Clarissa's Pov
Rimanemmo così per minuti, o ore... non saprei dirlo con certezza. Sapevo solo che in quegli occhi avrei voluto perdermi per sempre.
Interruppe il magico momento dicendo: "Allora?" e alzando il solito sopracciglio
"Mh, cosa?"sorrisi
"Chiedimi pure" , assunsi un espressione interrogativa "Hai una domanda che ti tormenta, lo sento e te lo si legge in volto" "Oh, si... beh ecco, come mai proprio io? Insomma Londra è piena di ragazze che verrebbero molto volentieri sull'Isola con te"
"Perché loro non sono te. Come ti avevo già detto ieri sera tu sei speciale. La verità è che sei la posseditrice del Cuore Del Vero Credente."
"Aspetta che? Il Cuore Del Vero Credente? E cosa sarebbe?"
"Quando arriveremo sull'Isola ti spiegherò tutto e capirai. Non preoccuparti, è cosa assolutamente positiva"
Mi mise una mano sulla guancia, come per tranquillizzarmi e la distanza tra i nostri volti si ridusse a pochi centimetri. I nostri occhi si incatenarono tra di loro e i nostri nasi si sfiorarono.
Senza rendermene conto, le sue labbra erano poggiate sulle mie, e si schiusero in un bacio dolce, lento e seducente. Sapeva di menta piperita e muschio bianco. Nonostante fossimo a letto mi sembrò di volare, mi sentì leggera come non mai e il mio stomaco fu invaso dalle farfalle.Peter's Pov
Quando le nostre labbra si sfiorarono, capii che lei doveva appartenermi. Sentivo l'attrazione che c'era tra di noi, era qualcosa di forte e indissolubile.
L'Isola aveva bisogno lei, io avevo bisogno di lei.
Conclusi il bacio, la guardai negli occhi e vidi proprio ciò che mi aspettavo e speravo: le iridi brune erano diventate due rubini, e sorrisi spontaneamente.Lei fece altrettanto, malgrado non fosse a conoscenza del mutamento avvenuto.
Stavo ottenendo ciò per cui ero venuto, tra un po' saremmo partiti.Clarissa's Pov
Chiusi gli occhi, mi stiracchiai leggermente e misi la testa nell'incavo del suo collo. I nostri corpi, vicini, erano perfettamente complementari. Lui con un braccio mi cinse la vita e mi tirò a se, così mi abbandonai tra le sue braccia e al suo petto.
I cuori battevano all'unisono e i respiri erano coordinati tra loro.
Fui pervasa da una sensazione di beatitudine e sprofondai nel sonno.
Quella sera gli incubi non mi sfiorarono nemmeno, mi sentivo bene, al sicuro.
(...)
Fui svegliata dai movimenti di Peter, doveva andare... così mi tirai su di scatto e mi accorsi che indossava di nuovo la sua giacca.
"Devi proprio andare?" Chiesi con un velo di tristezza e allarmata
"Si, l'Isola mi aspetta. Ma ehi... lo sai no?! Torno domani notte. Continua a dormire okay?" Si avvicinò e mi diede un lungo bacio sulla fronte. "Okay" sussurrai.
Un attimo dopo la finestra fu aperta e lui sgattaiolò fuori, diretto sull'Isola Che Non C'èPeter's Pov
Una volta tornato sull'Isola, trovai Felix che mi aspettava sulla spiaggia come al solito per sapere se ci fossero novità. Lui era il mio comandante in seconda, mi fidavo ciecamente di lui, così quando non ero sull'Isola lui era il responsabile. Ci aggiornammo a vicenda sulle correnti novità e lui mi informò che c'erano i nuovi arrivati da accogliere.
Sentivo di esserci vicino, a poco avrebbe ceduto e l'avrei portata qui. Mancava sempre meno...Clarissa's Pov
Mi svegliai di soprassalto. Uno strano senso di completezza mi attraversava il corpo... che fossi veramente pronta? Pronta a lasciare tutto e seguire Peter?
Al solo pensiero sorrisi... eh si, era giunto il momento. Così decisi di organizzarmi: scrivere un biglietto per mamma e papà, salutare i miei amici e preparare le valigie.
Presi un foglio, una penna e iniziai:
"Cari mamma e papà,
Quando troverete questo biglietto, io non ci sarò più. So che siete spaventati, ma non preoccupatevi... sono in un posto bellissimo, con un ragazzo dolce e premuroso. Verrò a trovarvi spesso, ma ormai io vivo lì, con lui.
Vi voglio un mondo di bene e mi mancate tanto...
Vostra Clary"
Una lacrima rigò la mia guancia, sarebbe stata dura...Era ancora mattina, quindi avevo tutto il tempo necessario per vedere e salutare le persone a cui tenevo. Presi il cellulare e mandai un messaggio a chi ritenevo più opportuno: la mia migliore amica Sophia (lei avrebbe capito, probabilmente le avrei detto tutta la verità); il gruppo: Amelia, Margaret (Maggy), Emma, Victoria (Vicky), Michelle, Noah, James, Ethan, Thomas e poi c'era Oliver, il fratello che non avevo mai avuto... quanto mi dispiaceva lasciarli, ma infondo al cuore sentivo che era la cosa giusta da fare.
"Ehi, devo parlarti. Troviamoci sotto il giardino di casa mia per pranzo. Alle 12:00"
Mi arrivarono risposte di ogni tipo: "Come mai?" "Successo qualcosa?" "Oi ma tutto bene?" Mi limitai a sottolineare l'urgenza, avrei risposto alle domande di tutti al momento opportuno.
Così mi preparai, e per le 12 ero al parco.
Man mano arrivarono tutti.
Okay, il momento era giunto.
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Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)
FanficEra notte e Clarissa, una ragazza di 16 anni, era sotto le coperte quando un sospiro di vento la destò dal sonno... aveva lasciato la finestra aperta e un attimo dopo un ragazzo dall'aspetto quasi angelico giaceva nella sua stanza. Ella non era cons...