Luna e Draco camminavano sommessamente l'uno accanto all'altra. Era quasi mezzogiorno e il sole era alto sull'intera vallata, il cielo era azzurro e macchiato con qualche nuvola. I raggi del sole emanavano un insolito calore primaverile, che raramente vi era ad Hogwarts ad inizio novembre.
Draco sembrava sogghignare, mentre aveva la mano nella tasca destra. Girava e rigirava tra le dita la bottiglietta di Felix Felicis, custodita segretamente nella sua tasca.
"Beh, Lovegood, di che cosa mi devi parlare?" Disse Draco sprezzante, mentre camminava a testa alta per i corridoi di Hogwarts. Luna mise la sua orchidea nella borsa color lilla, ampliata con un incantesimo di estensione irriconoscibile. "Domani c'è la partita di Quidditch. Dobbiamo metterlo a posto domani." Rispose Luna, parlando a bassa voce e guardandosi intorno guardinga. Draco aggrottò le sopracciglia, come se non avesse ben capito ciò che gli aveva detto Luna. "Lo so che sei un cercatore ma..." Continuò Luna, quando ad un tratto Draco la interruppe.
"Ho smesso di giocare. Mi ero annoiato, nonostante fossi, diciamo, discretamente bravo." Aggiunse Draco, sogghignando e parlando a bassa voce, mentre guardava in modo sprezzante un ragazzo Grifondoro del quarto anno.
"Ho lasciato che Andrew Rosier del quarto anno prendesse il mio posto. Non fa per me il Quidditch... Si aspettano tutti troppe cose da te." Aggiunse Draco, questa volta guardando dritto verso di lui, con uno sguardo quasi malinconico. Luna pensò immediatamente che in Draco ci fosse qualcosa che non andava, poiché sembrava più triste e malinconico del solito.
Erano già sul ponte coperto, che era gremito di studenti Grinfondoro. La maggioranza degli studenti Grifondoro del quinto anno disprezzavano fortemente Draco, vedendolo come il solito bullo arrogante. Alcuni degli studenti Grifondoro appena videro Luna, si voltarono a confabulare. Raramente gli studenti e le studentesse di Hogwarts vedevano Luna Lovegood bazzicare con uno come Malfoy. Luna era famosa in tutta la scuola per essere stramba e per essere la figlia di Xenophilius, un uomo ancora più strambo di lei.
Arrivarono alla fine del ponte e si sedettero alla solita panchina dei giorni addietro, nascosta dagli sguardi curiosi degli studenti.
Luna si sedette silenziosa, guardandosi in silenzio i piedi. Draco si avvicinò a Luna, spostandosi più a lato della panchina.
"Adesso che hai la Felix Felicis, il piano è perfetto. Domani andremo al campo a vedere la partita, per non far insospettire nessuno e quando nessuno se ne accorgerà, torneremo al castello per nascondere il libro. Stasera preparerò il distillato soporifero da somministrare a Gazza." Disse Luna tutto d'un fiato, voltandosi verso Draco. Aveva le gote rosse e lo sguardo pieno di luce. I raggi del sole mettevano in risalto il colore dei suoi occhi, che sembravano di un blu accecante.
Draco accennò un sorriso, per poi tornare serio subito dopo. Sembrava molto divertito da un qualcosa che Luna non capiva. "Come sapevi che avrei avuto una bottiglietta di Felix Felicis?" Aggiunse Draco, tirando fuori dalla tasca sinistra una sigaretta, che si accese con i suoi soliti fiammiferi neri. Draco fece un tiro alla sigaretta velocemente, per poi ridere in modo soffocato.
"Non lo sapevo. È stata pura fortuna. Però ero abbastanza sicura di essere brava in pozioni." Aggiunse Luna, sorridendo verso Draco. Draco si mise a ridere, lasciando andare la risata che teneva soffocata. "Beh sì, devo ammettere che molto spesso sai quello che fai." Aggiunse Draco, mostrando il suo miglior sorriso a Luna. Per un attimo Luna si sentì trasalire e si strinse tra le braccia.
Luna si avvicinò verso Draco, tirando un sospiro di sollievo. Draco tornò serioso e guardò l'erba ai suoi piedi. Notò una piccola rosa rossa spuntare vicino alla sua scarpa in ceralacca.
"La tua amica, Leila, mi guarda sempre disgustata. Forse le piaccio?" Disse Draco, facendo un altro tiro alla sigaretta. Luna lo guardò e notò immediatamente come il suo modo di fare sfacciato fosse attraente. Si sentiva impacciata accanto a lui, nonostante Draco pochi minuti prima le avesse detto che a volte sapeva ciò che faceva. Luna ripeté a se stessa che semplicemente stava spesso sui libri, ma in realtà non sapeva quasi mai ciò che faceva.
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Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanfictionLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...