Zellania fu costretta a crollare su una panchina, quando sentì il canto del bardo invaderle il cervello.
Era lui, non c'erano dubbi: il portatore del liuto di Varodil era sopravvissuto e stava contrastando il suo controllo sulla guerriera di Lebrook.
Come poteva essere tanto potente?
La negromante si portò la mano alla testa, piegando la schiena e cercando di fronteggiarlo. Ringhiò, percependo che anche il legame con Re Helmund si stava affievolendo a causa di quell'attacco mentale.
Lei era distante da Rosendale e mantenere il controllo sul sovrano le rubava molte energie: non avrebbe potuto vincere quella battaglia. Non ebbe dubbi su chi scegliere e lasciò libera la guerriera, concentrandosi per tenere soggiogato solo Re Helmund.
Quel cantastorie infame... Altro che impiccarlo, avrebbe dovuto sgozzarlo con le sue mani!
Lei e la sua teatralità...
Si massaggiò la tempia e rilassò la mandibola. Poco male, il bardo e la guerriera erano vivi, ma non certo liberi; per loro sarebbe stato impossibile lasciare il castello tutti interi.
Zellania sospirò e si concesse di perdere lo sguardo tra le piante del rigoglioso giardino che cresceva dietro al corpo principale del castello; sentieri ciottolati di ardesia circondavano aiuole colorate e prati dove l'erba era mantenuta di un'altezza precisa e regolare; a una trentina di metri davanti a lei sorgeva una fontana enorme di marmo bianco e raffigurava un drago dormiente su una roccia dalla quale zampillava l'acqua in corrispondenza dei quattro punti cardinali.
Era senza dubbio uno spettacolo magnifico e le sarebbe piaciuto potersi godere quella pace, se solo il dolore fosse cessato per giusto qualche secondo.
La voce di un uomo proruppe nella sua testa, ordinandole di raggiungere il principe nella sala del trono. Othen stava cominciando a imporsi un po' troppo per i suoi gusti, ma era probabile che anche lui avesse appreso della mancata morte del vecchio compagno d'avventura.
Col senno di poi, Zellania avrebbe fatto meglio ad affiancare ad Eatiel qualcuno di meno molesto, ma chi mai avrebbe potuto immaginare che quello stupido menestrello possedesse un artefatto arcano?
Passò la gamba e il pezzo di legno dall'altra parte della panchina e calcolò quanto sarebbe stato faticoso raggiungere la sala del trono dalla sua posizione: la via si diramava in due direzioni e, prendendo la destra, lei sarebbe arrivata alle porte sul retro del salone.
Le enormi vetrate colorate che vi facevano penetrare la luce del sole erano visibili anche da lì ed era innegabile che l'artigiano che le aveva costruite possedesse un grande talento, poiché le scaglie di vetro parevano formare un drago rosso dormiente in carne e ossa, tra vallate verdi.
A Reah erano proprio fissati con quel cazzo di drago.
Forse a causa del nervosismo, il dolore all'addome si fece insostenibile e Zellania abbassò il capo per osservare lo squarcio purulento che vi si annidava: un lembo di pelle si era incancrenito e pendeva sopra all'ombelico. Senza indugio, lei lo afferrò e lo strappò, incurante di portar via anche della carne sana; tanto sarebbe comunque marcita presto, prima di ricomporsi per imputridire di nuovo in quel circolo sadico e infinito.
La sua Signora avrebbe anche potuto maledirla un po' meno, viste le difficoltà che la sua condizione le imponeva. Lamentarsi, comunque, non sarebbe servito: ormai mancava poco alla riuscita del suo piano per impossessarsi della lacrima.
Ogni volta che immaginava Celenwe libera, il cuore di Zellania si riempiva di gioia e il dolore diminuiva.
Si mise in piedi a fatica e fece per dirigersi dove Othen le aveva chiesto, quando un pensiero le solleticò la mente, martellante. Aveva già fatto l'errore di sottovalutare il menestrello due volte ed era molto probabile che da lì a poco si sarebbe scontrato col principe. Perché non sbirciare nel futuro giusto un pochino? La richiesta era semplice: quale sarebbe stato l'esito dello scontro?
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Il Canto della Rosa e del Drago
Fantasy♪♫ Leggende ormai son perdute, ma, ditemi, cosa sapete? Del drago, tremenda creatura, del drago che soffia paura. Lui verrà, sì, verrà per riunire le...