31: 魔法

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ーmagia

" You know that I care for you,
I'll always be there for you.
I promise I will stay right here.
I know that you want me too,
Baby we can make it through anything,
'Cause everything's gonna be alright. "

Il sole batteva, potevano scorgerlo dall'unica finestra presente. Era un nuovo giorno e Minho e Hyuna non si erano ancora ripresi. Gli altri avevano bruciato i corpi, costretti a restare in quella costruzione. Era molto più sicuro per loro in quel momento, non potevano viaggiare portandosi dietro i corpi dei loro amici privi di sensi, se nella peggiore delle ipotesi fosse accaduto qualcosa, sarebbe stato un problema occuparsi di due cose contemporaneamente.
Restare nascosti lì finché non avrebbero ripreso i sensi era la cosa migliore da fare. La montagna era piena di prede, per cui non sarebbe di certo mancato il cibo. L'unico problema era l'acqua, ma Baekhyun aveva assicurato loro che più avanti c'era un piccolo ruscello, nonostante non fosse segnato sulla mappa.
L'unico problema con cui dovevano convivere era la puzza di Zack. Non sapevano da quanto non si lavasse, ma stava diventando insopportabile; all'aria aperta si disperdeva, invece in quella stanza con un'unica finestra e una sola entrata, restava concentrata in quelle quattro mura insieme all'odore di sangue.

«Perché non si svegliano?!» esclamò Jisu alzandosi dal pavimento e iniziando a camminare avanti e indietro. Era anche una scusa per allontanarsi da Zack. Il suo olfatto sensibile stava iniziando a dare di matto, e temeva che sarebbe finita con l'insensibilità totale e non sarebbe più stata in grado di sentire gli odori.
«Possiamo stare certi che Lucas pesterà Joy fino al loro risveglio.» rispose Taehyun, indicando le scale che portavano alle celle da cui provenivano diversi rumori di colpi.
«O la ucciderà se non dovessero farlo.» borbottò Yunho, beccandosi un pugno sulla testa da Yiren. «Lo dico solo perché sono passati ben due giorni e loro non hanno mosso un muscolo...Come ha fatto Lucas a non essersi ancora stancato di prenderla a pugni?»
«Perché ieri pomeriggio gli ho dato il cambio io.» confessò Jongho, alzando la mano con aria colpevole, ma con l'espressione di uno che non si pentiva minimamente di ciò che aveva fatto.
«State zitti, Minho si è appena mosso!» li zittì Yeji, quando vide il ragazzo muovere la testa.
Minho si alzò, mettendosi a sedere. Subito si portò una mano alla testa, vedendo tutto sfocato. «Che male, mi sta scoppiando la testa!»
Jisu si avvicinò, appoggiando una mano sulla sua schiena per sostenerlo. «Calma, il dolore psicologico che avrai provato quando Hyuna veniva ferita dev'essere stato parecchio forte.»
Sentendo il suo nome, spalancò gli occhi e la cercò immediatamente con lo sguardo. Vedendola poi accanto a sé mentre dormiva tranquillamente tirò un sospiro di sollievo. «Non quanto vederla soffrire.» mormorò.
«Non ti preoccupare, si riprenderà. Abbiamo preso Joy, potrete vendicarvi.» gli disse Seungmin. Credeva che così l'avrebbe rassicurato, ma quella notizia fece decisamente l'effetto opposto.
«Joy?! Dov'è?!» gridò cercando di alzarsi in piedi. «Giuro che le strappo il cuore a mani nude!»
Jisu lo spinse di nuovo a terra. «Non è ancora il momento, devi riposare un po'. E devi anche mangiare qualcosa.»
Minho si limitò ad annuire, tornando a sdraiarsi con una smorfia a causa del dolore provocato dai paletti sporchi di strozzalupo.

Passò ancora mezza giornata prima che anche Hyuna riuscisse a svegliarsi. Le ferite erano rimarginare in superficie, ma il dolore era ancora presente. Però ormai quella era la routine: ferite rimarginate e dolore che restava per qualche ora.

«Cretina!» non appena riuscì a mettersi seduta, Jeongin la prese per le spalle, tirandole una testata e colpendola in mezzo alla fronte.
«Jeongin, quanto amore nell'aria!» ribatté lei intontita, mentre sbatteva continuamente le palpebre nel tentativo di stabilizzare la vista traballante.
«Mi hai fatto morire!» la rimproverò. «Non volevo perdere anche te...»
Hyuna lo abbracciò, accarezzandogli i capelli neri. «Tranquillo Jeongin, sto bene. Non ti lascio.»
«Non fare promesse che non puoi mantenere!» ribatté stringendola. «Siamo costantemente in pericolo, non promettere cose che sai di non poter fare.»
E quella era la verità; non poteva promettere a Jeongin che non lo avrebbe mai lasciato solo, perché se non ci fosse stato Baekhyun, lei e Minho sarebbero morti.
«Ehi...» Yeonjun si sedette timidamente accanto a Hyuna. «Come ti senti?»
Prima che lei venisse catturata avevano litigato e non sapeva davvero come comportarsi in quel determinato momento. Avrebbe solo voluto abbracciarla. ù
«Sto bene...aspettate, Minho dov'è?!» esclamò tirandosi su di scatto.
«Sono qui, sto bene.» rispose appoggiandole una mano sulla spalla per tranquillizzarla.
Lei si rilassò, riportando la sua attenzione su Yeonjun. Iniziava ad essere meno intontita, e i ricordi dei giorni precedenti iniziarono a riaffiorare uno dopo l'altro. Doveva assolutamente chiarire con lui. «H-ho bisogno di parlarti.» mormorò prendendogli la mano.
«Non puoi ancora alzarti... usciamo noi, vi lasciamo un po' soli.» propose Jisu, spingendo l'amica a risdraiarsi.
«Avanti, vieni Minho. Ti aiuto.» disse Hyunjin, aiutandolo ad alzarsi.
Durante quella metà giornata, Minho si era nutrito a sufficienza per ristabilirsi. Anche il dolore era passato; era solo un po' provato.

𝙈𝙊𝙊𝙉𝙇𝙄𝙂𝙃𝙏: 𝐓𝐚𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora