Nell'ufficio di Silente.

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"Bene, Lovegood..." disse Silente mentre Luna lo seguiva tra i corridoi semibui di Hogwarts, "Andiamo nel mio ufficio, avrei delle cose da chiederti e credo proprio che anche tu mi debba chiedere qualcosa.." Luna lo seguiva ma teneva la testa bassa e non riusciva ad aprire bocca. Si avvicinarono al Gargoyle in pietra, Silente mosse lievemente la mano sinistra e il Gargoyle si spostò facendo spazio alle scale. Arrivati nell'ufficio, Luna osservò con aria smarrita e stanca la stanza e i suoi dipinti e la fenice che stava appollaiata sopra la scrivania. "Siediti pure, Luna." disse Silente con voce ferma. Luna annuì e si sedette distrattamente. "Vedi Luna, l'ultima volta che sei venuta qua, ti avevo detto che ti avrei svelato perché solo tu quella notte hai sentito quell'urlo. Stasera è successa la stessa cosa, ma ti prego di sapere che la colpa non è affatto tua ma..." "Preside Io... Io vedo delle cose" lo interruppe Luna, "E' da un po' che sogno, ma non sono solo sogni..." Silente corrugò la fronte e si aggiustò gli occhiali con la mano destra. "Ciò che sogni, non è interamente frutto della tua mente, Luna. Avevo sperato che quello fosse un caso isolato ma... Credo che stia succedendo qualcosa qui ad Hogwarts, qualcosa contro I Nati Babbani. Un maleficio, per così dire. Ancora non ne conosco l'esatta natura dunque... Ma tu riesci a vedere delle cose, cose che noi non riusciamo a vedere." Silente fece una lunga pausa, si accomodò meglio nella sedia e guardò preoccupato Luna. "Cosa hai visto, con esattezza?" "Ho visto ehm... Un uomo, lo vedo spesso nei miei sogni, un uomo dai capelli neri e lunghi, e spesso vedo la vittima stessa e anche..." Luna esitò. Non seppe se raccontare tutta la verità. Aveva paura. "Cos'altro vedi?" aggiunse Silente, guardandola negli occhi. "Vedo una rosa nera e sento sempre le stesse parole... Credo che la frase sia..." "Opus sanguinis pura?" la interruppe Silente, senza esitare nemmeno per un secondo. "Sì preside... Esatto.."

Silente rimase in silenzio, accarezzandosi la folta barba con le mani, ma aveva uno sguardo turbato, come se ciò che avesse sempre temuto fosse finalmente arrivato. "Crede che io sia una... Veggente, signore?" Silente non rispose subito, sembrava perso totalmente nei suoi pensieri. "Oh Lovegood, non credo di saperlo con certezza, ma è probabile che tu abbia una predisposizione per la divinazione. Vedi certamente cose che non sono alla portata di tutti. Se vuoi ti accompagno nel tuo dormitorio, parleremo un'altra volta. Ora è tempo che tu vada a riposare.. dovrai essere molto stanca immagino, e scossa oltremodo." Silente si alzò dalla sedia e frugò in un cassetto sotto la scrivania, tirando fuori una piccola boccetta blu. "Ecco Luna... Questa la uso... Per quando la mente non vuole saperne di riposare. Ti permetterà di fare sogni tranquilli e dormire." "Grazie preside... Io..." "Non c'è bisogno che mi ringrazi, dovrei essere io a ringraziare te." Le sorrise Silente, porgendole la boccetta. Luna annuì e sorrise, aveva ancora gli occhi rossi e lo sguardo visibilmente affaticato.

Scese le scale dell'ufficio ed uscì nel corridoio. La luce che penetrava le finestre era debole, una giallastra Luna crescente illuminava fiocamente Hogwarts. Il castello era ormai deserto e Luna si sentiva come se le stesse scoppiando il cervello. Decise che era meglio dormire e pensare a tutto il resto il giorno dopo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25 ⏰

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