Cassie Fitzpatrick.

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Leila e Luna arrivarono in Sala Grande, dove tutto era già pronto per la cena. Luna guardò il suo orologio: erano già le 6 e mezza del pomeriggio. L'intera sala era addobbata di Blu e Bronzo, e lo stemma dei Corvonero troneggiava al centro della sala. Il cercatore Lambert, seduto capotavola, era acclamato da tutti gli studenti Corvonero mentre schiamazzavano e gridavano. Silente tossì e si avvicinò al leggio. "Silenzio, prego." disse con voce tuonante.

L'intera sala si ammutolì in un nanosecondo. "Sono lieto di celebrare la vittoria dei Corvonero per questa audace partita, e fare i miei complimenti ad Adam Lambert per la sua destrezza nell'afferrare il boccino d'oro" disse Silente sorridendo, mentre il tavolo dei Serperverde si riempì di sbuffi e suoni di disapprovazione. "Tuttavia, vi rimembro sempre di non uscire durante le ore notturne. La signorina Julie Davies, vittima di un maleficio di cui ancora non abbiamo capito la sua natura, sembra stare meglio, ma non dobbiamo abbassare la guardia finché non sappiamo nulla di certo. Bene, basta con i rimproveri, adesso riempite le vostre pance!" Luna pensò immediatamente di dover parlare con Julie Davies per capirci qualcosa. Doveva solo capire come e il modo.

Pasticci di carne, verdure e stufati comparsero sui tavoli, e dolci di tutti i tipi, tra cui una torta adornata di glassa blu per festeggiare la vittoria dei Corvonero. Luna si sentì di buon umore, ma era ancora turbata da ciò che le era parso di vedere nella foresta. Aveva visto bene? Era davvero un uomo? Le sembrava che la fissasse. Leila la guardò, come se avesse capito a ciò che stava pensando. "Stai pensando ancora... A ciò che hai visto nella foresta?" disse quasi spaventata. "Sì.. Ecco io.. Ho tante domande, non capisco ancora ciò che sta accadendo ad Hogwarts..." rispose Luna. "Ti aiuterò io a capirlo, non sei sola..." rispose Leila, sorridendole con solidarietà. 

Le due ragazze uscirono per dirigersi verso il loro dormitorio, quando Luna vide che Draco si dirigeva verso di lei con fare concitato. Leila evitò i loro sguardi e si diresse verso il dormitorio da sola. "Quindi, Luna, questa volta vi è andata bene no?" disse Draco, toccandosi i capelli con la mano sinistra. Luna arrossì. "Credo non sia fortuna... Ma semplicemente talento. " "Come dici tu, Lovegood" rispose Draco "Comunque potremmo fare un giro ad Hogsmeade dopo le lezioni domani, ti va?" aggiunse. Luna non seppe cosa rispondere. "Ehm.. Si.. Certo, come no.." "Allora a domani... Lovegood!" disse Draco, mentre si allontanava verso il suo dormitorio. Luna rimase lì, a pensare a quanto tutto fosse assurdo. Leila, l'amica che l'aveva sempre supportata in questi anni ad Hogwarts, adesso era innamorata di Draco e lei e Draco stavano sempre di più insieme. Non sapeva cosa pensare. Non sapeva se anche lei provasse qualcosa nei confronti di Draco e che tipo di sentimento fosse.

Si incamminò verso il dormitorio e trovò Leila seduta sul letto mentre indossava la sua vestaglia da notte. Leila guardò Luna quasi con odio, mentre si infilava con riluttanza la vestaglia. "Leila io... Credimi che tra me e Draco non c'è nulla, io e lui siamo solo.. amici ecco." Disse luna tutto d'un fiato, guardando l'amica negli occhi. "Non lo so, Luna. Lo vedo come ti guarda. Nessun amico ti guarda così... Buonanotte, comunque." rispose Leila, mettendosi sotto le coperte e dandole le spalle. Luna si cambiò, mettendosi sotto le coperte anche lei. 

Perché le aveva detto che non c'era nulla? Era la verità? Luna non ne era certa. Quello che provava era complesso, ma era quasi convinta che quando stava con Draco si sentiva in un certo senso.. compresa, capita. Non sapeva se definirlo amore o innamoramento. Mentre fissava il soffitto, rimuginava su tutte le domande che si era posta, cosa succedesse davvero ad Hogwarts, i sogni, William Rosier, l'uomo della foresta, Draco... stanca di pensare, i suoi occhi si chiusero debolmente, finché Luna non cadde in un sonno profondo. 

"Non è compito mio! Non lo è mai stato!" gridava Draco Malfoy iracondo, gli occhi paonazzi e pieni di lacrime, mentre camminava in una sala bianca di marmo. Di fronte a Lui un uomo dai lunghi capelli neri, che brandiva un bastone bianco. "E' compito nostro, lo è sempre stato, Draco. Sta a te capirlo adesso." Rispose l'uomo, con un tono di voce pacato ma deciso. 

Ai piedi di Draco, improvvisamente, boccheggiava una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere, la pelle pallida come la porcellana. "Tocca a te, William." disse l'uomo, rivolgendosi a William, che ripeteva sempre la stessa frase: Opus sanguinis pura, opus sanguinis pura...

"AAAAAAAAAH!" Un urlo squarciò il silenzio della notte. Luna si alzò di scatto e rimase per un secondo seduta sul letto. L'urlo straziante si ripetè. Scese frettolosamente le scale del dormitorio, e qualcosa le disse di recarsi verso la torre di Astronomia. La luce nei corridoi era fioca, e tranne quell'urlo, nient'altro lacerava il silenzio. Sembrava che nessuno l'avesse sentito tranne lei. Salì le scale tenendosi e quando arrivò in cima, ciò che vide fu uno spettacolo che faceva rabbrividire la pelle. Una ragazza era sdraiata a terra, i lunghi capelli biondo cenere che le contornavano il viso pallido, la bocca spalancata e gli occhi completamente bianchi, senza iride o pupille. Indossava una vestaglia da notte color rosso scarlatto. La ragazza sembrava morta. 

Luna si portò le mani alla bocca, e cominciò a singhiozzare dallo spavento. Udì dei passi sotto di lei, uno scalpitare e un vociare indistinto. Senza nemmeno rendersene conto, Silente era già davanti a lei, con alle sue spalle il professor Vicious e la professoressa Sprite. "Cosa è successo? disse Silente rivolgendosi a Luna, il tono di voce turbato e preoccupato. I passi sotto le scalle aumentavano sempre di più, il vociare in egual modo. "Io... L'ho sentita gridare e sono venuta qui... L'ho trovata co.." Luna scoppiò a piangere improvvisamente, singhiozzando. "Non lo so professore..." La voce rotta dal pianto. Silente si avvicinò cauto al cadavere della ragazza, aleggiando la bacchetta su di lei. "La ragazza è morta." disse Silente, il tono di voce serio ma fermo. "Signorina Lovegood, lei venga con me. Chiamate Madame Chips con urgenza ed avvisate Gazza dall'accaduto. Che nessuno esca dai dormitori." Aggiunse, aggiustandosi gli occhiali a mezzaluna. Luna lo guardò, un po' stupita e un po' confusa. Silente fece cenno a Luna di seguirla.





Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora