𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞

４５: 兄

ーfratello maggiore

" Don't go tonight, stay here one more time.
I need you now by my side.
It tears me up, when you turn me down.
I'm begging please, just stick around.

I'm sorry, don't leave me.
I want you here with me.

I can't breathe, I'm so weak.
I know this isn't easy.

«Fallo!» urlò Seonghwa. «ORA!»
Senza indugiare, Jaemin spinse Jeongin in ginocchio. Afferrò saldamente l'elsa della spada e con un ampio e netto movimento recise la testa del licantropo.

Il tempo sembrò quasi fermarsi, mentre gli occhi di Hyuna si spalancavano il più possibile e la bocca si aprì involontariamente in uno stato di shock. Smise di battere i pugni sulla barriera in cui Renjun aveva confinato lei, Yeonjun e Taehyun con le lacrime che iniziavano a scendere come un fiume in piena. La gola le faceva male e bruciava per quanto avesse urlato e pregato Renjun di lasciar andare suo fratello minore.
Taehyun si appoggiò alla barriera. Bruciava, ma il dolore non era nemmeno paragonabile a quello che stava provando in quel momento.
Si lasciò scivolare contro di essa, mentre sentiva quel dolore tagliente svanire alla stessa velocità con cui era arrivato. Sapeva perfettamente cosa significava: il legame con Jeongin era stato tagliato completamente nel momento in cui Jaemin l'aveva decapitato.

Improvvisamente, Minho venne investito da un flusso impetuoso di pensieri: quelli di Hyuna.
Il respiro gli si bloccò per qualche istante, prima che prendesse l'ultima guardia, sbattendole la testa al suolo con tutta la forza che aveva.
In fretta iniziò a correre nella direzione che avevano preso i suoi amici, senza dire nulla al resto del branco, ancora impegnato a mettere fuori gioco le guardie.
«Jeongin!» urlò a squarciagola, attirando anche l'attenzione di Yugyeom.
Il più grande non ci pensò due volte a seguire Minho dopo aver udito il nome del figlio.

Minho arrivò giusto in tempo per vedere Hyuna prendere a pugni la barriera magica di Renjun, mentre inveiva ripetutamente contro di lui. I suoi occhi sfavillavano, azzurri come due zaffiri.
Un ruggito assordante vibrò dalla gola della ragazza, mentre si lanciava contro la barriera con una spallata. Questa si spezzò. I paletti si ruppero all'istante e i ragazzi furono liberi.
Hyuna aveva avvolto il suo corpo con un sottile strato di magia, per poter contrastare quella della barriera senza nemmeno rendersene conto.
«Hyuna!» Yeonjun provò a prenderla per un braccio, ma con un acuto ululato, la ragazza si trasformò completamente in un grosso lupo nero.
Lui e Yugyeom fecero solo in tempo a riconoscere Renjun, per collegare tutto. Una rabbia cieca iniziò a crescere nei loro petti, mentre vedevano Seonghwa voltarsi per darsela a gambe.
«Dannazione, Hyuna!» Minho non perse altro tempo, effettuando a sua volta una trasformazione completa. I vestiti si strapparono all'istante, mentre il pelo color miele cresceva, ricoprendolo interamente.
Senza esitazione, Minho puntò a Renjun, afferrandogli il braccio fra le zanne per impedirgli di usare le mani e impedirgli così qualsiasi movimento, mentre Hyuna caricò Jaemin.
La rabbia che provava in quel momento era molta, tanto che Jaemin era l'unica cosa visibile nel suo raggio visivo. Era tutto estremamente confuso, mentre le immagini della morte di suo fratello, avvenuta solo pochi minuti prima, continuavano a ripetersi come una pellicola in loop.
La lama di Jaemin la colpì sulla zampa, ma aveva talmente tanta adrenalina in corpo, che non era in grado sentire quel lieve dolore.
Stava combattendo in modo disordinato e confuso, lasciando che i sentimenti negativi prendessero il sopravvento.
«Yeonjun, occupati di Taehyun... vado a prendere Seonghwa.» ordinò Yugyeom, mentre il pelo scuro iniziava a crescere e ricoprirgli la pelle. Iniziò a correre, seguendo le tracce del ragazzo determinato a prenderlo.
L'aveva visto allontanarsi non appena Minho e Hyuna avevano lanciato l'attacco. Non se lo sarebbe di certo fatto scappare.
Minho immobilizzò Renjun, dopo avergli messo fuori uso una delle mani. Lo sbatté sul terreno, tenendo l'altro braccio pressato con forza per impedirgli di muoverlo e giocare loro qualche scherzo. Fu in quel momento che se ne rese conto: senza la sua magia, Renjun non era niente. Era debole, non riusciva più nemmeno a trasformarsi in licantropo.