Luna sorrise a Leila e le chiese di accompagnarla nella foresta. Durante il tragitto, Luna prese il libro sottratto dalla sezione proibita dalla borsa, mostrandolo a Leila. "Magia nera e rune antiche! Grandioso!" Il sole stava quasi per tramontare, inabissandosi nel lago nero. Una luce arancione permeava l'atmosfera, la foresta e il cielo. Arrivate alla foresta, Luna tirò fuori dalla sua borsa un telo blu, che stese sull'erba. Le due ragazze si sedettero sul telo, osservando il tramonto su lago Nero. "Direi che è il caso di sfogliare questo libro" disse Luna. Leila annuì sgranando gli occhi e Luna iniziò a sfogliare il libro. La prima pagina diceva ciò:
"La grande arte della magia nera, dell'occlumanzia e della legilimanzia è strettamente collegata alle rune antiche, che sin dall'antichità vennero usate per dominare le menti, compiere malefici, dannare le anime e comandarle. Le rune vengono incise su pietra, su pergamena, o pronunciate tramite riti in determinati momenti della notte o del giorno. Quest'arte è ormai molto in disuso tra maghi e streghe, ma altresì molto complicata e richiede una grande padronanza delle arti oscure e delle rune antiche. Ha origini antiche e veniva praticata oltremodo da Merlino, grande mago che praticò la magia nera con le rune negli anni mille."
Luna era affascinata e continuò a leggere, sfogliando pagina dopo pagina. Credette di essersi fatta sfuggire qualcosa di importante, così tornò alla prima pagina dove vi era scritto:
"𝕸𝖆𝖌𝖎𝖆 𝖓𝖊𝖗𝖆 𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖊 𝖆𝖓𝖙𝖎𝖈𝖍𝖊
𝖉𝖎 𝕰𝖗𝖎𝖉𝖆𝖓𝖚𝖘 𝕷𝖊𝖋𝖊𝖇𝖛𝖗𝖊
𝕯𝖊𝖉𝖎𝖈𝖆𝖙𝖔 𝖆 𝕮. 𝕬. 𝕽."
Luna sottolineò con il dito le ultime tre iniziali, soffermandosi su quella dedica. "C. A. R." Leila squadrò Luna, che sembrava confusa ed immersa in uno dei suoi pensieri. "Cosa c'è di tanto strano in una dedica?" disse Leila. "Non ti sembra curioso che in un libro sulla magia nera ci sia una dedica?" rispose irriverente Luna. "Beh, non lo so, credo di sì." Leila fece spallucce, girando il volto verso il lago Nero. Luna arrivò a pagina 54, dove vi era una guida su come eseguire un incantesimo particolare:

Luna alzò la testa dal libro, guardando dritto verso il vuoto. Avvertì un forte brivido dietro la schiena. Nella sua testa riecheggiavano le parole di Hagrid: "Roba molto oscura." Girò alla pagina seguente e notò con terrore che era stata strappata. Luna iniziò ad unire i pezzi del puzzle e qualcosa sembrava schiarirsi davanti ai suoi occhi. Leila si girò, leggendo anche lei la pagina, per poi voltarsi verso di Luna. Le due ragazze si guardarono, spaventate e confuse. Luna continuò a sfogliare, fino ad arrivare a pagina 66. Una folata di vento ed uno strano odore di marcio fuoriuscirono dal libro, quando ad un tratto dalla pagina comparve un volto che iniziò a gridare in una strana lingua. Luna spalancò la bocca senza emettere alcun suono, chiuse il libro di scatto e lo lanciò sull'erba. Respirava affannosamente, mentre si metteva le mani tra i capelli. Leila la guardò disorientata. "Ma che cos'era quello?" gridò Leila. "Non lo so." rispose Luna terrorizzata. "Devi rimettere questo libro al suo posto." aggiunse Leila. Luna la guardò annuendo, convinta che fosse la cosa giusta.
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Mughetto, Muschio e Rune Antiche.
FanfictionLei e Draco erano simili, ma in modi differenti. Quando lei entrava in una stanza tutti si giravano a guardarla, ma non perché fosse bella o particolarmente affascinante, ma perché era buffa, lunatica, strana. Draco invece, veniva guardato per il su...