25: 喧嘩

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ーlitigio

Hyuna camminava in disparte, dietro tutto il gruppo, tenendo lo sguardo puntato sulla nuova ragazza. Con la scusa che era ancora scossa dall'accaduto, si era attaccata come una cozza al suo migliore amico, sbattendogli le ciglia e facendogli gli occhi dolci e lui come un pollo si era fatto intortare, ovviamente.
Lei aveva fatto lo stesso errore con Yeonjun. Si era fidata e il suo piano era quello di farla innamorare per poter eliminare tutto il branco, ma ora lui era cambiato. Aveva un passato che l'aveva portato a scegliere quella strada, mentre ora, con la coscienza apposto, era cambiato e faceva parte di loro. E lei? Riguardo quella ragazza aveva un brutto presentimento.

"Maschi..." pensò, non schermando di proposito la propria mente. Infatti l'amico si voltò, lanciandole un'occhiataccia a cui lei rispose con un sorriso finto. Non si sarebbe di certo risparmiata le frecciatine che stava pensando. Perché non fargliele sentire?
L'istinto di Minho non falliva quasi mai, ma ora era completamente inutile; soggiogato dalle sue emozioni non serviva proprio a niente. Se non riusciva a pensare lucidamente, in maniera oggettiva, la sua opinione non contava più. Gli piaceva davvero quella ragazza? Com'era possibile che fosse bastato uno sguardo?
Scacciò subito quella domanda dalla propria testa, quando si rese conto che anche a lei era bastato uno sguardo per pendere dalle labbra di Yeonjun.
«Smettila di fissarla così, altrimenti la insospettirai.» Baekhyun apparve al suo fianco. Era talmente impegnata a tenere d'occhio Joy, che nemmeno si era accorta del suo arrivo.
«Non posso farci niente. È più forte di me.» rispose sbuffando.
«Ti vedo più turbata di prima...è perché ha voluto parlare in privato con il tuo amico?»
Hyuna lo guardò allibita. Com'era possibile che quell'omega fosse così furbo?
«Quando Minho diffidava di Yeonjun, tutti gli credevano. Ora che ho dei sospetti io, ovviamente non mi crede nessuno, probabilmente nemmeno mio fratello. Chissà cosa gli avrà detto quella...tizia.»
«Penso sia normale. Lui è l'alpha.»
«Non ancora.»
«Ma il vostro branco l'ha comunque messo a capo. E non è quello che hai detto ieri sera.» ribatté lui, zittendola.

"...ascolta l'alpha..." Quanto avrebbe voluto rimangiarsi la frase della sera prima. Cos'altro avrebbe potuto ribattere? Alla fine era Minho a prendere le decisioni definitive, era stato lui ad ammettere Yeonjun nel branco e dare la possibilità a Baekhyun. E lui era il motivo per cui tutti avevano accettato che Joy proseguisse lungo la strada con loro. Minho era d'accordo, e le decisioni dell'alpha non si mettevano in discussione, sfortunatamente.
«Che si trovi un altro braccio destro.» borbottò, incrociando le braccia.
«Non dire stupidaggini, è qui che sbagli.» sospirò il più grande. «Sei l'unica a cui Minho potrebbe dare ascolto. Non è detto che lo farà, ma in qualche modo le tue opinioni gli ronzeranno nella testa prima o dopo.»
«Dovrebbe ascoltarmi, invece ha preso la decisione senza nemmeno starmi a sentire.»
«Ehi tu!» Yunho si avvicinò a loro e guardando l'omega. «Col cavolo che ti lasciamo indietro, potresti combinare chissà cosa!»
«Stavamo parlando, Yunho. Lascialo con me, o non ti fidi?» Hyuna lanciò la frecciatina, ancora infastidita.
«D'accordo...» fece per voltarsi, ma poi la guardò ancora. «Guarda che noi ci fidiamo di te, ma...con Yeonjun, ecco-»
«Sono stata ingannata una volta, quindi credete che mi possa sbagliare ancora, non è così? Non pensate che magari questa volta è Minho quello nella mia posizione? Oh giusto, per voi siamo uguali solo quando vi fa comodo.» ribatté con voce fin troppo alta, da far voltare anche gli altri.
«Hyuna-»
«Non è il momento!» esclamò a Chenle, zittendolo. Camminò velocemente verso Mark, davanti al gruppo, prendendogli la mappa dalle mani. «Baekhyun, vieni qui per favore.»
«Che stai facendo?» chiese Yugyeom preoccupato per le reazioni della figlia.
«Ci penserò io, almeno faccio qualcosa per distrarmi.»
«No, intendevo... perché Baekhyun?»
Hyuna fece una smorfia. «Perché è l'unico che mi crede. Ora ricominciamo a camminare, avanti. Oppure a Middmarsh ci arriviamo il mese prossimo.» disse sotto lo sguardo allibito dei suoi amici. Se l'era davvero presa così tanto per Joy?
«Sono talmente vecchio che so come arrivarci anche senza la mappa.» scherzò Baekhyun, affiancandola. Stava cercando di sdrammatizzare la situazione e alleggerirla, ma poteva percepirlo che non stava funzionando molto bene.
«Allora sarai più che di aiuto.»

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora