/CAPITOLO 34/

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Clarissa's Pov
Mi svegliai per i raggi del sole tra le braccia di Peter, nel suo alloggio...
Confusa lo svegliai dolcemente "Peter" sussurrai lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.
Avevo un piccolo vuoto di memoria e volevo sapere.
"Buongiorno" disse lui con voce assonnata e particolarmente sexy.
"Come mai non ricordo come siamo arrivati qui?" chiesi tutto d'un fiato.
"Non preoccuparti. È un effetto collaterale, si può dire, della caverna. È normale. E poi non è successo nulla di che, eri molto stanca, un altro effetto collaterale, così tu ho preso in braccio e siamo arrivati qui volando. Tra poco dovresti ricordare tutto. Comunque succede solo le prime volte. " rispose lui con assoluta tranquillità.
Riuscii a tranquillizzare anche me.

Peter's Pov
La feci accoccolare al mio petto e la strinsi forte.
Mi dava una sensazione di pace e benessere interiore.
E io non desideravo altro.
Era presto, forse appena l'alba, ma oggi sarebbero arrivati i nuovi sperduti.

Clarissa's Pov
Lo vidi pensieroso, ormai lo conoscevo troppo bene.
"Cosa ti turba?" chiesi dolcemente
"Mh?" sembrò destarsi dal suo stato di trance "cosa dici Clary?" mi chiese poi
"Sembri soprappensiero, cosa c'è che non va?"
"Oh no nulla, non preoccuparti. Solo che oggi arrivano i nuovi Bimbi Sperduti"
"Beh è una buona notizia no?" Dissi io
"Non lo so, è che ho una sensazione strana..." aggiunse lui vago.
Decisi di lasciar perdere il discorso.
Anche se Peter preoccupato così non lo avevo mai visto.
Ci alzammo, ci rivestimmo e uscimmo dal suo alloggio per dirigerci al punto di raccolta.
Una volta lì trovammo i Bimbi Sperduti a fare colazione, dopo i vari saluti ci unimmo a loro.
Felix mi volse un dolce sorriso che ricambiai, quel ragazzo era davvero speciale.

Finita la colazione Peter attirò l'attenzione su di sé con un colpo di tosse e disse autoritario "Allora, come ben sapete oggi arrivano i nuovi Bimbi Sperduti, dovrebbero trovarsi sulla spiaggia ad Est tra poco. Mi raccomando a tutti voi." Col suo solito sorriso beffardo e un'alzata di sopracciglio.

Sapeva proprio bene come nascondere le sue emozioni, non c'era traccia del Peter preoccupato di quella stessa mattina

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Sapeva proprio bene come nascondere le sue emozioni, non c'era traccia del Peter preoccupato di quella stessa mattina.

Mentre i Bimbi Sperduti si dirigevano verso la spiaggia, Peter mi afferrò i fianchi e sentii il suo petto combaciare perfettamente con la mia schiena.
"Clary ti devo parlare. E dobbiamo farlo adesso. Vieni" mormorò al mio orecchio avvolgendosi una mia ciocca di capelli sul dito come per giocarci.
"Ma Peter, i nuovi Bimbi Sperduti..."
"Non ti preoccupare, arriveranno tra un po' e gli altri sono semplicemente andati a prepararsi. Vieni con me" aggiunse in tono autoritario.
Annuii col capo.
Arrivammo alla spiaggia stellata, nonostante fosse giorno un leggero luccichio pervadeva la sabbia. Sorrisi spontaneamente a quella vista.
Peter sembrò accorgersene e mi diede un bacio leggero sulla fronte.
"Allora Clary. È il momento che tu sappia tutta la verità. Non te ne ho parlato prima perché volevo essere sicuro, così mi sono accertato delle fonti." iniziò lui seriamente.
"Peter così mi preoccupi..."
"Tutta la storia del cuore del vero credente, e dei tuoi poteri... non ti sei mai chiesta da dove provenissero Clary?"
Rimasi senza parole, sì che me lo ero chiesto. Tante volte.
"Beh Peter, si, certo che me lo sono domandato, un sacco si volte. Ma non avendo risposte, né spunti da dove iniziare a cercare ho lasciato perdere. Ho cominciato a pensare che fossero un -effetto collaterale- dell'Isola..."
Dissi in tono neutro.
"E sei ancora interessata a sapere tutto?" mi chiese lui sorridendo.
"Si, certo che si. Insomma... si" gli sorrisi di rimando.
"Forse è meglio che ti siedi. Avanti" schioccò le dita e fece comparire un telo affinché non mi sporcassi con la sabbia. Ci sedemmo uno di fronte all'altra. Mi prese le mani e incastrò il suo sguardo magnetico nel mio.
"Ogni giorno vivevi la tua vita, ordinaria, normale. Ma la verità non può essere nascosta a lungo. Per questo sono venuto da te quella notte. Tu non sei la persona che credi di essere. I tuoi genitori, i tuoi veri genitori, sono Malefica e Ade, il Dio dell'Oltretomba. Ecco l'origine dei tuoi poteri e del tuo cuore."

"Cosa?!" ero scandalizzata "Peter se è uno scherzo giuro che me la paghi."
"Non sto scherzando Piccola. È la verità."
Scoppiai in una risata isterica. Com'era possibile?
"M-ma non mi spiego t-tante cose, i-insomma io..." ormai balbettavo dal nervosismo.
"Ascoltami Clary..." provò lui dolcemente.
"No! Peter io devo sapere. Come mai sono arrivata a Londra se i miei veri genitori sono niente di meno che Malefica e Ade. Dimmelo? Eh? Tutta la mia vita è una bugia."
"Clary. Ascoltami. Questo lo scopriremo, ma non qui e non adesso. Okay? Tu devi fidarti di me. Qualsiasi cosa succederà ci sarò io."

Sorrisi tra le lacrime. Lo amavo così tanto.
"G-grazie Peter" mormorai
Lui si alzò, mi aiutò a fare lo stesso e mi strinse a sé. Gli portai istintivamente le braccia al collo.
"Ti amo Peter"
"Ti amo anche io piccola"

Mi calmai. Lui se ne accorse e mi disse "Ora dobbiamo andare sulla spiaggia a Est. Stanno arrivando. Lo sento."
"Okay"
Mi prese in braccio e si liberò in volo.

/spazio autrice/
Buona Pasqua!!!
Scusate il ritardo ma ultimamente ho un sacco di impegni scolastici💚

Fatemi sapere che ne pensate!

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora