Non smetti mai di stupirmi.

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Leila la guardò confusa, senza capire il filo del suo ragionamento. "Accio Magia Nera e Rune Antiche!" Luna agitò la bacchetta verso la borsa, dal quale uscì il libro di Magia Nera e Rune Antiche. Sfogliò le pagine ed arrivò fino a pagina 60. "Incantesimi contro i nati babbani". Sotto il titolo vide il disegno della porta nera, che era raffigurata anche nella pagina che Luna aveva letto giorni fa. Chiuse il libro con un colpo secco, rimettendolo nella borsa. Tutto le sembrava più chiaro, ma doveva ancora capire che cos'era quel maleficio e fra i tanti nati babbani di Hogwarts perché proprio lei. Perché Julie Davies. Leila rimase seduta sul masso guardando Luna scettica. "Pensi che Draco c'entri qualcosa?" Disse Leila,  guardandola negli occhi. Luna si chiese fra tante altre domande, perché proprio quella. "Forse, non lo so... Non riesco a capirlo." Luna si mise una mano tra i capelli, agitando poco la testa.
La luce giallastra-arancione del tramonto illuminava le margherite ai lati del sentiero e i capelli biondo avorio di Luna. Indossava un maglione blu cina e la collana che le aveva regalato sua madre. Il tempo sembrava essersi fermato e i pensieri di Luna sembravano cristallizzarsi nell'aria. "Non dire niente a nessuno, deve restare tutto un segreto." Aggiunse Luna, guardando negli occhi Leila, che annuì, sorridendole.
"È meglio se torniamo adesso, ci penserai domani." Aggiunse Leila, guardandosi le scarpe. Luna sapeva benissimo che non avrebbe smesso di pensarci quella notte, ma annuì comunque alle parole dell'amica.
Le ragazze si incamminarono verso la serra di Erbologia, per poi arrivare al corridoio vicino alla sala grande.
Varcarono la soglia e videro una marea di studenti chiaccherare e scherzare tra loro. Una luce calda ed accogliente abbracciava l'atmosfera e una mole infinita di piatti a base di carne e verdure sovrastavano i tre lunghi tavoli. Mentre Luna camminava si guardò intorno e notò Draco in mezzo alla folla. Scherzava con un ragazzo Serpeverde del suo stesso anno, di cui Luna non ricordava il nome. Aveva una camicia verde smeraldo di flanella e un paio di jeans larghi. Luna osservò che portava un orecchino, un orecchino che non aveva mai notato. Rideva in modo sguaiato, applaudendo le mani e agitando la testa. Luna non fece a meno di pensare all'aura che Draco emanava, all'effetto che riusciva a farle. Dovunque andasse, Luna lo vedeva. Era come se la gente attorno a lui diventasse sfocata e lui fosse l'unico messo a fuoco. Guardò dritta davanti a sé, levando lo sguardo da Draco. Karina aspettava entrambe seduta, mentre parlava con un ragazzo Grifondoro seduto accanto a lei. "Ragazze!" Urlò Karina, agitando la mano. Luna e Leila si sedettero ed iniziarono a mangiare, parlando del più e del meno con l'amica.
Luna mangiò del pasticcio di carne e delle patate e per la prima volta dopo un bel po' di tempo, mangiò con sazietà. Nonostante tutto si sentiva di buon umore, perché era curiosa e speranzosa di ciò che avrebbe scoperto da lì a breve.
Le tre ragazze chiaccherarono avidamente, discutendo di astronomia ed incantesimi. Luna ad un tratto si sentì toccare la spalla e si girò di scatto. Era Draco.
"Ti disturbo, Lovegood?" Accennò un sorriso. Il sorriso fece intravedere una fossetta nella guancia destra. "No, dimmi pure." Leila e Karina guardarono Luna attente, conversando tra di loro. Leila fissò Draco, che sembrò non farci nemmeno caso.
Draco fece gesto con la mano a Luna di seguirlo. Luna rimase spiazzata da quel gesto, così intimo e personale. Lo seguì, davanti all'intera Sala Grande. I due ragazzi uscirono dalla sala grande e si poggiarono sul muro al lato destro del portone.
"Domani, dopo Astronomia. Ripetizione in biblioteca. Che ne dici?"
Aggiunse Draco, mettendosi le mano nella tasca destra dei jeans, poggiandosi con la schiena al muro. "Potevi dirmelo anche in sala grande." Aggiunse Luna in un tono così irriverente da non sembrare nemmeno il suo.
"Non volevo che si impicciassero le tue amiche. Quella tua amica, Leila, non mi sta molto simpatica..." Disse Draco, guardando il pavimento, toccandosi il labbro con l'indice della mano destra. Sorrideva sotto i baffi.
"Beh, è mia amica non tua... Deve stare simpatica a me." Draco la guardò dritta negli occhi, scoppiando in una forte risata. "Devo dire, Lovegood, che non smetti mai di stupirmi." Aggiunse, lanciandole un'occhiata e tornando in sala grande come se niente fosse, lasciando Luna lì.
Luna tornò al suo posto, con le gambe tremanti e la testa offuscata.
Karina e Leila non ripresero il discorso di Draco e la cena continuò in modo tranquillo.

Quella notte Luna dormì profondamente senza nessun bisogno di alcuna pozione, forse perché si era abbuffata o forse perché era troppo stanca. Nonostante ciò, si girava e rigirava nel letto.

Draco era a petto nudo, sdraiato di lato, con il fianco destro poggiato sul pavimento freddo. Piangeva a dirotto, singhiozzando. Diceva qualcosa, ma le parole erano spezzate dai singhiozzi e dalle lacrime, risultando incomprensibili.
Una demone donna agitava il suo fuoco, brandendo una catena.

Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora