alla corsa appena fatta, "Pan" mi salutò, ricambiai, e disse: "Non immagini cosa sia successo"
"Avanti Felix, sputa il rospo!" dissi spazientito
"Diciamo che Clary, ha preso seriamente il fattore Giglio Tigrato..."
"Continua"
"Beh... stavo passando di lì e ho notato che era nella sua tenda con Oliver. Si stavano baciando"
La rabbia mi pervase. I miei occhi si tinsero di un rosso fuoco, potevo sentirlo. Scagliai una sfera di fuoco fuori dalla finestra. Ero furente
Non avrebbe dovuto spingersi a tanto.
"Pan, cerca di calmarti" disse titubante.
"Io sono calmo!" sbraitai.
Mi ripresi, guardai Felix "Sai cosa fare no?!"
"Certo Pan" mi sorrise, un sorriso complice.
Gli sorrisi di rimando.
Uscì e poco dopo entrò Giglio Tigrato. "E bravo Felix" pensai.
"Ehi Peter" disse lei, era una delle poche a cui permettevo di chiamarmi Peter.
"Ciao tesoro"  risposi con fare intrigante, lei si avvicinò. Mi mise le braccia al collo, io le presi i fianchi facendo scontrare i nostri bacini.
Sentivo l'eccitazione pervadermi. Così senza pensarci due volte, mi sporsi e la baciai con passione. Lei accolse il bacio e schiuse le labbra per far incontrare le nostre lingue. La presi in braccio e mi diressi verso il letto.

Giglio Tigrato's Pov
Mi distese sul letto, sentivo le sue abili mani che lavoravano per spogliarmi. Non smise di baciarmi, mi morse il labbro inferiore, emisi un gemito strozzato. Cominciò a baciarmi il collo, prima lentamente poi con euforia. In un attimo si tolse la giacca e mi presi un momento per ammirare quel petto meraviglioso. Lui era meraviglioso. Presi i suoi capelli tra le mani per tirarlo più vicino a me.
Riprese a torturarmi le labbra con una lentezza dispotica. In un attimo i nostri corpi si fusero.
Circondati dalla lussuria. Cominciai a gemere più rumorosamente "Peter..." in un attimo mi contorsi e giunsi all'orgasmo. Lui ci arrivò poco dopo immergendo la sua fronte nell'incavo del mio collo.

Peter's Pov
Avevo bisogno di sfogarmi, tutto qui.
Nel mentre non riuscivo a smettere di pensare a lei. Lei. Lei. Lei.
Sperai che Giglio Tigrato non si fosse fatta illusioni, ormai avrebbe dovuto capirlo. Non era la prima volta.
Ciò nonostante le permisi di appoggiarsi al mio petto, lei si avvicinò e diede dei candidi baci.
Non una parola da parte mia.
Si addormentò e anche io.
Mi svegliai poche ore poco e decisi di alzarmi. Mi rivestii e mi accorsi che era mattina.

Clarissa's Pov
Mi svegliai nel letto accanto a Oliver. Avevamo dormito insieme. Niente di più. Quel ragazzo stava diventando importante per me.
Feci mente locale: la colazione, ma certo!
Svegliai Oliver con un premuroso bacio sulle labbra, e dissi che dovevo scendere.
Lui mi seguì a ruota.
Trovai i Bimbi Sperduti in cerchio.
"Buongiorno" mi disse Felix con un sorriso, poi John, Dustin e gli altri. Rimasi abbastanza sorpresa, ma rivolsi loro un sorriso a trentadue denti "Buongiorno a voi" di Lui non c'era traccia. Servii la colazione e decisi di parlare con Felix: "Ehi" mi avvicinai e mi sedetti sul suo stesso tronco, mi rivolse un cenno "Felix, senti per caso, s-sai dove sia Peter? Devo portargli la colazione" chiesi imbarazzata.
"Oh, non preoccuparti, sarà qui a momenti"
"I-io non sono preoccupata. Era solo per evitare una delle sue ramanzine" sbottai.
Sghignazzò divertito.
"Qualcuno mi cercava?" disse con fare teatrale. Pf.
Amava le entrate ad effetto. Alzai gli occhi al cielo, e mi avvicinai per porgergli la colazione "Ma buongiorno" mi disse sorridente
"Di buon umore? Tu? Ah beh..." replicai.
"Come dargli torto" si intromise Felix "Le belle nottate portano a piacevoli mattine!"
Peter lo guardò con fare compiaciuto.
Alzai gli occhi al cielo un'altra volta e sentivo lo sguardo di Oliver addosso. Così mi girai e mi diressi da lui, intenta a passarci la giornata.
La mattina fu tranquilla. Il buon umore di Peter rallegrava tutta l'isola.
Raccolsi un po' di coraggio e decisi di andare a cercarlo per chiedergli una cosa.
Dopo un'ora finalmente lo trovai sulla spiaggia. Stava suonando il suo flauto, era così spensierato che sembrava un bambino felice. Mi avvicinai con cautela e gli toccai la spalla per avvisarlo del mio arrivo. "Ciao Peter..."
"Ehi ragazzina, ciao" disse, era così allegro, non potei fare a meno di sorridere "Volevo chiederti una cosa" iniziai "Mh? Si dimmi pure" wow, ero sbalordita, davvero. Così continuai: "Senti, so che ti sei arrabbiato quando sono andata alla laguna, ma volevo chiederti il permesso di... insomma... se potessi andarci quando ho bisogno di lavarmi e..."
"Va bene" rispose lui, siamo seri? Senza un'opposizione, un commento, nulla?
"Puoi andarci quando vuoi, almeno avvisami prima. Così evito di pensare che ti abbiano rapita o chissà cos'altro"
"Va bene, grazie Peter"
Mi alzai e mi diressi verso l'accampamento. Ero stranita dalla piega che avevano preso le cose, ma ne ero anche felice. Presi le mie così e andai alla laguna.
Guardai furtivamente per accettarmi che fossi sola, mi spogliai e mi tuffai.
Dopo un'ora circa di relax uscii e passai per la foresta, per raccogliere bacche e frutta.
Oliver! Ma certo! Mi ero dimenticata. Avevamo un appuntamento. Sull'altra spiaggia. O dio ero in ritardo. Corsi all'accampamento, poggiai le provviste, mi diedi una sistemata e mi affrettai a raggiungere Oliver.
Avevamo il pranzo libero, così aveva detto Peter a colazione. Appena arrivata Oliver mi porse uno sguardo interrogativo " Prima che tu possa dirmi qualcosa, a mia discolpa, ti dico che sono andata alla laguna per farmi un bagno. Scusa per il ritardo" e gli scoccai un bacio sulle labbra. Si poteva dire che stavamo insieme. Ero felice.
Passammo un pomeriggio fantastico.
E senza accorgermene, passò una settimana con questa routine e tra il buon umore di Peter.

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora