Bigné al caramello.

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Luna si guardò intorno spaesata, come se si fosse dimenticata dove si trovasse. Karina la vide da lontano e si mise a camminare verso di lei. Si sedette tra Luna e Leila ed iniziò il banchetto. Luna sembrava sconnessa, persa nei suoi pensieri. "Non hai fame?" Chiese Karina, porgendole una fetta di torta di zucca. "No, grazie." Luna accennò un sorriso, il sorriso più debole che Karina avesse mai visto. Percepì subito che qualcosa in Luna non andava. Nella testa di Luna frullavano mille domande e aveva bisogno di risposte, ne aveva bisogno al più presto. Chi era davvero Julie Davies? Perché lei? Era stato davvero chi credeva fosse? Decise che quel pomeriggio avrebbe indagato, avrebbe tentato finalmente di capirci qualcosa.
"Ragazze, io devo andare." Disse Luna, mettendo i libri in ordine nella borsa. "Ma come, così presto?" Aggiunse Leila, mentre addentava una fetta di torta. "Ho lezione, devo andare o farò tardi." Luna prese la borsa frettolosamente, la mise in spalla e si incamminò verso la porta. Karina si girò verso Leila, che fece spallucce. Stava quasi per varcare la soglia quando vide draco alla sua destra che discuteva con William in modo esagitato. I due ragazzi erano in disparte, in un angolo della sala. Draco aveva la faccia infuocata e agitava le braccia. "Non è colpa mia!" Gridò, alzando la voce. Molti studenti e studentesse si girarono a guardarlo, chiaccherando tra di loro. Quasi l'intera sala stava fissando Draco, che prese le sue cose e corse via dalla sala, senza parlare e guardare nessuno.
Luna uscì con lui, seguendolo senza farsi notare, ma all'improvviso, Draco sparì nel nulla e Luna non seppe spiegarsi dove fosse finito.
Luna si diresse verso la lezione di Difesa contro le arti oscure. Mentre canminava si guardò i piedi e notò  aveva i calzini uguali. Curioso, pensò, non accadeva mai.
L'aula di arti oscure era intensamente illuminata e i banchi erano quasi deserti. Luna si sedette al primo banco, come era solita fare. Il professor Piton entrò spedito e agitò la bacchetta, abbassando le serrande. Il buio calò nell'aula. Il professore azionò un proiettore, che mostrava l'immagine di una donna demone. "Aprite il libro. Oggi tratteremo le Erinni. Pagina 56." Disse Piton con tono glaciale. Luna sfogliò il libro svogliata. Erano arrivati solo a pagina 20, perché saltare fino a pagina 56? Lesse la pagina a voce bassa:

Demoni di Alta Lega, dalle sembianze femminili. I loro volti pallidi e scarni sono incorniciati da una chioma formata da serpenti vivi. Sono provviste di ali da pipistrello che permettono loro brevi voli.Come tutti i Demoni di Media e Alta Lega, le Erinni sono in grado di Materializzarsi. Inoltre sono capaci di maledire un avversario, ma a parte questo non hanno altri poteri offensivi. Per questo usano oggetti magici che fanno loro da supporto. Hanno sempre con sé due oggetti in particolare: delle torce di Fuoco Gubraithiano, ovvero un fuoco magico che non si estingue mai, e una frusta di fuoco maledetto, che solo le Erinni possono stringere senza ritorsioni, in grado di allungarsi molto e lasciare cicatrici che difficilmente vanno via.

Luna si chiese per un secondo se le Erinni avessero qualcosa a che vedere con ciò che era successo quella notte. Se Piton sapeva qualcosa, qualcosa che a lei sfuggiva.
"Professore, può dirci qualcosa di più su ciò che è successo stanotte?" Chiese Luna, accennando un sorriso di circostanza e guardando il professor Piton. Per un momento si domandò se non avesse preso anche lei l'irriverenza di Draco.
Il professore si avvicinò a Luna agitando la veste nera, squadrandola dalla testa ai piedi con un'espressione disgustata ed annoiata. "Ti consiglio di concentrarti sull'argomento di oggi. Quello che è accaduto stanotte non è affar tuo, o di tutti voi." Piton guardò Luna negli occhi, senza battere ciglio; le si raggelò il sangue nelle vene. Non rispose e continuò a sfogliare il libro, come se niente fosse. "Dovrò scoprirlo da sola" pensò tra sé e sé Luna. Ad un tratto la porta dell'aula si aprì e la professoressa McGranitt si palesò nell'aula."Posso rubarti per un momento la signorina Lovegood?" Chiese Minerva al professore. "Fai con comodo." Rispose Piton in modo scostante. Luna si alzò disorientata e seguì la professoressa fuori dall'aula.
"Il professor Silente vuole parlarti nel suo ufficio, in privato." Disse la McGranitt, mentre camminavano per i  corridoi di Hogwarts verso lo l'ufficio del professore. "Vuole parlare con me? Perché?" Chiese Luna, che era confusa e disorientata. "Beh signorina Lovegood, ne so quanto lei." Disse la professoressa, guardando Luna  sorpresa.
Dopo qualche minuto si ritrovarono davanti all'entrata che portava all'ufficio di Silente. "Bigné al caramello" disse Minerva. I gargoyles in pietra si spostarono, facendo spazio, e la scala a chiocciola apparve davanti ai loro occhi. "Adesso puoi andare da sola." Aggiunse la professoressa, svanendo nel nulla. Luna fece un lungo sospirò e salì le scale.

Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora