Il sole era già annegato nel lago Nero, quando i quattro ragazzi uscirono dal pub. Erano pochi i lampioni accesi nei vicoli di Hogsmeade e le risate di William e Draco risuonavano nell'aria come un segno di buon auspicio. Luna lanciò uno sguardo a Draco, che sembrava, almeno per un momento, aver perso l'antipatia nei suoi confronti. A metà cammino, Luna si fermò, intravedendo un Thestral sul suo cammino. Karina, William e Draco la guardarono, come si guarda una svitata che accarezza l'aria rarefatta. "Che diavolo sta facendo?" sbottò Draco. - "Accarezzo un Thestral. Sono animali meravigliosi e incompresi, a dispetto di quello che si può credere." Rispose senza mezzi termini Luna. Draco, quasi soddisfatto della pronta risposta, accennò un sorriso e si avvicinò al Thestral. Karina e William lo seguirono, incuriositi e anche un po' spaventati. "Per quale dannato motivo li vede solo chi vede la morte?" Disse Draco. "Beh, credo che chi veda la morte abbia una sensibilità diversa. Riesca ad andare oltre le cose, a capire ciò che gli altri non comprendono." Draco rimase fermo, immobile, e la guardò per un istante, come in realtà non aveva mai fatto, anzi, non l'aveva mai davvero guardata. Vide i suoi occhi un po' smarriti e la sua espressione perennemente stranita. "Forse dovremmo andare" disse Karina "si sta facendo buio." Ripresero a camminare e Luna per tutto il tragitto fino al dormitorio ebbe un sorriso da ebete sul volto.
Il mattino seguente, Luna si sveglio di buon'ora, per vedere il sole alzarsi sul lago. Sempre più spesso si alzava per guardare il sole albeggiare, ma adesso aveva un sapore diverso. Si vestì e andò in Sala grande, dove Leila l'aspettava al banchetto. "Beh, che fine hai fatto ieri sera?" disse Leila. "Niente, sono andata ad Hogsmeade." "Ad Hogsmeade? Ad Hogsmeade con chi?" rispose Leila stupita. "Malfoy, Karina e un ragazzo che si chiama William Rosier." disse Luna. "Rosier? Suo padre è un fanatico purosangue, disprezza i babbani e persino i mezzosangue." "Beh, il figlio non è come il padre". Luna sembrava infastidita. "Draco Malfoy? Siete amici?" "No che non lo siamo." Leila smise di fare domande e luna smise di rispondere. Dopo un'imbarazzante silenzio Leila disse: "Scusa Luna, a volte sono un po' impicciona. Perché dopo pozioni non andiamo da Hagrid?" "Certo Leila." Le due ragazze si scambiarono un sorriso e si incamminarono nell'aula pozioni.
L'aula era piena, e Horace Lumacorno esordì con un grande sorriso "Bene ragazzi, oggi prepareremo l'Amortentia. Questa pozione crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, che non si può creare con una simile pozione. Quindi, non fatelo!" E inizio a ridere tra sé e sé. "L'Amortentia ha un odore diverso per ogni persona che lo sente. Solitamente la persona sente l'odore del soggetto che l'attrae di più, o di cui è innamorata." Aggiunse Lumacorno. "Sento odore di mughetto e muschio, curioso" disse sottovoce Luna. Karina si girò e la guardò stranita, come tutti gli altri studenti. Luna solo dopo si rese conto di un qualcosa che in fondo, sapeva già.
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Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanfictionLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...