Draco iniziò a pestare le foglie in silenzio, guardando Luna aggiungere le foglie di Starnutaria nel pentolone, con l'acqua che già bolliva. Luna spense il fuoco agitando la bacchetta con un colpo secco.
Luna passò un foglietto di carta a Draco da sotto al tavolo, mentre con disinvoltura faceva finta di leggere ancora il libro. Draco, che sembrava visivamente confuso perfino sotto la maschera a gas, girò il foglietto tra le mani e lo aprì, senza farsi notare.Dobbiamo parlare, dopo la lezione. Ponte coperto.
Draco accartocciò il foglietto, mettendolo nella tasca destra della sua toga. Luna continuò a fare finta di niente e Draco riprese a pestare le foglie nel mortaio. Di fronte a lui, Leila Goodwin preparava anche lei con fatica la sua pozione e gli sembrò, solo per istante, che non faceva altro che fissare lui e Luna.
"Puoi passarmelo?" Chiese Luna a Draco, indicando il mortaio. Draco, che si era un attimo imbambolato, le passò il mortaio, senza voltarsi verso di lei.
Luna prese la poltiglia e la mise in una ciotolina in legno. Prese un po' d'acqua versandola nella ciotolina e mescolandola con la poltiglia e, nel mentre; con una disinvoltura tale da sembrare inumana, agitò la bacchetta verso il pentolone, riaccendendo la fiamma. Draco rimase con il pestello in mano, guardando Luna e restando immobile.
Draco voltò lo sguardo verso Leila, che aveva i capelli scompigliati e si muoveva con goffagine. Luna prese il miscuglio di acqua e poltiglia e lo versò nel pentolone. Girò il mestolo per un minuto in senso antiorario, come diceva il libro.
Draco, senza che Luna gli dicesse niente, prese la boccetta contenente il sangue di Salamandra e ne versò due esatte gocce nel calderone. Luna si girò a guardarlo, stupita dalla sua intraprendenza. "Sai Lovegood, non sono del tutto un'idiota." Disse Draco, trattenendo una risatina. Luna sorrise da sotto la maschera a gas, guardandolo. Luna prese il mestolo e mescolò in senso orario per un minuto esatto. Draco prese la polvere di radice di Starnutaria e la versò nel calderone e Luna subito dopo mescolò il tutto in senso orario per un minuto, per poi spegnere il fuoco con la bacchetta. Il professore Lumacorno, che stava girando tra i tavoli da lavoro, si fermò davanti a Luna e Draco. "Ohoh! Bene bene! Che bel duo! Ottimo! Davvero ottimo!" Applaudì fiero e soddisfatto, mentre gli altri studenti erano ancora a metà preparazione. Il professore si avvicinò lentamente al calderone, che conteneva un liquido viola dai riflessi argentati. Lumacorno punto la bacchetta e l'agitò verso il calderone, da cui fuoriuscirono delle bolle argentate. "Oserei dire che è meglio della pozione che ho preparato io!" Disse ridendo il professore, toccandosi la pancia con le mani. "Facciamo un applauso a Malfoy e Lovegood!" Disse il professore. Gli altri studenti applaudirono debolmente e non sembravano particolarmente contenti di questa vittoria, in particolare Leila, che a malapena mosse le mani per applaudire. Lumacorno coprì il calderone della pozione di Luna e Draco con un grande coperchio nero in ottone e agitò la bacchetta per aria. "Potete levare le maschere adesso." Disse, togliendosi la maschera anti-gas. Draco e Luna si tolsero la maschera anche loro, insieme agli altri studenti. Leila aveva i capelli fuoriposto, sudati ed appiccicati alla fronte. Non faceva altro che sbuffare.
Draco, anche lui scompigliato, sembrava soddisfatto, con un sorriso sornione stampato sulla faccia. Luna aveva le gote rosse e la camicia sotto alla toga tutta sgualcita.
"Bene, cari ragazzi, ve lo siete meritato!" Disse il professore febbricitante, mentre porgeva a Draco la Felix Felicis e a Luna l'orchidea. Luna prese tra le mani la teca in vetro dove era conservato il fiore più bello che Luna avesse mai visto. I suoi petali erano blu, viola e rosa dalle venature dorate ed argentate. Il suo stelo era nero e pieno di spine. "Quest'orchidea è un'Orchidea Variabilis, un fiore molto affascinante. Quando sei felice, fiorisce insieme a te, quando sei triste, appassisce con te. I suoi petali possono dirti tante cose." Disse il professore, sorridendo a Luna. Gli altri studenti, che erano alle spalle di Lumacorno, avevano delle facce annoiate e deluse, come se non ne potessero più di quella lezione. "Potete andare ragazzi, la lezione è terminata!" Disse il professore, battendo le mani. Luna e Draco uscirono celeri dall'aula, brandendo i loro doni tra le mani, mentre Leila ignorò completamente l'amica, dirigendosi verso il dormitorio dei Corvonero.
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Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanficLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...