-casa
"Is your heart taken?
Is there somebody else on your mind?
I'm so sorry, I'm so confused,
just tell me, am I out of time?"
Jinyoung non era per niente tranquillo. Sentiva che qualcosa non quadrava; come aveva fatto la chiesa a trovarli? E Taehyung come faceva a sapere che quel giorno avrebbero accettato quell'incarico?
Quelle erano domande a cui non riusciva a dare una risposta. E poi, Taehyung come faceva a sapere che quello era il loro lavoro? L'unico a conoscenza di ciò era Hobi, ma Jinyoung si fidava di lui; lavorava per loro da talmente tanto tempo che non avrebbe mai dubitato della sua sincerità. Inoltre Hobi era un licantropo come loro, non avrebbe avuto senso esporsi in quel modo alla chiesa, rischiando così di morire.
C'erano troppe cose che non gli tornavano, troppe incognite; gli mancavano ancora troppe informazioni probabilmente, oppure qualcosa gli stava sfuggendo da sotto il naso.
A causa degli ultimi avvenimenti, Jinyoung si ritrovò costretto a dover rimandare la missione nella tenuta dei cacciatori. L'alpha ritenne più opportuno aspettare che le acque si fossero calmate, prima di riprendere le operazioni notturne. Non voleva rischiare un'altra imboscata.
In quei giorni, Yugyeom era tornato come nuovo e come lui anche Jackson. Mark e Kunpimook avevano perlustrato i dintorni della tenuta, ma non avevano trovato ancora niente di utile che potesse aiutarli.
Fu Minho a dire a Hyuna della morte di Youngjae alla fine. Nessuno di loro riusciva ancora a metabolizzare l'accaduto; Youngjae era il raggio di sole del branco. Era l'unico capace di portare il sorriso anche quando c'era solo tristezza. Era Youngjae a portare il sole quando fuori pioveva; c'era sempre e solo la luce attorno al ragazzo, e non vedere più quel concentrato di energia, positività ed allegria che girava per casa era straziante per tutti.*
«Sei davvero sicuro di quello che stai facendo?»
«Ti ho già detto di sì, Hyunjin. Lo sto facendo per Hyuna.» rispose Yeonjun, alzando gli occhi al cielo per la millesima volta. Aprì il lucchetto delle catene che tenevano Hyunjin incatenato al muro, lasciandole cadere a terra con un tonfo. Hyunjin sollevò i polsi doloranti, massaggiandoseli con una smorfia in viso. I lividi erano ben visibili sulla sua pelle pallida e sporca di sangue. Quando si alzò, sentendosi libero da quelle catene, percepì le sue ossa veramente indolenzite. Le gambe tremavano solo dopo i primi passi, ormai non più abituate all'azione, dato che passava la maggior parte del suo tempo seduto sul pavimento duro della cella. Fu costretto ad appoggiarsi alla parete per avere un minimo di sostegno.
«Tieni, metti questo. La tua pelle non è più abituata alla luce del sole.» parlò Yeonjun, passandogli un mantello lungo e scuro.
Hyunjin lo indossò velocemente e lo ringraziò, per poi seguirlo fuori dalle celle silenziosamente. Era vero che teoricamente erano tutti fuori a caccia, ma la precauzione non era mai abbastanza.
«Sbrighiamoci, non vorrei che qualcuno faccia qualche scherzo e torni prima.» disse il più grande, facendogli segno di seguirlo.
I due corsero velocemente verso le scale, risalendole senza emettere alcun suono. Hyunjin fu costretto a chiudere gli occhi all'istante una volta in cima. Appena arrivò davanti ad una grande finestra, da cui entrava una forte luce, sentì i suoi occhi bruciare.
«Hyunjin, non puoi andare in giro con gli occhi da lupo!» fece notare l'altro.
«Lo so, ma i miei sono troppo sensibili...quelli da lupo sono più resistenti, non so se mi sono spiegato.» rispose Hyunjin, seguendolo verso l'uscita. Sentiva il cuore battere all'impazzata. Non vedeva la città da chissà quanto tempo. Là sotto non era stato in grado di tenere il conto dei giorni, per cui non aveva la minima idea di quanto fosse passato, da quando era stato preso come prigioniero. E sicuramente ai suoi rapitori non interessava minimamente informarlo di ciò.
I rumori della città giunsero alle sue orecchie e Hyunjin giurò di non esser mai stato così entusiasta di poter udire il chiacchiericcio della gente che spettegolava, o che semplicemente si scambiava qualche parola.
«Vai.» disse secco Yeonjun distogliendo l'attenzione dell'altro ragazzo dalle vie, attirandola su di sé.
«Tu non vieni?» domandò perplesso.
«Non posso. Non ne ho ancora parlato a Hyuna, se venissi con te capirebbe.» Yeonjun abbassò il capo, con aria dispiaciuta. «E poi gli altri mi hanno visto uscire per delle commissioni, devo tornare per forza.»
«Capisco. Allora grazie, Yeonjun.»
Pochi secondi dopo, Hyunjin era sparito dalla sua vista, nascosto in quell'enorme mantello nero.

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𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞
Lobisomem🌕 PRIMO VOLUME 🌕 Genere: fantasy, love story, werewolf E se il folklore medievale non fossero solamente credenze? Il Medioevo è un periodo buio in cui vivere, soprattutto per alcune persone. Persone come Hyuna e la sua famiglia, costrette a portar...