33: 親

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ーgenitori

"Everybody's worried about me,
In too deep, say I'm in too deep.
And it's been two years I miss my home,
but there's a fire burning in my bones
Still believe. Yeah, I still believe.

Wrecking balls inside my brain.
I will scream them loud tonight,
can you hear my voice this time?

'Cause I've still got a lot of fight left in me."

Lucas strinse i denti e corrugò le sopracciglia in un'espressione seccata. Le coperte tirate fin sopra la testa, ma niente. Il suo udito rimaneva comunque sensibile, perciò quei rumori molesti gli impedivano decisamente di conciliare il sonno.
«Dannazione, chi ha avuto l'idea di lasciarli da soli in camera?!» esclamò Taehyun, nascondendo la testa sotto il cuscino e schiacciandolo con forza sull'orecchio. Poteva sentire chiaramente i gemiti provenire dalla stanza accanto e il letto sbattere anche solo leggermente contro la parete in legno.
«Mark!» rispose Lucas, la voce ovattata a causa delle coperte. «Ha pensato che lasciarli un po' da soli li avrebbe aiutati, insomma sai, per la storia tra Hyuna e Minho.»
Chenle si alzò piuttosto seccato, avvicinandosi al muro che divideva le due camere e iniziò a battere dei pugni piuttosto forti. «Basta scopare, vogliamo dormire!»
«Un secondo...» Lucas fece sbucare la testa e tese le orecchie, ora folte e marroni che sbucavano dai capelli castani. «Ma non sono solo loro! Oddio siamo circondati. Noi poveri scapoli siamo circondati da coppiette in calore.» disse esasperato, nascondendosi nuovamente sotto le coperte per attutire il suono.
«Non dirmi che dall'altra parte-»
Lucas annuì, interrompendo un Taehyun esasperato. «Jisu cazzo, abbassa la voce! Chris sei un animale!» urlò per farsi sentire. «Guardaci qua, circondati da gente che scopa come dei conigli, mentre cerchiamo di dormire.»

Le grandi mani di Yeonjun strinsero saldamente i fianchi di Hyuna, mentre l'aiutava con i movimenti di bacino, sollevandola contro la propria lunghezza ormai fradicia e scivolosa. Serrò gli occhi e gemette rumorosamente, quando sbatté la punta più in profondità.
Una risatina soffocata giunse alle sue orecchie, mentre lei continuava a muoversi velocemente, sbattendo i fianchi contro i suoi. Le loro pelli schioccavano producendo un rumore sordo, mentre il letto sbatteva leggermente contro il muro per i movimenti ogni volta di Hyuna.
«C-ci hanno sentiti.» disse nascondendo il viso contro l'incavo del collo di Yeonjun e sorridendo contro la pelle morbida, mordendone un lembo e facendolo sospirare di piacere.
I pugni che Chenle stava battendo sul muro erano perfettamente udibili, così come le sue lamentele.
Lui sorrise divertito. «Sbrighiamoci a finire allora.»
In una mossa veloce la ribaltò sotto di sé. Le mani bloccate sopra la sua testa e le loro dita che si intrecciavano mentre Yeonjun riprese a spingere duramente con lo stesso ritmo veloce di poco prima. Hyuna aprì la bocca in un gemito soffocato, stringendo le mani di Yeonjun, guardandolo con occhi liquidi per il piacere. Yeonjun collegò le loro labbra in un bacio rude e volgare, le loro lingue si intrecciarono all'istante, prima che Hyuna catturasse il suo labbro inferiore fra i denti, tirandolo e succhiandolo lentamente. Liberato il labbro, lo baciò nuovamente, soffocando il nome di Yeonjun, mentre raggiungeva il limite stringendosi ripetutamente attorno a lui.
Dopo qualche altra spinta e con un gemito roco, Yeonjun si tirò fuori, riversandosi sulle lenzuola.
Sospirò stancamente, lasciandosi andare completamente sopra la ragazza, che nonostante si ritrovò con tutto il suo peso addosso, avvolse le braccia attorno alle sue spalle e le mani gli accarezzarono i capelli leggermente sudati. Era piacevole sentire quel peso sul petto; sentire il cuore di Yeonjun battere contro la sua pelle.
Lui la strinse fra le braccia, appoggiando la guancia poco sotto l'altezza della sua spalla per accoccolarsi, con le sue gambe magre ad avvolgergli ancora i fianchi. Sollevò la testa, per baciarla dolcemente questa volta. «Sei stanca?»
«Solo un po'... possiamo restare così?» chiese con un filo di voce, guardandolo negli occhi.
Yeonjun annuì, sorridendo intenerito. «Certo.»
Senza aggiungere altro, tornò nella posizione precedente, chiudendo gli occhi quando sentì le dita di lei passare delicatamente fra i suoi capelli, mentre con l'altra mano tracciava dei piccoli cerchi immaginari sulla parte alta della sua schiena, facendolo rilassare e cadere lentamente nel sonno.

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora