/CAPITOLO 19/

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Clarissa's Pov
"Hai appena sfidato Lucifero. Te ne pentirai." Mi disse furente, poi di nuovo quella polvere e persi i sensi.

Peter's Pov
Mi sentivo meglio. Aveva avuto quello che meritava e adesso, beh, adesso si gioca. Si sta finalmente svegliando la parte demoniaca, ormai mancava poco e avrei vinto.
Utilizzai di nuovo la polvere del sonno. Sarebbe stato più facile trasportarla nella sua tenda priva di sensi.
Uscii dalla tenda e mi ritrovai Felix davanti "Pan com'è andata?"
"Esattamente come volevo io. Ha avuto la giusta punizione. E poi ci siamo quasi"
Risposi compiaciuto.
"Davvero? Wow" ridemmo soddisfatti
"Lo sai no?! Peter Pan non fallisce mai"

"Davvero? Wow" ridemmo soddisfatti"Lo sai no?! Peter Pan non fallisce mai"

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Ci dirigemmo al mio alloggio e raccontai tutto a Felix. Anche se non lo dimostravo tenevo a lui, è stato il primo Bimbo Sperduto, ormai era come un fratello. L'unico che consideravo come mio pari. Sapeva ogni cosa, lo rendevo sempre partecipe dei miei piani. Si poteva dire che fosse il mio migliore amico.

Clarissa's Pov
Mi svegliai intorpidita e mi accorsi di non essere più nella caverna ma nel mio letto. Provai a capire se fosse stato un sogno ma mi resi conto del dolore attorno ai polsi e alle caviglie.
"Oliver..." il mio petto fu invaso dal dolore.
Come poteva aver fatto una cosa del genere. Era un maledetto demone.
Lo odiavo e tanto, eppure non facevo altro che pensare a quando eravamo a Londra nella mia stanza. Stavamo bene.
Mi mancava quel Peter, chissà se esistesse davvero... tormentata dai pensieri, la stanchezza mi avvolse e, non curandomi dell'orario, mi addormentai.

Nei giorni successivi non uscii per niente dalla mia tenda, mangiavo solo grazie a Felix e Giglio Tigrato che venivano regolarmente a farmi visita. Erano anche l'unica compagnia che ricevevo e l'unica che desideravo.
Ero il lutto, ed era come se l'avessi perso due volte.
Non provavo rabbia, per nessuno nemmeno per Peter, non provavo più nulla.
Riguardo la vendetta verso Peter, avevo prima bisogno di tempo. Dovevo riprendermi. In quei giorni non accadde nulla di particolare, niente fuoco o fiamme, adrenalina, calore sul viso. Nulla.

Passò una settimana, mi sentivo meglio. Non bene, ma era tutto più sopportabile.
Uscii per la prima volta dopo tanto dalla tenda. Avevo perso il senso del tempo ormai. Pensierosa mi addentrai nel bosco, camminai a testa bassa mentre venivo investita dai ricordi, senza accorgermene mi scontrai con qualcuno...
"Ehi bambolina" era Felix, sorridente. Sembrava un bambino felice in quel momento.
"Ciao Felix..." dissi debolmente
"Come stai?" Chiese preoccupato
"Come al solito, ma un po' meglio. Grazie..."
"Senti, devi smettere di piangerti addosso okay? Adesso tu vieni con me." era deciso.
"Ma..." tentai di controbattere.
"Niente ma. Zitta e seguimi" mi prese per mano.
Mi lamentai per tutto il tragitto quando mi accorsi della meta

Mi lamentai per tutto il tragitto quando mi accorsi della meta

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"Felix..." provai, avevo ancora sentimenti contrastanti per quel posto.
"Ascoltami bene bambolina: tu adesso ti rilassi e ti fai un bel bagno. Hai bisogno di scacciare i pensieri negativi. Non ti succederà nulla okay? Stavolta ci sono io qui con te"
Non risposi, gli gettai le braccia al collo e lui accolse il mio abbraccio. Quanto gli volevo bene!!

Peter's Pov
Felix mi aveva praticamente pregato di lasciarla andare alla laguna, lui l'avrebbe accompagnata. Sbuffai, alzai gli occhi al cielo e dissi "Va bene. Ma spero tu non debba fare la fine di Oliver" con un ghigno, sorrise, stavo scherzando e lui aveva capito. Per questo adoravo Felix, lui capiva sempre al volo.
"Grazie Pan"
"Aggiornami poi, mi raccomando. Ah, e poi qui per cena okay? Stasera ho un annuncio importante da fare" sogghignai. Lui mi guardò compiaciuto. Lui sapeva.

Felix's Pov
Una volta arrivati alla laguna percepii la sua tensione.
"Adesso controllo un po' in giro, così stai più tranquilla"
Annuii, era visibilmente turbata, mi dispiaceva così tanto...
Feci velocemente un giro per accertarmi che fossimo realmente soli.
Sono contento di averla accompagnata, le volevo veramente bene. Lei era come una mamma, una sorella, un'amica. L'unica che io abbia mai avuto. Sentivo che tra di noi c'era un rapporto profondo.
Tornai, e la trovai seduta su uno scoglio, sembrava meditare. Mi avvicinai lentamente "Clary" si voltò "via libera. Non c'è nessuno. Puoi stare tranquilla"
"Grazie Felix" mi rivolse un debole sorriso
"Di niente" sorrisi io di rimando "però dobbiamo tornare all'accampamento per cena. Pan deve fare un annuncio importante"

Clarissa's Pov
Alzai gli occhi al cielo, Peter era l'ultima persona che avrei voluto vedere.
"Okay" dissi controvoglia
"Non pensarci, adesso rilassati e basta"
Gli feci cenno di girarsi, mi spogliai e mi tuffai.
Non mi accorsi del tempo che passava, insomma, l'acqua era fantastica e poi Felix e io continuavamo a parlare del più e del meno. Amavo Felix, lo amavo come si ama un fratello, o un migliore amico. Era diventato davvero importante.
Dopo un pomeriggio intero di chiacchiere e relax mi disse "Bambolina è ora di andare"
"No dai Felix, ancora un po'" misi il finto broncio
"No. Sai che Pan tiene alla puntualità. E poi, puoi tranquillamente tornarci tutte le volte che vuoi."
"Pff... va bene va bene."
Stesso cenno, uscii dall'acqua e mi vestii. Avevo i capelli bagnati, e cominciai a sentire un po' di freddo.
"Okay, allora... ricordi sulla nave? Sfere di fuoco eccetera??"
"Em si Felix, ma perché?"
"Prova ad asciugarti i capelli"
"Felix mi servirebbe un phon!"
"Cos'è un phon?" Chiese lui curioso
"Oh, lascia stare. È un attrezzo che fa aria calda che ti permette di asciugarti i capelli. Lo usavo sempre a Londra"
"Wow" disse lui "ma adesso dovrai provare con la magia. Su su concentrati" e mi incitò con un gesto delle mani.
"Okay, allora come faccio?"
"Prova a concentrarti e visualizza nella tua mente i capelli asciutti"
Chiusi gli occhi, mi concentrai, e sentii un leggero calore in testa. Aprii le palpebre e mi accorsi di avere i capelli asciutti.
"Felix, ce l'ho fatta!!!"
"Brava bambolina!!"
Ci battemmo il cinque con fare sportivo.
"Dai, ora torniamo. Pan ci aspetta."
Annuii, nel tragitto decisi di chiederglielo "Felix..."
"Dimmi tutto"
"Come facevi a sapere, insomma, come avrei dovuto fare?"
"Beh, io sono stato il primo sperduto. Io e Pan abbiamo trascorso un sacco di tempo insieme prima di tutti gli altri. Lui all'inizio doveva ancora esercitarsi con la sua magia, e io lo aiutavo. Per questo qualcosina so anche io"
"Wow... sembravate molto uniti"
"Lo siamo anche adesso. Semplicemente lo dimostra di meno. Lui è come la mia famiglia, e io sono la sua. Certo voglio bene ai ragazzi, ma Pan è... boh indescrivibile ecco" sorrideva. Cavolo quanto ci teneva!
"E lui?"
"Lui cosa Clary?"
"Lui tiene a te come tu tieni a lui?"
Scoppiò a ridere, una risata genuina
"Si, solo fa fatica a manifestare l'affetto ormai. Prima, quando eravamo da soli, sembravamo due bambini spensierati. Poi ha scoperto i suoi poteri, e ha compreso a pieno ciò che doveva realmente fare. E quindi, abbiamo iniziato a cercare altri Sperduti. Ma il nostro rapporto non è cambiato per niente"
Ero così felice per Felix e non riuscii a trattenermi "Sai Felix, penso che adesso anche io e te siamo una famiglia."
"Ma certo"
Mi abbracciò.

/Spazio autrice/
In questo capitolo non succede niente di che... si può definire la quiete prima della tempesta.
Infatti il vero protagonista del capitolo è Felix, ho deciso di approfondirlo come personaggio e soprattutto di far comprendere il suo rapporto con Peter Pan.
Buona lettura💚

Take me to Neverland (Peter Pan Ouat)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora