Luna rimase nell'incavo sotto la libreria, pensando ad un modo per uscire da lì. La porta era stata chiusa con doppia mandata e nessun incantesimo avrebbe avuto effetto. Si guardò intorno e cercò di pensare ad un piano alternativo. Tastò con le mani le pareti dell'incavo e sentì qualcosa di strano, come un'apertura, un dislivello nel legno della libreria. "Revelio!" disse Luna, agitando la bacchetta verso quella possibile apertura segreta. Una porticina apparve davanti agli occhi di luna, una piccola porta in ottone arrugginita. "Magnifico!" disse Luna tra sé e sé. Luna aprì la porticina, spingendola leggermente con la mano. Un piccolo tunnel si mostrò davanti a lei. Il tunnel era in pietra, e un'aria umida usciva da esso. Luna si intrufolò con accortezza, cercando di non sbattere la testa. Iniziò a gattonare, quando all'improvviso si accorse di non vedere nulla. "Lumos maxima!" un fascio enorme di luce uscì dalla punta della bacchetta. Il tunnel si illuminò e Luna lo vide per intero. Sembrava non finire mai.
Continuò a gattonare per un po', poggiandosi con le mani, quando finalmente vide la fine del tunnel e si domandò dove portasse. Dopotutto, qualsiasi posto era meglio della sezione proibita. Arrivò davanti ad un'altra porticina, quest'ultima in ebano e strabuzzando gli occhi, vide una scritta piccolissima incisa nel legno, in latino: "Ut Audaces." Luna conosceva benissimo il latino. "Agli audaci" sussurrò. Prese un foglietto e la sua penna blu magica dalla borsa e si scrisse la frase, convinta che un giorno le potesse servire. "Nox!" Il fascio di luce svanì. Luna non voleva rischiare di essere vista. Spinse con cautela la porticina, sbirciando con un occhio al di fuori della porta. Si trovava nei sotterranei, accanto alle cucine di Hogwarts. Non c'era nessuno, così Luna decise di uscire, senza farsi notare. La piccola porticina scomparve, come se non ci fosse mai stata. Luna rimase per un momento ferma a pensare e si distaccò dalla realta, come d'altronde accadeva spesso. Perché c'era un passaggio segreto nella sezione proibita? La sua curiosità era una condanna e spesso la metteva nei guai. "Luna!" Si girò di scatto e vide Leila correre verso di lei con il fiatone. "Ma che fine hai fatto? Ti ho cercato in sala grande!" aggiunse Leila. "Ho fatto un giro in biblioteca." aggiunse pacata Luna, accennando un sorriso. "Non hai dormito stanotte vero?" chiese apprensiva Leila. Le due ragazze si avviarono verso il cortile della scuola e si sedettero su un muretto in pietra. "Ho fatto un incubo. Faccio sempre lo stesso incubo." disse Luna preoccupata. "Che incubo?" aggiunse Leila. "Senti, ho scoperto qualcosa, però mi devi promettere che non lo dirai a nessuno." disse Luna, mentre Leila strabuzzò gli occhi e fece una faccia confusa. "Certo, prometto, non dirò niente a nessuno."
"Come prima cosa, andiamo in un posto più appartato. Non voglio che ci sentano." Luna e Leila si alzarono, dirigendosi verso la foresta. Arrivate a ponte coperto, Luna si fermò. "Qui va bene." Le ragazze si poggiarono alla ringhiera e Leila sembrava ansiosa più che mai di sapere cosa aveva da dirle Luna. "Lo so che non ti racconto molto ultimamente, ma mentre giravo di notte ho visto dei movimenti strani nel castello." disse Luna. "Movimenti strani? Di che tipo?" chiese l'amica confusa. Luna si schiarì la voce. "Ho visto più volte William Rosier girare nel corridoio vicino alla torre di Astronomia e sparire dentro una porta nera. Una porta che sogno quasi tutte le notti." Leila senza nemmeno accorgersene spalancò la bocca. "Che cosa faceva William lì?" disse Leila incredula. "Beh, non lo so, ma una notte, ho trovato questo." Luna le porse il foglietto accartocciato con la frase in runico, con sotto la sua traduzione. "Sangue puro? Che diamine significa?" disse Leila, guardando Luna sempre più sbalordita. "Non lo so, sto cercando di scoprirlo. Hagrid sostiene che la magia nera ha molto a che vedere con le rune. Così sono andata nella sezione proibita e..." - "Sezione proibita?! Ma sei impazzita?" la interruppe Leila. "Cosa diamine ti è saltato in mente?" Luna la guardò negli occhi, quasi innervosita da quell'interruzione. "Sono entrata per un colpo di fortuna e sono riuscita ad uscire grazie ad un tunnel segreto." Leila la guardò, senza dire nulla. "Come mai non mi hai mai detto nulla? Io sono tua amica, lo sai questo." Disse Leila con voce ferma. "Scusa è che... Non volevo disturbarti con i miei piani strani. Volevo agire da sola." aggiunse Luna, guardandosi i piedi. Leila la guardò sorridendo. "Non sei strana per me. Di me ti puoi fidare. Ti aiuterò se vuoi." Le due ragazze si guardarono e Leila la abbracciò.
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Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanfictionLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...