43: 市内で

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ーnella città

«Io dico che non funziona.»
«Hyuna, sei sempre così pessimista.» rispose Jeongin, dandole una leggera spallata mentre camminavano.
«Non sono pessimista, ma realista. Mi stai chiedendo di fare qualcosa che non so fare.» rispose la ragazza.
«Ti ho solo chiesto di provare a dare fuoco a questo ramoscello prima di tornare dagli altri.» disse con le labbra increspate in un broncio.
«Certo, così rischio di bruciare tutta la legna che abbiamo raccolto e dovremo andare a prenderne dell'altra.» ribatté senza nemmeno guardarlo. «Non so neanche come usarla. Quella volta nel bosco è stata un incidente.»
Jeongin la guardò incredulo. Gli stava mentendo. «Ma avevi detto che stavi provando ad usarla!»
«Sì, ma non ricordo come sia accaduto. È stato, come dire...un gesto naturale.» cercò di spiegare la ragazza, provando anche a ricordare cosa accadde esattamente quella volta in cui diede fuoco alle foglie e all'erba. Si era concentrata, aveva fallito, aveva rinunciato e poco dopo ai suoi piedi le foglie stavano bruciando.
«Riprovaci comunque, dai!» continuò ad insistere il fratello. «Mettiamo la legna in disparte e proviamo solo con un pezzo.»
Hyuna sospirò arrendendosi. «D'accordo Jeong, se insisti così tanto...ma se non funzionerà non insistere più, intesi?»
«Promesso, non te lo chiederò più se non funzionerà!» esclamò entusiasta.
Appoggiarono i ciocchi di legno alle spalle della ragazza e si sedettero uno di fronte all'altra. Hyuna chiuse gli occhi, provando a concentrarsi sul pezzo di legno davanti a lei. Serrò le palpebre con forza, corrugando le sopracciglia e delle piccole righe si formarono al centro della fronte. Protese anche una mano verso il legno, sforzandosi, ma sembrava non accadere niente.
Riaprì gli occhi dopo qualche minuto, vedendolo ancora intatto.
«Vedi? Non funziona...» disse con un tono di sufficienza, come se fosse ovvio ciò che aveva affermato sin dall'inizio.
«E se il problema fosse che ti concentri troppo? Se ti rilassassi invece?» propose, vedendola annuire subito dopo e provarci. Non sapevano se considerarla un'idea sensata, ma provarci non costava nulla, giusto?
«Jeong, dimmi che sta succedendo qualcosa.» chiese, cercando di mantenere un'espressione rilassata e pensando solo al ciocco di legno davanti a lei.
«No, non ancora...non ancora...aspetta si è incendiato!» esclamò il ragazzo. «Però era diverso rispetto a quando avevi dato fuoco al corpo di Joy.»
Hyuna aprì gli occhi, abbastanza confusa. «In che senso è diverso? Ha preso fuoco, no?» parlò indicando la fiamma che si era creata con l'indice della mano destra.
«In realtà è partita una specie di fulmine dal tuo dito. L'indice per l'esattezza.» rispose suo fratello, piegando leggermente la testa verso sinistra.
«Fulmini? Ho sempre prodotto fuoco le due volte in cui è successo...»
«Per quello dovresti continuare a provare. Se comparisse il tuo libro di incantesimi, potresti saperne di più.»
«Non voglio rischiare di usare troppa magia...la mia parte da lupo sta diventando instabile. Hai visto cos'è successo ieri con Jeno.»
«Hai ragione, avevo scordato che probabilmente le due parti non possono esistere nello stesso corpo...»
Pochi secondi dopo lei spalancò gli occhi di colpo e guardò il fratello. «Due cose non possono coesistere in uno stesso corpo, secondo le nostre ipotesi!»
«Sì, è quello che abbiamo appena detto...» rispose confuso.
«Allora lo stesso dovrebbe valere per Felix!»
«Cosa centra ora Felix?»
«Se Chan lo mordesse...il demone potrebbe lasciarlo. Usare la magia è troppo pericoloso, e anche un esorcismo lo è. L'incubus aveva cercato di cambiare corpo, provando ad impossessarsi di quello di Yeji, ma non ci era riuscito ricordi? Ecco il perché dei lividi!» esclamò la ragazza con un enorme sorriso, avendo trovato una possibile soluzione per il loro -ormai- amico umano. Sapevano che il morso non era esattamente una bella soluzione, ma almeno l'avrebbe liberato dalle voci nella sua testa, e gli avrebbe permesso di dormire sonni tranquilli finalmente. Non avrebbe più dovuto preoccuparsi di portare sempre con sé un crocifisso. Avrebbe mai accettato di diventare un licantropo per liberarsi del demone che albergava dentro di lui?
Senza aspettare un minuto di più, i due fratelli raccolsero la legna che avevano adagiato alle loro spalle, per tornare di corsa dai loro amici, pronti a rivelare la possibile soluzione che avevano pensato.
«Woah ragazzi, con calma! Cos'è successo?» chiese Taehyun preoccupato, quando li vide arrivare in fretta e furia.
«F-Felix!» esclamò Jeongin, gettando la legna a terra sull'erba. «A-abbiamo una soluzione! Devi farti mordere!»
Felix spalancò gli occhi, credendo di aver sentito male, o che il suo amico stesse scherzando almeno. «Sei impazzito?»
«Cosa? No, certo che no!» esclamò Jeongin guardandolo male. «Avevano detto che alla fine di questo viaggio avresti dovuto decidere cosa fare. Diventare uno di noi o continuare la tua vita...tuttavia abbiamo pensato che se le due entità da lupo e da strega non possono coesistere in Hyuna... allora neanche il demone e il lupo potrebbero. Se Chris ti trasformasse, potresti liberarti del demone!»
«Oh...questo cambia le cose.» rispose sorpreso, con la bocca leggermente aperta. «Anche se abbiamo trovato questa soluzione provvisoria... resta comunque difficile dormire ora che so cosa potrebbe accadere.»
«Se Felix sarà d'accordo, lo farò quando saremo sicuri di non avere altre soluzioni.» disse Chris, pensando che trasformarlo solo per quello fosse una scelta azzardata. Non voleva mettere fretta al ragazzo, soprattutto perché avrebbe potuto rimpiangere quella scelta in futuro.
«Chris ha ragione. Teniamo in considerazione quest'opzione, ma al momento che le cose sono stabili è meglio che terminiamo questo viaggio e che Felix ci rifletta bene nei giorni che restano.»

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora