5:火

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-fuoco

Minho era seduto nello studio di Jinyoung.
L'alpha stava sbattendo nervosamente il piede a terra, dopo aver ascoltato ciò che gli era appena stato raccontato, rendendosi conto di essere finito in una posizione scomoda. Doveva avvisare Chris?
La situazione non gli stava piacendo per niente; Minho condivideva parte dei suoi stessi pensieri e aveva altri sospetti a cui lui non aveva minimamente pensato. Ora si sentiva ancora più nervoso di prima.
Minho era l'unico tra i beta più giovani ad avvicinarsi al cambio di colore degli occhi, da giallo ad azzurro; Jinyoung aveva una grande considerazione del ragazzo e del suo istinto che raramente falliva. Era il più forte, ma anche il più sveglio. Meritava di passare allo stadio successivo e diventare un beta ancora più forte.
«Non penso sia il momento per dirlo né a Hyuna, né a Chris. Non posso dirgli che uno dei suoi è vivo e magari ci stiamo sbagliando completamente. Non possiamo illuderli. Hanno sofferto abbastanza. Loro e il branco.» parlò Minho nervosamente, torturandosi le mani.
Jinyoung annuì. «Ci terremo questa cosa per noi. Ne parlerò con Jackson, Yugyeom e Mark, così faremo in modo di scoprire se è davvero lui oppure solo una strana coincidenza. Oggi li manderò a fare qualche controllo, ma al momento Chris e Hyuna sono gli ultimi a doverlo sapere.» concluse l'alpha. «Tu non fare nulla Minho, tieni solo Hyuna lontana da questa faccenda.»
Il ragazzo annuì, prima di salutare il capobranco e congedarsi.
Iniziò a pensare a come nascondere quei sospetti all'amica, la quale si sarebbe senz'altro insospettita, se da un momento all'altro avesse trovato la sua mente perennemente schermata.
Da quando avevano instaurato quel legame, i due non avevano più avuto segreti tra loro; entrambi sapevano tutto l'uno dell'altra. Era utile, ma allo stesso tempo rappresentava un enorme problema da affrontare in situazioni del genere.

«Hyuna ferma, dove stai andando?» la voce di Yugyeom risvegliò Minho dai suoi pensieri, prima che potesse andare a sbattere contro il pilastro del corridoio. Era talmente preso dal suo monologo interiore, che nemmeno si era reso conto della direzione in cui stava camminando.
«In città, perché?» chiese la ragazza.
Avrebbe dovuto incontrare Yeonjun a breve, difatti Minho storse il naso al solo pensiero.
Forse il giorno precedente, mentre tornavano a casa, si era dimenticato di accennarle la nuova regola del branco.
«Jinyoung ha detto che non possiamo più uscire da soli d'ora in poi. Mi dispiace, non puoi uscire senza qualcuno.»
Hyuna assunse un'espressione dispiaciuta che mutò immediatamente, quando il suo sguardo incrociò quello di Minho. «Min! Mi accompagni in città?!»
«Uhm... mi piacerebbe, ma devo sbrigare delle commissioni con Jeongin. Jisu dovrebbe essere libera stamattina però.» mentì l'amico, cercando di allontanarsi il prima possibile.
Per prima cosa, non aveva la minima voglia di incontrare quel cacciatore; non gli piaceva per niente e per colpa sua, lui e Hyuna avrebbero finito col litigare ancora. E come seconda cosa: passando meno tempo in sua compagnia, sarebbe stata distratta da altro e non avrebbe cercato di leggergli la mente. Per cui non avrebbe scoperto i sospetti che nutriva verso i cacciatori.
Lei lo guardò sospettosa mentre guardava la schiena del suo amico che camminava nella direzione opposta.
La mente di Minho era completamente vuota, perché si stava impegnando così tanto a schermarla? Cosa stava nascondendo?
Senza dire nulla, salutò il padre andando poi a cercare l'amica. Avrebbe indagato più tardi, al momento il suo amico pareva abbastanza nervoso. Sapeva che non condivideva le sue idee e i suoi piani, ma ultimamente stava esagerando.

Nella casa regnava il silenzio. Ora che i beta più anziani avevano fatto il loro ritorno, i più giovani erano stati messi sotto un duro allenamento, soprattutto da parte di Jackson. Nessuno di loro era a conoscenza del livello di forza a cui erano i cacciatori e soprattutto a che livello erano i licantropi di Namjoon.
Però, come poteva incontrare Yeonjun, ora che Jinyoung aveva vietato le uscite singolarmente? Non avrebbe di certo portato qualcuno ogni qualvolta loro due avrebbero deciso di incontrarsi.
Poco prima di arrivare nella stanza dove si trovava l'amica, a Hyuna venne un'idea; svoltò velocemente, andando verso lo studio di suo padre - attualmente vuoto - e prese immediatamente un pezzo di carta e l'inchiostro. Finito di scrivere, si precipitò fuori alla ricerca della sua migliore amica.
Avrebbe continuato a vedere Yeonjun, in un modo o nell'altro.

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora