47: 勿忘草

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-non ti scordar di me

Passarono altre due settimane da quella notte. Lui e Hyuna avevano deciso di non dire nulla a nessuno, non essendo sicuri di cosa potesse accadere. Non volevano allarmarli per nulla.
Tuttavia negli ulimi tre giorni l'aveva vista iniziare a rubare qualcosa di nascosto dalla dispensa. Hyuna mangiava raramente fuori pasto.

«Hyuna, perché sei già stanca? Non è da te.» osservò Minho. Stavano svolgendo un combattimento di allenamento, ma il ragazzo aveva visto qualcosa di diverso in lei. Non sembrava nella sua forma migliore, si stancava quasi subito. Non era per niente da lei.
Poco più in là, c'erano Chris, Haeun e Felix. L'alpha stava insegnando loro come controllare i loro nuovi poteri e come gestire la loro nuova vita. Tuttavia erano piuttosto concentrati e non prestarono attenzione a loro due. Neanche Jeno, seduto sotto il portico, troppo impegnato a tenere d'occhio la sua sorellina.
«Non lo so, non mi sento bene...» disse piegandosi in avanti e appoggiando i palmi delle mani sulle ginocchia per avere del sostegno.
«Hyuna, siamo lupi mannari non possiamo stare male... hai mangiato strozzalupo o del vischio per caso?» chiese inarcando un sopracciglio.
«Ma quale vischio e strozzalupo... ho solo bisogno di-» le parole le morirono in gola mentre gli occhi si spalancarono guardandosi attorno velocemente. Accanto al pozzo vide il secchio e corse subito verso di esso, affondandoci la testa e iniziando a vomitare.
Minho, preoccupato, corse da lei all'istante. Le prese i capelli, raccogliendoli in una coda improvvisata e glieli spostò dal viso.
«Hyuna che succede? Non hai mai vomitato...» domandò preoccupato, strofinandole la schiena per aiutarla a buttare fuori tutto.
«Non lo so Min...ma ora sto meglio, non ti preoccupare.» rispose respirando affannosamente.
E questo fu un episodio. Fu proprio Minho a parlargliene, ignaro di tutto.
Il giorno seguente, Yeonjun notò che il suo umore aveva sbalzi continui. Solo la mattina si era svegliata, litigando quasi con tutti per delle sciocchezze, lasciando i loro amici abbastanza interdetti. Ogni volta provava a chiederle cosa c'era che non andava, ma lei si limitava a rispondere che non era dell'umore giusto.
Sperava solo che non gli stesse mentendo per paura che lui si sarebbe tirato indietro. Era consapevole che ciò che accadde quella notte era anche colpa sua. Era successo. Lei non si era voluta spostare, ma lui non aveva insistito abbastanza per allontanarla. Ovviamente si sarebbe preso le sue responsabilità.
Dopo quella mattina, nel pomeriggio, l'aveva vista avvicinarsi a lui sul divanetto e accoccolarsi contro la sua spalla. Non passò molto, prima che iniziasse a chiedergli se poteva andare in cucina a prenderle del cibo. Lo fece volentieri, ma iniziò ad insospettirsi ancora di più.
La sera, invece, finirono per litigare. Nemmeno si ricordava di cosa in realtà, talmente era inutile quel litigio. Decise semplicemente di darle ragione alla fine.
Il terzo giorno, la vide vomitare e non fu l'unico. Erano presenti anche Jisu, Lucas e Chris che si preoccuparono particolarmente. Era molto insolito vedere un licantropo vomitare.

Ed ecco perché ora era lì, nella camera di Hyunjin a parlarne con lui. Quel segreto lo stava distruggendo, aveva bisogno di esporre le sue preoccupazioni a qualcuno, e chi meglio di suo fratello?
«Mi stai dicendo che potresti averla messa incinta?» chiese Hyunjin, temendo di non aver capito bene.
«Forse... è strana, mangia più del solito, vomita, ha sbalzi d'umore improvvisi... deve per forza essere incinta, altrimenti non so spiegarmelo.» disse portandosi una mano fra i capelli per la frustrazione. Il non sapere lo rendeva nervoso.
«Ne hai parlato con lei?»
«Ci ho provato, ma ogni volta risponde che non è dell'umore, oppure che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Avanti Hyunjin, tu lo sai sicuramente meglio di me che i licantropi non si ammalano.» rispose il più grande, camminando avanti e indietro per la stanza.
«Effettivamente è vero...i licantropi non si ammalano, perciò Hyuna potrebbe davvero essere incinta.»
Yeonjun sospirò, sedendosi sul letto. «Dannazione...»

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora