ーlicantropo
Minho e Jeongin presero Yeonjun per la camicia, voltandolo con la forza e sbattendolo di schiena sul tavolo. Yugyeom, intenzionato a fare lo stesso, si fermò sedendosi nuovamente sulla sedia e guardando tranquillamente la scena. Era normale che avessero reagito così no? O almeno così la pensava, perciò non si pose minimamente il problema di fermarli.
«Ragazzi, che state facendo?» Hyuna si avvicinò come un fulmine e prese i polsi di entrambi, cercando di far mollare loro la presa per liberare Yeonjun.
«Non ora Hyuna.» ringhiò Jeongin, cercando di controllare il colore degli occhi. Non c'era molta gente a quell'ora, ma non poteva comunque rischiare di farsi scoprire. Era metà mattina, la maggior parte delle persone che alloggiavano lì si svegliava presto, o per lavoro, oppure per mettersi in viaggio essendo di passaggio. In più, avevano avuto la possibilità di scegliere il tavolo, prendendone uno nell'angolo della stanza per passare il più inosservati possibile. Però nessuno di loro aveva previsto che la situazione avrebbe preso quella piega, e quindi il tavolo isolato sarebbe stato utile per quel motivo.
Hyuna continuava a far forza sui polsi dei due ragazzi, usando anche la sua forza da lupo, ma niente. Minho e Jeongin erano irremovibili, e ovviamente erano più forti di lei.
Jisu, alle sue spalle, decise di prenderla e costringendola ad indietreggiare. La mano di Minho premeva insistentemente sul petto del biondo, continuando a pressarlo sulla superficie in legno. Fu in quel momento che Yeonjun iniziò a sentire il respiro pesante, dato che la mano del più grande schiacciava sulla sua cassa toracica, mentre quella di Jeongin sulla sua spalla per poterlo tenere giù ancora meglio.
«Come cazzo sapevi del marchio?!» ringhiò Minho.
Yeonjun poté percepire una leggera presenza pungere contro il proprio petto: gli artigli di Minho minacciavano di uscire e incidergli la pelle. Notava la rabbia nei suoi occhi, dovuta anche al fatto che stesse cercando di controllarsi per non farle prendere il sopravvento e ferirlo seriamente.
Yeonjun sapeva che non sarebbe mai stato in grado di battere Minho. Forse in forza non gli era drasticamente inferiore, ma in esperienza c'era un abisso a separarli.
«Gliene avevo parlato io.» si intromise Hyunjin. Fece il giro del tavolo, cercando di far ragionare i due ragazzi e convincerli a lasciar andare suo fratello da quella presa soffocante. Aveva notato che iniziava a respirare in modo pesante. «Non credevo sarebbe successo, è solo colpa mia...certo che anche tu, quando ieri ti ho detto di parlare con lei, non intendevo marchiarla!»
«Fottiti Hyunjin, perché cazzo gliel'hai detto?!» esclamò Jeongin, allontanandolo con una spinta grazie alla mano libera.
Lucas si avvicinò e prese Minho per un braccio, cercando di staccarlo senza aver successo. «Minho calmati se hanno deciso così-»
«No che non mi calmo!» il più grande diede uno strattone, mantenendo lo sguardo fisso in quello di Yeonjun, senza nemmeno battere ciglio. «Come ti sei permesso?! Sai cosa accadrebbe se tu morissi?!» continuò, stringendo il tessuto della camicia fra le dita, per resistere all'impulso di avvolgerle attorno al suo collo.
Yeonjun digrignò i denti iniziando ad arrabbiarsi. L'aveva preso per uno stupido?
Afferrò i polsi di Minho e Jeongin, allentando un poco la pressione per poter respirare di nuovo normalmente. «Certo che lo so, ma eravamo-»
«E se lo sai perché diamine sei stato così egoista?!» continuò il più grande senza lasciarlo parlare e avvicinandosi mostrando i canini allungati. Tuttavia vide lo sguardo dell'altro farsi più duro, per niente intimidito.
«Egoista? Eravamo entrambi d'accordo, cosa ti costa ammettere che vorresti essere al mio posto?!» urlò, volendo sbattergli in faccia ciò che pensava. Dopo le rassicurazioni di Hyuna, aveva lasciato correre e non ne aveva più parlato apertamente con Minho, nonostante questa cosa continuasse a pesargli in realtà. «O forse sei incazzato perché sai che se io dovessi morire, non potrai riaverla?!»
«Adesso basta!» urlò Hyuna, dopo essersi liberata dalla stretta della sua migliore amica. Non ne poteva più di ascoltarli. Di guardarli mentre parlavano come se lei non fosse presente. «Jeongin, so cavarmela da sola, so bene cos'ho scelto di fare! E tu, Minho che diamine pensi di fare?! Tu ed io abbiamo deciso di comune accordo di non provarci nemmeno, ma non ero di certo io quella che aveva proposto l'idea, quindi non hai il minimo diritto di lamentarti se Yeonjun ed io abbiamo deciso di fare questa cosa! E tu, Yeonjun, che cazzo significa 'potrai riaverla'?! Quando fate così mi sembra di essere solo un premio per alimentare il vostro stupido ego!»
A quelle parole, Yeonjun sgranò gli occhi. «N-no, Hyuna non è così-»
«Aspettate...perché state litigando?» domandò Rachel, non capendo cosa fosse questo 'marchio' di cui parlavano.
Minho la ignorò e lasciò la presa che aveva sulla camicia di Yeonjun, schioccando la lingua contro il palato con aria palesemente seccata che nemmeno si sforzava di nascondere. La vena sporgeva leggermente sul collo, lasciando intendere il suo livello di rabbia attuale. «Perfetto.» disse seccato. Si voltò e si incamminò verso l'uscita, scontrandosi con Hyuna che stava per fare lo stesso. «Cosa credi di fare? Sono io che me ne vado.»
«Ho bisogno di stare da sola, me ne vado io!» rispose la ragazza, fulminandolo con lo sguardo.
«Ed io ho detto che sono io ad andarmene.»
«Ragazzi, state sul serio litigando su chi dei due deve andarsene?!» intervenne Taehyun.
Rachel li guardò con una smorfia. «Io non ho ancora capito cosa sta succedendo...»
I due ragazzi si voltarono contemporaneamente. «Zitti voi due, non immischiatevi!» senza aggiungere altro, entrambi uscirono dandosi una spallata a vicenda prima di prendere l'uno la direzione opposta dell'altro.
«Sono un caso disperato...» sussurrò Jisu, avvicinandosi a Yeonjun, che si era alzato dal tavolo. «Stai bene? Davvero, Minho non è mai così...rompi scatole.»
«Non lo era stato nemmeno con me...probabilmente sapeva già che tra me e Hyuna non sarebbe durata.» sospirò Hyunjin, sentendosi in colpa verso il fratello. Se non gli avesse parlato del marchio, non ci sarebbero stati problemi in quel momento.
«Credo che se non ci fosse di mezzo Hyuna, non avresti problemi ad andare d'accordo con lui.» parlò Mark. «Andate anche d'accordo alcune volte. Credo solo che Minho abbia nascosto tutto così bene e per così tanto tempo, che ora non riesce più a contenersi. D'altronde nemmeno noi ci eravamo mai accorti di nulla.»
«Se ce ne fossimo accorti prima, magari saremmo stati più utili e avremmo potuto dare loro dei consigli su come gestire diversamente la situazione...» disse Jackson.
«A me non piace il fatto che tu abbia marchiato mia sorella, ma perché state insieme da poco. E se i tuoi sentimenti in futuro cambiassero? Vi rendete conto di questo? Ovviamente ce l'ho anche con lei, chiariamo questo punto.» disse serio Jeongin. Aveva le braccia incrociate al petto, mentre fissava Yeonjun con gli occhi ridotti a due fessure.
«Continuo a non capire cosa centriate voi due con le nostre decisioni. Posso capire Yugyeom, ma siamo abbastanza grandi da conoscere le conseguenze di ciò che facciamo. E comunque no, sono sicuro che i miei sentimenti verso tua sorella non cambieranno, altrimenti non avrei mai proposto una cosa del genere.»
Jeongin prese lo schienale della sedia, tirandolo per allontanarla dal tavolo quel poco che bastava per potersi sedere. «Sarà meglio per te, altrimenti ti ucciderò con le mie mani.»
Rachel picchiettò sulla spalla di Jisu con l'indice. La vide girarsi con un sopracciglio inarcato, in attesa che parlasse, ma Rachel abbassò lo sguardo un po' imbarazzata.
«Non hai capito?» domandò Jisu, vedendola annuire poco dopo senza che la guardasse negli occhi.
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𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞
Про оборотней🌕 PRIMO VOLUME 🌕 Genere: fantasy, love story, werewolf E se il folklore medievale non fossero solamente credenze? Il Medioevo è un periodo buio in cui vivere, soprattutto per alcune persone. Persone come Hyuna e la sua famiglia, costrette a portar...
