Un petalo di rosa nero.

25 1 0
                                    

Diede un ultimo boccone alla torta, giocherellando con la forchetta. Si voltò dietro di sé, sperando di intravedere Draco con la coda dell'occhio. Lo vide lì all'angolo, che chiaccherava con Willam in modo animato. Luna decise che il giorno dopo gli avrebbe detto quando attuare il piano; ma ad un tratto Luna si ricordò: Draco giocava come cercatore e quel giorno avrebbe giocato senz'ombra di dubbio.
Luna si sfiorò le tempie con la mano, pensando a come risolvere la situazione. Prima o poi qualcuno avrebbe scoperto che lei aveva rubato quel libro. Doveva rimetterlo al suo posto al più presto.
Senza dire niente si alzò, dirigendosi verso l'uscita. La luce fioca delle torce le illuminava gli occhi, lucidi e rossi. Luna poteva sentire lo sguardo di Jamie Campbell squadrarla dalla testa ai piedi e si domandò cosa avesse da guardare. Julie aveva dei capelli lisci nero corvino, dei grandi occhi verdi e delle labbra a cuoricino; a detta di alcuni studenti, era la ragazza più bella del quinto anno, se non dell'intera scuola.
Luna si sentiva spesso in difetto paragonata alle altre ragazze, non si sentiva avvenente, affascinante o particolarmente bella, ma al tempo stesso, non le importava di apparire bella.

Quella notte vi era una grande luna piena, giallastra, che dominava su tutta la valle. I gufi bubolavano sotto il pallore della luna e un leggero vento agitava le foglie dei pioppi.
Luna, ancora una volta, guardava il soffitto da sotto le sue coperte di lana, pensando a ciò che l'aspettava. Spesso si rimembrava le parole di Silente: "Tu hai un dono, un dono speciale." Negli ultimi giorni pensava spesso a quelle parole, a cosa volesse intendere il professore. Pensava a Julie Davies, a chi fosse stato, che tipo di maleficio fosse. Non riusciva a darsi pace, non riusciva a non avere risposte. Sua madre quando era piccola le diceva spesso che un giorno la curiosità l'avrebbe uccisa, e Luna ora più che mai non poteva che darle ragione.

William aprì la porta nera, che si chiuse con un colpo secco. La porta si riaprì e Julie Davies era lì, immobile, stesa sul pavimento. Un rumore di singhiozzi echeggiava nella stanza, un rumore di passi. Lucius Malfoy aprì un libro impolverato e lesse la prima pagina. Le parole erano confuse, ingarbugliate. Un altro uomo dai lunghi capelli neri si avvicinò a Lucius, brandendo un bastone bianco.
Gli occhi di Julie Davies si spalancarono. Erano bianchi, senza iride, senza pupille. Sulla labbra vi era poggiato un petalo di rosa nera.

Luna sobbalzò nel letto, facendo un grande sospiro. Sentiva il battito del suo cuore nelle orecchie e per un attimo perse la concezione del tempo, dello spazio e del luogo. Era confusa, disorientata e stanca. Sembrava tutto così reale, il viso di Julie, i suoi occhi bianchi...
Si girò, guardando la finestra accanto al suo letto. I raggi del primo mattino attraversavano i vetri colorati della finestra, illuminando gli occhi grigi di Luna. Qualcuno era già sceso dal letto, altri dormivano ancora. Il letto di Leila era vuoto. Luna alzò la testa verso il soffitto blu del dormitorio, ammirando le costellazioni disegnate. Perseidi, Orione, Orsa minore. Luna osservò i drappi blu del suo letto a baldacchino e con stupore, notò qualcosa sotto al suo letto. Si avvicinò, per vedere meglio cosa fosse. Era un petalo di rosa nero. Luna lo prese tra le mani, osservandolo con cura.
Un brivido freddo le attraversò il corpo e Luna ebbe un brutto presentimento. Chi l'aveva messo lì? Perché?
Luna rimase ferma in ginocchio, guardando fuori dalla finestra, con il petalo tra le dita...

Mughetto, Muschio e Rune Antiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora