Una notte senza stelle.

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Il sole stava quasi per tramontare, quando Luna si accorse di dover tornare al dormitorio, prima che qualcuno o qualcuna la vedesse lì nella foresta. Si infilò le scarpe e iniziò ad incamminarsi verso il dormitorio dei Corvonero. Si sentiva stanca e spossata, forse pensava troppo. Ripeteva sempre a se stessa che pensava troppo, ma tuttavia non smetteva mai di pensare. 

Era ormai notte fonda, quando Luna si girava e rigirava nel letto. Leila, la sua compagna di stanza, russava senza sosta, e ogni tanto borbottava qualche parola sconnessa. Luna fissò il soffitto, non riusciva a dormire. Mentre scrutava le travi del soffitto stellato del dormitorio, pensò che aveva voglia di vedere le stelle, quelle vere. Si vestì, prese la sua bacchetta, e uscì dal dormitorio. 

"Lumos!" disse quasi sussurrando Luna. La bacchetta illuminò l'intero corridoio, vuoto e silenzioso. La luce della luna piena che entrava attraverso le finestre, tuttavia, illuminava abbastanza il corridoio e c'era una luce quasi eterea. "Nox!" Disse piano Luna. L'aria era rarefatta e densa. Mentre camminava, Luna vide una sagoma, alta e magra sfrecciare davanti ai suoi occhi. All'inizio pensò fosse la dama grigia, ma ripeté a se stessa che non era di certo un fantasma ciò che aveva visto. Luna si fermò, e si affacciò all'angolo del corridoio per vedere chi fosse, sperando di non essere vista. Sentii singhiozzare, come se qualcuno stesse piangendo. La luce della luna illuminava l'intero corridoio e sembrava pieno giorno. Vide Draco. Aveva le mani davanti al viso e i capelli alla luce della luna sembravano ancora più bianchi, e la sua pelle ancora più diafana. Luna pensò per un instante, solo per un instante, che Draco fosse il ragazzo più bello che avesse mai visto. Per sbaglio Luna fece cadere la bacchetta, e il rumore fece balzare di soprassalto Draco, che levò le mani dal viso e si guardò intorno con fare guardingo. I suoi occhi grigi erano spalancati, quasi terrorizzati che qualcuno lo potesse vedere lì, per terra, a piangere, come il più stupido dei mocciosi. Luna rimase immobile, e si trasformò in una statua di marmo. Il silenzio era surreale e sembrava abbracciare tutto l'intero corridoio e la luna stessa. Draco si alzò di scatto e scappò via.

Luna si incamminò verso il dormitorio, confusa e incredula di quello che aveva appena visto. Draco Malfoy che piangeva nel cuore della notte nella torre di Astronomia. Perché era lì? Perché piangeva? Luna continuò a ripetersi queste domande nella sua testa, mentre tornava al dormitorio. Da un vetro rotto di una finestra Luna vide il cielo e si accorse che era senza stelle, curioso pensò. Non seppe perché fosse curioso, ma non fece che ripeterselo. 

Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora