34: 汚染された

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ーcontaminato

«Questi libri sono inutili! Chissene frega di come si uccide un lupo mannaro!» esclamò Lucas, lanciando il libro sul tavolo con troppa forza. L'oggetto scivolò sulla superficie, cadendo con un forte tonfo sul pavimento dalla parte opposta e attirando l'attenzione di tutti. Il monaco gli lanciò un'occhiataccia, intimandogli di stare più attento e stare in silenzio. Velocemente mimò un 'mi scusi' con le labbra, per poi correre a raccogliere il libro che aveva lanciato.
«Scusate, sono un po' nervoso...» disse sedendosi sulla sedia.
«Baekhyun, con più di quattrocento anni di vita, non hai nessuna conoscenza in queste cose?» chiese Chenle, prendendo l'ennesimo libro dall'immensa pila che avevano sul tavolo.
«No, mi spiace ma non si vedeva una strega che manifestasse il suo potere da secoli purtroppo...per essere precisi da ancora prima che nascessi.» rispose il più grande, continuando a sfogliare svogliatamente l'ennesima pagina inutile del libro che stava controllando.
«Se non troviamo un modo per usare i poteri di Hyuna o Jeongin, non possiamo liberare Felix...» Seungmin sbatté la testa sul tavolo, con aria sconsolata.
«Se lo facessimo fare alla chiesa correremo dei pericoli, e Felix potrebbe essere messo alla forca...» borbottò Hyunjin, appoggiando il mento sulla spalla di Seungmin, anche lui con aria abbattuta. Un esorcismo della chiesa non era per niente sicuro, la maggior parte delle persone finiva condannata per aver servito il demonio a priori.
«Forse qui c'è qualcosa...» disse Zack, facendo scivolare il libro al centro del tavolo. «Date un'occhiata qui...c'è un altro modo per avere un grimorio. Non dobbiamo per forza prenderne uno già esistente.»
Yugyeom si sporse sul tavolo, verso il libro. «Qui dice che ogni strega dovrebbe possedere il proprio libro di incantesimi? Quindi nel mondo dovrebbero essercene altri in giro?»
Zack lo bloccò subito, negando l'ipotesi del più grande. «Non credo proprio, considerando che l'ultima strega conosciuta è vissuta un millenio fa, perciò penso che molti siano andati perduti o comunque sono stati distrutti. Intendo, se fossi una strega è ciò che farei...non lascerei il mio libro di incantesimi nelle mani di qualcun altro. Credo che quelli in possesso della chiesa appartengano alle streghe messe al rogo e che non siano riuscite a nasconderli o distruggerli, oppure non sarebbero così introvabili.»
«Effettivamente non hai tutti i torti...» sussurrò Yuta. Il ragionamento di Zack non faceva una piega. «Perciò Hyuna dovrebbe avere il suo?»
«Non è possibile passarlo di generazione in generazione? Nel senso, se sua madre era una strega, non potrebbe avere il suo?» ipotizzò Jongho.
Yugyeom sospirò. «Credo che sia disperso...oppure bruciato. Oppure non aveva direttamente manifestato i suoi poteri quand'era in vita.»
«Quindi come fa una strega ad avere il proprio?» domandò Hyunjin esasperato. «Deve fare un qualche rituale strano?»
«Joy non aveva detto che Renjun è una sorta di stregone? Se ha fatto un incantesimo a lei per renderla quasi immortale, deve possedere un libro di incantesimi, no?» parlò Minho, sedendosi sulla superficie del tavolo.
«Sì, tecnicamente qui c'è scritto che per fare incantesimi di livello superiore è necessario un grimorio.» lo sguardo di Jeongin era fisso sulle pagine che stava leggendo. «Forse bisogna fare qualcosa in particolare? Oppure avere un certo livello di magia?»
«Quindi siamo di nuovo a punto e a capo? Cioè, potevamo avere una possibilità se Hyuna e Jeongin avessero un grimorio, ma non abbiamo la minima idea di come possano ottenerlo...» disse Felix. «...scusate, ma dov'è Yeonjun?»
«Lui è con Hyuna. Sta facendo ancora pratica con la trasformazione.» rispose Minho, andando verso la libreria per riporre i libri che avevano già controllato ma che alla fine si erano rivelati inutili.
«Io ho un'altra domanda invece.» Lucas puntò il suo sguardo su Zack, un po' sospettoso. «Tu cosa ci fai ancora qui con noi? Volevi arrivare in città in sicurezza e questo lo capisco, ma non dovevamo solo accompagnarti qui a Cesalova?»
Zack arrossì fino alla radice dei capelli. «O-oh beh hai ragione, è so-solo che...»
Chenle appoggiò le mani sui fianchi avvicinandosi a Lucas e continuando a fissare il più grande. «Solo che?»
«Che avevo dimenticato come ci si sentisse ad essere parte di un branco. Tutto qui...» rispose senza guardarli. Però poteva benissimo sentire il loro sguardo sorpreso addosso. Come biasimarli, di certo non era quella la risposta che si aspettavano di ricevere. Lui stesso stava morendo dalla vergogna.

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora