Luna si voltò, toccando il muro in pietra che era freddo ed umido. Dove adesso vi era un muro, poco prima vi era una porticina in legno antico. Si guardò intorno e non vide nessuno, così decise di andare via da lì il più presto possibile e salire al piano terra.
Salì le scale umide frettolosamente, sentendosi osservata. Vide uno studente Serpeverde scendere le scale dal lato opposto. Era William Rosier. Aveva il volto pallido ed emaciato e sembrava che non dormisse da mesi. Aveva lo stessa cicatrice sul volto di giorni prima. Guardò Luna dritto negli occhi, con uno sguardo gelido e distaccato. Un brivido freddo percorse la schiena di Luna, che fece finta di niente. Aveva però percepito il suo sguardo glaciale. Più i giorni passavano e più Luna credeva che William fosse cambiato, che non fosse più il ragazzo gioioso e simpatico che scherzava ad Hogsmeade. Quelle notti passate a girovagare per il castello, sparendo dietro porte nere... Luna sapeva che nascondeva qualcosa. Arrivò al piano terra e cercò di non dare troppo nell'occhio. Era tardo pomeriggio oramai e il sole stava quasi per tramontare. Una luce giallognola attraversava le grandi finestre del corridoio, illuminando i capelli di Luna. Stava per avviarsi verso la Sala Grande, quando vide Leila con la coda dell'occhio, che camminava in modo agitato. Luna la inseguì fino al tavolo dei Corvonero in Sala Grande. Il sole era ormai tramontato e il cielo era azzurrino e blu notte, con ancora qualche sprazzo di luce. La sala grande era illuminata dalle grandi torce poste ai lati e dall'ultima luce rimasta del sole.
Luna si sedette accanto a Leila senza proferire parola. I lineamenti sul volto di Leila sembravano corrucciati e non sembrava avere molta voglia di parlare. Karina arrivò velocemente, sorridendo e con in mano una mole infinita di libri. Si sedette accanto a Luna ed iniziò a mangiare la sua salsiccia di maiale in silenzio. Luna sembrava percepire dell'ostilità da parte di Leila, che durante la lezione di Pozioni si era comportata in modo ambiguo e per nulla affabile. "Che hai fatto pomeriggio?" chiese Luna a Leila, che non era solita iniziare una conversazione. La maggiorparte delle volte era Leila a parlare e a fare domande. "Niente" rispose gelida Leila, mentre tagliava in modo nervoso una bistecca di carne. Luna non rispose, "forse sarà nervosa e non ha voglia di parlare" pensò, e iniziò a mangiare senza dire nulla.
Il professor Silente si alzò dal tavolo dei professori e si avvicinò verso il leggio. Indossava una tunica grigio fumo con dei bordi argentati. Si aggiustò gli occhiali a mezzaluna ed accese le candele poste accanto al leggio solo agitando la mano destra.
"Domani mattina a mezzogiorno in punto si terrà la partita di Quidditch, Corvonero contro Serpeverde. Tutti gli studenti dovranno assistere ed è assolutamente vietato qualsiasi tipo di incantesimo. La pena sarà l'espulsione. Adesso godetevi i dolci, c'è una speciale torta di ciliegie!" Disse Silente, facendo l'occhiolino ed accennando un lieve sorriso. Luna ebbe l'impressione che quell'occhiolino fosse diretto a lei. Silente battè le mani due volte e dal soffitto trapuntato di stelle sbucarono delle bellissime bandiere dalle forme più disparate. Alcune verdi ed argento con bellissimi disegni si allungavano per tutta la sala, ed altre blu e bronzo raffiguravano disegni di Corvi. Il fuoco delle torce era diventato blu e verde e una strana luce permeava l'intera sala. Luna alzò gli occhi verso il cielo, stupita da come si potesse sbalordire ancora dopo cinque anni ad Hogwarts. Sul tavolo comparvero dolci di ogni tipo: pudding, torta di mele, gelato alla fragola, semifreddi ed una gigantesca torta alla ciliegia. Luna ne prese un pezzo, addentandolo. La torta di ciliegie era il suo dolce preferito, sua madre gliela cucinava sempre per il suo compleanno, disegnando una stella al centro. L'odore delle ciliegie le riportava alla mente la sua infanzia e tutti i bei ricordi collegati ad essa. Mentre mangiava la torta non potè fare a meno di pensare che Silente l'avesse fatta apposta per lei. "Impossibile" pensò subito dopo, continuando a masticare la torta.
Leila rimase in silenzio per tutta la durata della cena, senza proferire parola, e si alzò prima della fine, senza salutare né Luna e né Karina. Quando Luna uscì dalla Sala Grande, vide Draco Malfoy scherzare con dei ragazzi del suo stesso anno. "Domani li stracciamo, ci scommetto qualsiasi cosa!" disse un ragazzo Serpeverde dai capelli neri, rivolgendosi a Draco. Draco annuì senza rispondere, per poi voltarsi verso Luna, come se sapesse di essere osservato. Le lanciò un sorriso veloce per poi abbassare lo sguardo e continuare a scherzare con gli altri come se nulla fosse.
STAI LEGGENDO
Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanficLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...