35: 報奨金

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ーtaglia

Non appena Hyuna riuscì ad individuare in modo più preciso la direzione della traccia, storse il naso più e più volte, convinta di essersi sbagliata. Eppure ogni volta che ci riprovava, la traccia portava comunque nella stessa direzione.
«Non è possibile...» sussurrò accelerando il passo e facendo preoccupare Yeonjun che la guardò con le sopracciglia corrugate, mordendosi il labbro inferiore.
«Hyuna, che succede? Dov'è diretta?» domandò lui, riprendendo il passo e affiancandola per non perderla in mezzo alla folla.
«Alla locanda. L'ha seguita? Oppure già sapeva che eravamo lì?»
Yeonjun strabuzzò gli occhi. «No, è impossibile...a meno che ci stesse seguendo, ma come abbiamo fatto a non accorgercene?» domandò quasi sconvolto. Non c'era modo che qualcuno potesse seguirli per così tanto tempo, senza che nessuno del branco potesse accorgersene. Non quando avevano qualcuno come Mark, Jackson, Yugyeom, Minho, Hyuna, Chris e Yunho.
«Sta di fatto che quella donna ha qualcosa che non mi piace...quell'odore mi sembra di averlo già sentito da qualche parte, ma non ricordo dove dannazione!» esclamò la ragazza vedendo la locanda non molto distante. Istintivamente iniziò a correre. «Andiamo su.»
Passò in mezzo alla calca di gente, arrivando davanti alla costruzione. Lei e Yeonjun si fermarono fuori da essa, tendendo le orecchie alla ricerca della voce della donna, per capire se era pura coincidenza o fosse perfettamente a conoscenza del fatto che Jisu si trovasse lì.
«Senti qualcosa?» chiese Yeonjun, facendo ancora un po' di fatica a riconoscere una singola voce in mezzo a tutte quelle e ad isolarla per poter ascoltare meglio.
«Sì, sembra che siano seduti ad un tavolo...forse non sanno che lei è al piano superiore. Anzi, sono sicura che non lo sappiano.»
Hyuna chiuse gli occhi concentrandosi di nuovo. Le voci intorno a lei cercavano di sovrapporsi, e l'idea di far spuntare le orecchie fra i suoi capelli era allettante se solo non fossero in mezzo ad una strada colma di gente.
«Come posso fare adesso? Ho bisogno che Jisu mi aiuti, oppure morirò...»
A quel punto riaprì le palpebre di botto, capendo finalmente cos'era quell'odore che aleggiava attorno alla donna. Avevano ragione, non voleva davvero che Jisu tornasse con lei, aveva solo bisogno di lei ed era abbastanza sicura che ottenuto ciò che le serviva l'avrebbe abbandonata ancora una volta.
«Lei è malata...» sussurrò guardando Yeonjun. «Ecco perché vuole Jisu. Vuole solo essere trasformata, in questo modo potrebbe guarire da qualsiasi cosa sia la sua malattia...»
Il ragazzo la guardò confuso. «Guarirebbe indipendentemente dalla malattia?»
Lei annuì. «Sì, il morso può tenere in vita e curare. Sai che noi non ci ammaliamo mai. Al massimo abbiamo la febbre indotta dallo strozzalupo, ma niente di più. Fu così che Jinyoung tenne in vita Lucas.»
«E cosa facciamo ora?»
«Dovremmo avvertire Jisu, ma dobbiamo aspettare che se ne vadano, oppure scopriranno che alloggiamo qui.»
«E quindi? Non possiamo rischiare che esca con Chris dalla camera.»
A quel punto a Hyuna venne un'idea. Seguì il suo olfatto, facendo il giro della costruzione per poter trovare la camera giusta. Fortunatamente notò che tutte le finestre erano aperte, perciò sarebbe stato più facile farsi notare, invece di mettersi a lanciare sassi contro le ante in legno.
«Yeonjun avanti, piccolo test. Qual è la camera giusta in cui si trova Jisu?»
Il biondo la guardò interdetto. Proprio in quel momento doveva fargli quello stupido test?
Yeonjun sbuffò, pensando al giorno precedente. Non voleva rischiare di mostrare ancora le sue orecchie da lupo. Quando cercava di concentrarsi troppo, nemmeno se ne rendeva conto, dato che tutto il resto passava in secondo piano.
«Ma sei sicura?» chiese ancora titubante. «Non voglio rischiare di-»
«Meglio se c'è gente. Non puoi usare i tuoi sensi sviluppati solo quando sei da solo. Minho mi ha detto di ieri, magari in mezzo alle persone imparerai a fare più attenzione. È una motivazione in più, vedila così.» spiegò Hyuna.
Yeonjun fece una smorfia, cercando di concentrarsi e ricordare la traccia di Jisu. Se c'era una delle cose che più detestava era proprio seguire le tracce. Tenere a mente tutti quegli odori era davvero complicato. Per non parlare di tutte le altre tracce sconosciute che si sovrapponevano. Sì, detestava decisamente fare quella cosa.
«Allora, qual è quella giusta?»

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora