La partita. (parte uno)

16 0 0
                                    

Luna rimase sola nel corridoio, guardando ancora un altro po' Draco che rideva e scherzava con William. Decise di dirigersi verso la Sala Grande, allontanandosi da quel covo di ragazzi e ragazze Serpeverde che non facevano altro che guardarla in malo modo. Salì le scale umide e fredde, aggiustandosi il cappello che pendeva dal lato destro. I corridoi del piano terra erano gremiti di studenti, come Luna non aveva mai visto. Sciarpe blu e verdi si mescolavano, agitandosi sui colli degli studenti e un gran vociare aleggiava per tutto il corridoio. Il cercatore dei Corvonero, Alphard Lambert, scherzava e discuteva con i suoi ammiratori, che lo incoraggiavano a dare il meglio di sé alla partita. Aveva folti capelli castani e intensi occhi verdi, che si illuminavano alla luce del sole. Luna un tempo ebbe una cotta per lui, ovviamente non ricambiata. Aveva anche pensato di somministrargli un filtro d'amore, idea che aveva accantonato presto. Si diresse verso la Sala Grande, spintonata da studenti Corvonero del primo anno, che le fecero cadere il cappello. Si piegò a terra per riprenderlo, quando alzando lo sguardo vide in lontananza Leila, che entrava difilata nella sala. I grandi tavoli erano abbelliti con fiori blu e verdi e cibi di ogni colore e tipo. Al soffitto erano appesi entrambi gli stendardi delle case. Ai lati della sala fuochi blu e verdi illuminavano la sala di una luce particolare, insieme alla luce fioca del giorno che trapelava dalle finestre. Luna si voltò alla sua destra e vide Terence Higgs, il cercatore dei Serpeverde che avrebbe sostituito Malfoy quel giorno. Sembrava molto sicuro di sé, mentre sorrideva a tutta la gente che lo circondava. Luna si sedette in fondo, accanto a Leila. Nel tavolo dei Grifondoro, opposto a Luna, c'era Karina, che aveva dipinto il viso di blu e indossava la sciarpa dei Corvonero. Salutò Luna con un grande sorriso, facendo il simbolo della vittoria con le mani. "Tutto bene?" chiese Luna in tono gentile a Leila, che non le aveva ancora rivolto la parola. Leila si voltò verso di lei e Luna notò che sembrava che avesse pianto di nuovo. "Sì... tutto bene..." rispose stanca Leila, mentre mangiava svogliatamente delle uova strapazzate. Luna si sentì in colpa per la sera prima, per non averla consolata e non essersi comportata da vera amica. Si chiedeva il motivo della sua tristezza ed era curiosa di sapere davvero cosa la turbava; tuttavia, non riuscì a chiederglielo, dubbiosa di sembrare troppo invadente. "Abbiamo molta probabilità di vincere oggi... Abbiamo Lambert!" disse con tono gioioso Luna rivolgendosi a Leila, per sviare l'attenzione su qualcos'altro. "Eh già, il miglior cercatore che Corvonero abbia mai avuto!" rispose Leila, che sembrò accennare persino un sorriso. Il tavolo dei professori era decorato con ghirlande bronzo e blu e verdi ed argento. Silente indossava una tunica blu notte, ricoperta di stelle. Si avvicinò al leggio a passo lento, aggiustandosi gli occhiali a mezzaluna. "Silenzio prego!" l'intera sala cadde in un silenzio istantaneo. "Fra pochi minuti, ci avvieremo verso il campo di Quidditch per assistere alla partita. Gazza rimarrà di guardia al castello. Nessun studente potrà rimanere nei dormitori o nelle aule. E adesso, godetevi pure la pancetta croccante!" tuonò silente, sorridendo sotto i baffi. Luna mangiò senza troppo appetito e si voltò dietro di lei. Vide Draco che chiacchierava animatamente con i suoi amici del quinto anno. All'improvviso, Draco alzò lo sguardo verso Luna e le fece l'occhiolino. Alcuni studenti si alzarono, avviandosi verso il campo di Quidditch.

Il sole era oscurato dalle nuvole grigie e un forte vento agitava i tendoni e gli spalti in legno. Al centro del campo, Madame Hooch brandiva il suo fischietto argentato, pronta a decretare l'inizio della partita. Un forte fischio echeggiò per l'intero campo e quindici scope iniziarono a fluttuare nel cielo. Lee Jordan, ormai veterano della telecronaca del Quidditch, iniziò a decantare le lodi di Gabriella Smith, cacciatrice dei Corvonero. "Con un mirabolante passaggio a Roger Daves, Smith si allontana, cercando di schivare quel troll di Marcus Flint..." La professoressa McGranitt lanciò uno sguardo glaciale a Jordan, che si schiarì la gola. "Il bolide sta per colpire Flint, lanciato con maestria da Terrence Wood. Davies si avvicina alla porta, ha in mano la pluffa... CORVONERO SEGNA!" Un applauso vigoroso saturò l'aria fredda, mentre i fischi di Serpeverde risposero alla gioia dei Corvonero. Luna esultò, agitando la sua sciarpa a mo' di bandiera. In cuor suo sperava che Draco si ricordasse del piano e che non fallisse. Lei l'avrebbe raggiunto subito dopo, quando Gazza si fosse già addormentato profondamente. Negli spalti opposti al suo, Luna vide Draco fischiare vigorosamente e il professor Piton dietro di lui, che guardava la partita con fare disgustato ed annoiato. Luna cercò il contatto visivo di Draco, che si girò immediatamente verso Luna. Con la mano, senza farsi notare, Draco fece il numero cinque. Luna pensò che si riferisse ai minuti mancanti per tornare nel castello, così tornò a guardare il campo come se nulla fosse. "Il bolide prende in pieno la povera Gabriella, che sembra ci stia lasciando le penne... La pluffa passa in mano a Warrington, si avvicina alla porta... Sta per segnare... Un bolide lo colpisce sul petto! Ma no... Flint recupera la pluffa, si avvicina alla porta... Serpeverde segna!" Grida, urli ed applausi si alzarono dagli spalti Serpeverde, unendosi ai fischi Corvonero. Luna fischiò con tutto il fiato che aveva in corpo. 

Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora