Le grandi finestre della biblioteca filtravano la luce giallastra del sole, che stava per tramontare. Le nuvole erano nere ed una folta nebbia era scesa fino alla foresta proibita. Luna si accorse che aveva passato l'intero pomeriggio in biblioteca. Salutò Karina velocemente, per poi dirigersi verso la Sala Grande a cenare.
I corridoi erano quasi deserti e gli studenti sembravano frettolosi di tornare nei loro dormitori. Il freddo autunnale sembrava essere arrivato. Luna non faceva altro che pensare a quella notte e a Draco. A volte si chiedeva perché non faceva altro che torturarsi con i suoi pensieri, ma era una cosa che non riusciva a tenere a bada. Arrivò alla porta della Sala Grande e vide con la coda dell'occhio che era gremita di studenti e studentesse. Entrò senza dare troppo nell'occhio, camminando verso Leila che l'aspettava già seduta. Si girò alla sua sinistra e vide Draco con una camicia bianca e un pantalone nero, sembrava di buon umore e scherzava con un ragazzo Serpeverde del sesto anno. La risata fragorosa di Draco inondava la stanza; o forse inondava solo la testa di Luna. Si sedette al suo posto, guardandosi intorno. La luce delle torce ai lati della sala la illuminavano di una luce calda. Luna mangiò qualcosa frettolosamente e senza troppa voglia, si sentiva stanca e voleva riposare, per mettere ordine nella sua testa. Leila la guardò curiosa.
"Luna ti senti bene?" Chiese Leila. "Sisi, sono stanca, tutto qui." Luna le sorrise debolmente. Leila ricambiò il sorriso e capì immediatamente che Luna non aveva molta voglia di parlare.
Fuori pioveva insistentemente e la luna piena era coperta da nuvole e nebbia. Il boato dei tuoni rimbombava fuori le mura del castello. Luna chiuse il libro che stava leggendo, bevve un goccio di distillato soporifero e si mise sotto le coperte. Una leggera luce trapelava dalla finestra accanto a Luna."Opus sanguinis pura. Opus sanguinis pura. Draco era in piedi, a torso nudo. William aprì una porta nera, sparendo al suo interno.
Opus sanguinis pura. Draco ripeteva la frase sussurrandola, prendendo in mano una rosa nera. Con una spina della rosa si tagliò l'indice della mano destra, ed una goccia di sangue partì dal dito e cadde su un foglio di pergamena ingiallito.
Un urlo. Dolore. Ancora..."Luna si svegliò di sopprassalto, tenendosi il petto con la mano. Il rumore fragoroso del tuono governava la notte. L'urlo era reale. Luna scese dal letto e continuava a sentire un urlo. Proveniva dalla torre di Astronomia. Luna prese la bacchetta velocemente. Uscì dal dormitorio, vestendosi in fretta. Il rumore delle grida rimbombava nelle mura del castello e si chiese come mai lo sentisse solo lei, come mai tutti dormissero.
"Lumos Maxima!" Un fascio di luce uscì dalla bacchetta. Il corridoio si illuminò, e le grida si facevano sempre più insistenti. Le gambe di luna erano tremanti e sentiva il cuore uscirle dal petto. Aveva paura, ma la curiosità era maggiore. Seguì le grida, camminando piano e respirando a malapena. Salì le scale a chiocciola della torre di Astronomia e vide davanti a lei un qualcosa che mai si sarebbe aspettata di vedere. Julie Davies, una studentessa Tassorosso del quinto anno. Aveva la bocca spalancata ed era distesa per terra supina, ma non gridava più. Aveva le sembianze di un cadavere ed aveva le labbra violacee. Indossava una vestaglia bianca dai merletti neri. La fioca luce della luca illuminava la sua pelle, che era diafana. Luna riusciva a malapena a respirare. Sentii dei passi svelti provenire dalle scale a chiocciola. Erano il professor Silente e la professoressa McGranitt, entrambi in vestaglia da notte. Avevano la bacchetta in mano e sembravano visibilmente preoccupati. "Che cosa è successo?" Chiese la professoressa McGranitt con la voce tremolante, guardando Julie sul pavimento. "Io... Non lo so." Rispose Luna, guardandosi intorno confusa. Silente si avvicinò alla ragazza per terra e con uno sguardo angosciato, la guardò. "Questa ragazza è vittima di un forte, terribile maleficio. Va portata immediatamente in infermeria. Qualcuno chiami Madame Pomfrey." Disse Silente, aggiustandosi gli occhiali a mezzaluna. "Signorina Lovegood, faresti meglio a spegnere quella bacchetta." Accennò un debole sorriso rassicurante verso Luna.
"Nox!" Disse sussurrando Luna. Silente la guardò. "Perché eri qui, Lovegood?" Le chiese Silente. "Ho sentito gridare, un urlo insopportabile. Mi sono chiesta perché nessuno lo sentisse, così sono venuta a vedere..." Silente la interruppe. "Un urlo? Hai sentito un urlo?" "S-ssi.." balbettò Luna, tenendosi le spalle.
Fuori pioveva più forte di prima e un fulmine squarciò il cielo e illuminò il lago Nero.
STAI LEGGENDO
Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanficLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...